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Il Nuovo soggettario è lo strumento realizzato dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze (BNCF) per l'indicizzazione per soggetto in biblioteche, archivi, mediateche e centri di documentazione; è costituito da un sistema a più componenti, di cui le principali sono: un insieme di norme sintattiche e semantiche finalizzate all'elaborazione di intestazioni di soggetto; un thesaurus multidisciplinare in lingua italiana contenente la terminologia impiegabile nell'indicizzazione e, dagli utenti di cataloghi online e altre basi di dati, nella ricerca per soggetto. Il Nuovo soggettario utilizza il software di gestione open source del Thesaurus AGROVOC della FAO, a cui la BNCF ha apportato i necessari adattamenti.
L'indicizzazione per soggetto (o soggettazione o catalogazione per soggetto) è l'attribuzione di un'intestazione di soggetto a un documento bibliografico. L'intestazione è così chiamata perché, al tempo in cui vi erano solo schede cartacee, in testa alla scheda veniva collocata una parola chiave, o un gruppo di parole chiave. La funzione di tale parola è, oggi come allora, quella di punto di accesso sotto il quale il documento può essere cercato e identificato. L'indicizzazione per soggetto ha l'obiettivo di descrivere il documento tramite l'analisi concettuale e l'enunciazione dei soggetti che lo compongono. È uno dei due rami della catalogazione semantica.
L'oftalmologia, anche detta oculistica o oftalmoiatria (dal greco ὀφθαλμός, "occhio") è la branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi, riabilitazione e terapia sia medica che chirurgica delle malattie dell'apparato visivo, ossia dell'occhio e dei suoi annessi, della correzione dei vizi refrattivi (vizi di rifrazione o ametropia) e delle patologie visive correlate. Si tratta di una delle discipline mediche e chirurgiche più antiche e viene praticata dal medico detto oculista, chiamato anche oftalmologo.
La Biblioteca medica "Vincenzo Pinali" è parte del Sistema Bibliotecario dell'Ateneo degli Studi di Padova, con sede in Via Giustiniani, 2, ospitata in un palazzetto ristrutturato del XIX secolo all'interno della cittadella ospedaliera. La Biblioteca fu voluta dal professor Vincenzo Pinali, docente di clinica medica dal 1857 al 1875: alla sua morte egli lasciò una gran parte del proprio cospicuo patrimonio all'Università di Padova affinché vi fosse istituita una biblioteca medica e venissero acquistati strumenti clinici per gli studenti.
Record aggiornato il: 2021-11-25T02:22:27.170Z