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Titolo uniforme: Krejcerova sonata
Autore principale: Tolstoj, Lev Nikolaevič
Serie: Scrittori italiani e stranieri ; 0022
Serie: Universale Einaudi ; 0008
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 0021
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 0021
Serie: Biblioteca Universale Rizzoli ; 21
Serie: Biblioteca Universale Rizzoli ; 249
Serie: I capolavori della narrativa moderna
Serie: La biblioteca universale ; 0009
Serie: Universale economica. I classici ; 2009
Serie: Universale economica Feltrinelli ; 2009
Serie: Universale economica ; I classici ; 2009
Serie: La biblioteca universale ; 0020
Serie: Einaudi tascabili. Classici ; 1394
Serie: Biblioteca ideale Giunti
Lev Nikolàevič Tolstòj, in russo: Лев Николаевич Толсто́й?, [ˈlʲɛf nʲɪkɐˈɫaɪvʲɪtɕ tɐɫˈstoj] , in italiano anche noto come Leone Tolstoi (Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910), è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo. Divenuto celebre in patria grazie a una serie di racconti giovanili sulla realtà della guerra, il nome di Tolstoj acquisì presto risonanza mondiale per il successo dei romanzi Guerra e pace e Anna Karenina, a cui seguirono altre sue opere narrative sempre più rivolte all'introspezione dei personaggi e alla riflessione morale. La fama di Tolstoj è legata anche al suo pensiero pedagogico, filosofico e religioso, da lui espresso in numerosi saggi e lettere che ispirarono, in particolare, la condotta nonviolenta dei tolstoiani e del Mahatma Gandhi.
La Sonata a Kreutzer, in russo: Крейцерова соната?, è uno dei romanzi brevi dello scrittore russo Lev Tolstoj, pubblicato nel 1889. La stesura si situa dopo la cosiddetta "conversione ai Vangeli" di Tolstoj; ma l'appartenenza dell'opera a questo periodo della vita dello scrittore è suggerita non solo dal riferimento temporale, quanto soprattutto dalle tematiche in essa affrontate, che la caratterizzano chiaramente come opera del risveglio morale. È un racconto per certi aspetti "dostoevskiano", per uno sforzo costante di identificazione e di esaltazione dei moti più intimi dell'animo umano, i quali si riflettono poi inevitabilmente nelle azioni commesse. Il parto fu particolarmente travagliato: la stesura definitiva dell'opera fu infatti l'ottava. Purtuttavia, la critica letteraria dell'epoca le riservò un'accoglienza piuttosto tiepida, se non infastidita dagli argomenti trattati, inusitati e scottanti, persino scabrosi. In effetti si rese necessaria per la pubblicazione una sorta di intercessione dello stesso zar Alessandro III, il quale fornì il suo nihil obstat grazie soprattutto all'abilità persuasiva della moglie di Tolstoj, Sonja.
La Sonata a Kreutzer, in russo: Крейцерова соната?, è uno dei romanzi brevi dello scrittore russo Lev Tolstoj, pubblicato nel 1889. La stesura si situa dopo la cosiddetta "conversione ai Vangeli" di Tolstoj; ma l'appartenenza dell'opera a questo periodo della vita dello scrittore è suggerita non solo dal riferimento temporale, quanto soprattutto dalle tematiche in essa affrontate, che la caratterizzano chiaramente come opera del risveglio morale. È un racconto per certi aspetti "dostoevskiano", per uno sforzo costante di identificazione e di esaltazione dei moti più intimi dell'animo umano, i quali si riflettono poi inevitabilmente nelle azioni commesse. Il parto fu particolarmente travagliato: la stesura definitiva dell'opera fu infatti l'ottava. Purtuttavia, la critica letteraria dell'epoca le riservò un'accoglienza piuttosto tiepida, se non infastidita dagli argomenti trattati, inusitati e scottanti, persino scabrosi. In effetti si rese necessaria per la pubblicazione una sorta di intercessione dello stesso zar Alessandro III, il quale fornì il suo nihil obstat grazie soprattutto all'abilità persuasiva della moglie di Tolstoj, Sonja.
Sòf'ja Andrèevna Bers, detta Sonja, coniugata Tolstàja, in russo: Со́фья Андре́евна Толста́я? (Glebovo-Strešnevo, 22 agosto 1844 – Jasnaja Poljana, 4 novembre 1919), è stata una contessa russa, moglie di Lev Nikolàevič Tolstòj, da lei confidenzialmente chiamato «Lëvočka», al quale diede tredici figli. Assidua copista dei manoscritti di Tolstoj, oltre che sua fida amministratrice, gli visse accanto per quarantotto anni, rivelando una personalità altrettanto inquieta e attraversando con lui il dramma di una lunga e insanabile crisi coniugale che a più riprese spinse il marito ad abbandonare la famiglia. Osteggiata dai cosiddetti tolstoiani perché restìa ad assecondare il coniuge nelle sue più ardite scelte morali, fu considerata – specie dopo la tragica morte dello scrittore – alla stregua di una moderna Santippe. Non mancò tuttavia chi la difese, apprezzando in lei non solo la donna dal carattere sensibile e deciso, ma anche la diarista e la memorialista, nonché l'autrice di narrativa.
Record aggiornato il: 2024-06-23T01:37:07.966Z