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Sparta (in dialetto dorico Σπάρτα, Spártā; in ionico-attico Σπάρτη, Spártē, passato al greco moderno Σπάρτη, Spárti; da σπείρω speírō, cioè "spargere", "seminare") era una delle più influenti poleis della Grecia antica, sorta al centro della Laconia nel Peloponneso intorno al X secolo a.C. Sulla sua storia spesso è complicato distinguere tra realtà e leggenda; possedeva infatti una cultura così peculiare, che molte fonti storiche rimasero impressionate dal suo mito e le loro testimonianze al riguardo peccano talora di affidabilità. Tale aura leggendaria era alimentata dalla stessa Sparta e dal suo esercito che contribuì a tramandare quello che gli storici chiamano "miraggio spartano". In prossimità della città antica sorge oggi il comune greco di Sparta.
Con il termine antica Grecia (o anche Grecia antica) si indica la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania costiera, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e della Turchia occidentale, nella Sicilia orientale e meridionale, sulle zone costiere dell'Italia Meridionale (complessivamente denominate poi Magna Grecia), in Nordafrica, in Corsica, in Sardegna, sulle coste orientali della Spagna e quelle meridionali della Francia. La cultura greca, nonostante la conformazione geografica del continente favorisse l'insorgere di molteplici unità politiche a sé stanti (le poleis), fu un fenomeno omogeneo, che interessò tutte le genti elleniche, accomunate dalla stessa lingua; attribuiva molta importanza alla conoscenza e alla ricerca della verità: per i greci avvicinarsi alla verità significava avvicinarsi alla divinità, pertanto attribuivano un carattere quasi religioso alla conoscenza e alle scienze; in questo contesto gli antichi greci avevano intuito l'importanza della matematica nella ricerca di una conoscenza più vicina alla verità e questo spiegherebbe come la civiltà greca sia riuscita, nel giro di pochi secoli e con una popolazione limitata in numero, a raggiungere notevoli traguardi nella filosofia, nella matematica e nelle scienze.
Il periodo che viene generalmente indicato come Grecia classica durò circa 200 anni, dal V al IV secolo a.C. Quest'epoca vide un conflitto estenuante con l'Impero persiano ed ebbe anche un forte impatto sull'Impero romano influenzando fortemente le fondamenta della civiltà occidentale. Gran parte della moderna politica occidentale, del pensiero artistico (architettura, scultura), del pensiero scientifico, teatro, letteratura e filosofia derivano da questo periodo di storia greca. Dopo la morte di Alessandro Magno inizia l'epoca ellenistica che terminerà con la vittoria di Augusto ad Anzio nel 31 a.c..
Le donne nell'antica Sparta erano famose per la propria fertilità, rispetto a tutte le altre donne greche. A differenza di quanto accadeva alle donne nell'Atene classica, nella società spartana le ragazze venivano allevate praticamente alla stessa maniera dei maschi, compresa la formazione fisica e le prove di idoneità a cui sottoporsi periodicamente. Nel corso dei secoli Sparta si era acquisita la solida reputazione di esporre i propri neonati ai rigori della natura a partire dal primo giorno di vita, così da rafforzarne immediatamente il carattere e scoprirne eventuali difetti fisici, ma anche di attuare una ferrea politica di eugenetica; con una forte attenzione all'allevamento dei bambini, in particolare i ragazzi, totalmente concentrato e focalizzato sull'arte della guerra, il che ha portato a credere che la loro società fosse duramente improntata ad un severo regime di patriarcato. Invece, una buona parte delle polis dell'antica Grecia guardava a Sparta in una maniera assai confusa e dubbiosa, per le sue stranezze ed apparenti contraddizioni, soprattutto al riguardo della politica che attuavano nei confronti della loro popolazione femminile, percepita come assai originale quando non assurdamente clemente. Questa indulgenza esiste solo in relazione alle testimonianze date da autori maschi stranieri del tempo, in quanto testi spartani sull'argomento sono completamente assenti; Sparta sembra aver volutamente mancato di registrare la sua storia e, dato che gli uomini del tempo erano molto poco inclini ad osservare con sguardo attento le donne, in particolar modo quelle che pensavano potessero agire al di sopra della loro stessa posizione, occorre affidarsi a tutta la capacità critica disponibile per poter discernere quali informazioni siano effettivamente assegnabili alle donne di Sparta. Anche la legislazione sulla dote ha contribuito a portare un ulteriore motivo di confusione nei riguardi della proprietà terriera; molti tra gli spartiati erano fermamente convinti che le loro spose dovessero essere scelte per la prestanza fisica naturale piuttosto che per le capacità economiche possedute tramite eredità acquisita, quindi nessuna dote formale veniva assegnata al momento del matrimonio. In tal modo le donne potevano facilmente diventare sempre più ricche, ereditando sia dal padre che dal marito. Le transazioni terriere erano infine permesse ed autorizzate anche come regalie personali pienamente arbitrarie.
Sparta (in dialetto dorico Σπάρτα, Spártā; in ionico-attico Σπάρτη, Spártē, passato al greco moderno Σπάρτη, Spárti; da σπείρω speírō, cioè "spargere", "seminare") era una delle più influenti poleis della Grecia antica, sorta al centro della Laconia nel Peloponneso intorno al X secolo a.C. Sulla sua storia spesso è complicato distinguere tra realtà e leggenda; possedeva infatti una cultura così peculiare, che molte fonti storiche rimasero impressionate dal suo mito e le loro testimonianze al riguardo peccano talora di affidabilità. Tale aura leggendaria era alimentata dalla stessa Sparta e dal suo esercito che contribuì a tramandare quello che gli storici chiamano "miraggio spartano". In prossimità della città antica sorge oggi il comune greco di Sparta.
La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonché sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. Dal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico. Ufficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.
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