Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Titolo uniforme: Lineages of the absolutist state
Autore principale: Anderson, Perry
Per Stato assoluto s'intende un'entità statuale libera (lat. absolutus, sciolto da) da qualsiasi ingerenza o condizionamento che provenga dall'esterno, ma limitato all'interno dalla presenza di ceti sociali, quali la borghesia, la nobiltà ed il clero, «ai quali è riconosciuto il diritto di consentire all'imposta, attraverso le loro assemblee rappresentative (parlamenti ed assemblee di Stati).».La formazione degli stati assoluti è da ricercarsi nella storia europea del XV secolo, ma il concetto non va confuso con la sua evoluzione storica che ha portato all'assolutismo monarchico, fenomeno politico del XVII secolo dove lo Stato s'identifica del tutto con il monarca che incarna tutti i poteri o con la formazione di stati assoluti nel XX secolo che assumono le caratteristiche di stati totalitari
L'assolutismo monarchico è una teoria politica che sostiene che una persona, generalmente un monarca, debba detenere i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario esercitati in maniera assoluta. Questo è giustificato dal concetto di "diritto divino dei re", che implica che l'autorità di un governante derivi direttamente da Dio, formando una "monarchia teocratica". Proprio per questo motivo la monarchia assoluta si contrappone a quella costituzionale, dove i poteri del re sono limitati dalla Costituzione, che sancisce i diritti dei cittadini. Nella sua accezione regia, però, il termine non va confuso con la tirannide: il tiranno è colui che governa senza legittimità né limiti, mentre il monarca assoluto è tenuto a rispettare varie norme sociali e religiose. Il termine "assoluto" deriva dall'unione dei due termini latini ab ("da") e il participio passato solutum ("sciolto") , ovvero sciolto da ogni costrizione esterna. Quindi il sovrano assoluto è colui che può esercitare liberamente il proprio potere.
Record aggiornato il: 2023-10-10T02:31:56.802Z