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Autore principale: D'Asdia, Aldo; Mazzamuto, Pietro
Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1975
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Nell'architettura della prima metà dell'Ottocento si impone inizialmente la tendenza neoclassica, già presente nella seconda metà del Settecento, ma, in concomitanza con il diffondersi della sensibilità romantica e il conseguente interesse per lo storicismo, ben presto si manifestano tendenze architettoniche che propongono il recupero di "stili" di epoche precedenti (in particolare il medioevo come presunta culla delle identità nazionali), caratterizzate dal prefisso “neo” (neoromanico, neogotico ecc.), che vengono definite anche con il termine revivalismo. L'Ottocento è dunque caratterizzato da una sorta di codice: l'eclettismo storicista, dove tutti i gusti possono essere simultaneamente presenti nell'opera complessiva di uno stesso progettista o addirittura nello stesso edificio. Questo almeno fino all'avvento sulla fine del secolo del movimento Art Nouveau (detto anche Liberty), che fu il primo movimento architettonico non storicista e pertanto moderno (modernismo).
Per architettura neoclassica si intende lo stile architettonico che, in linea con la più generale tendenza artistica del neoclassicismo, riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana e la razionalità nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi costruttivi. Nella storia dell'architettura, questo stile emerse successivamente al tardobarocco e al rococò, in anni in cui il Grand Tour segnava la formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti e di tutta la classe aristocratica e dell'alta borghesia. Il periodo di sviluppo di questo stile corrisponde a quello che gli storici dell'economia definiscono della rivoluzione industriale. Sempre in questo periodo comincia il distacco dell'architettura dai problemi della pratica costruttiva.Nonostante veri e propri stili precursori, come quello italiano di Andrea Palladio successivamente seguito dal palladianesimo, diffusosi poi in Inghilterra e in seguito in tutto il mondo che influì notevolmente l'architettura neoclassica, il neoclassicismo vero e proprio cominciò dopo la metà del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e nell'America Latina. Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, l'architettura del neoclassicismo fu caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari paesi. A questo proposito è difficile stabilire una periodizzazione rigorosa: infatti, il Neoclassicismo, non solo può essere inserito in una corrente più ampia fondata sullo studio dell'architettura classica (già a partire dall'architettura cinquecentesca), ma restò in voga per tutto il XIX secolo, caratterizzandosi durante l'eclettismo e finendo per lasciare le sue tracce nell'architettura più recente (si vedano le varie tendenze monumentaliste novecentesche).
Il racconto fantastico è un genere letterario caratterizzato dalla narrazione di una vicenda che per alcuni suoi aspetti si colloca al di fuori della normalità, con episodi misteriosi e inspiegabili ambientati nel mondo reale oppure in luoghi fantastici o inventati. Ha precedenti nella tradizione classica e medioevale e si sviluppò soprattutto nell'Ottocento. Il racconto fantastico è caratterizzato da una situazione iniziale normale che tuttavia viene sconvolta da un fatto inaspettato, strano. Nella situazione intermedia il protagonista si trova improvvisamente proiettato in un mondo assurdo e/o paradossale.
La novella è una narrazione in prosa breve. Tracce di novella sono presenti nelle letterature dell'antico Egitto e della Mesopotamia (Sumeri, Babilonesi). Il genere è presente nelle letterature orientali in particolare in quella indiana dove vi sono varie raccolte, tra cui la celebre Pañcatantra. In India nasce anche la struttura delle novelle precedute da una cornice narrativa, struttura che poi avrà diffusione anche in Occidente con il Decameron. La novella ebbe scarsa autonomia nelle letterature greca e latina. Si ricordano gli arguti e burleschi Racconti sibaritici e la Fabula Milesia. Nella letteratura orientale celeberrima è la raccolta Le mille e una notte. Alla base della struttura che la novella assumerà poi nel Medioevo troviamo l'exemplum, un genere che si potrebbe definire una forma semplice di novella ma che possiamo descrivere anche come a metà strada tra la fiaba e la parabola. Anche l'exemplum è inglobato in altri generi, come la vita dei Santi perché era usato molto spesso dai predicatori con finalità educative e morali. I predicatori se ne servivano allora per ricondurre sulla giusta strada coloro che avevano commesso qualche peccato. Nel Medioevo il fabliau è un altro antecedente della novella. La novella sorge più tardi, in età medievale, nell'ambito di culture molto diverse tra loro. Ancora assente in Francia e in Germania, la novella era un genere praticato in Spagna dove risentiva della novellistica arabo-orientale, come attestano Furberie e perfidie delle donne (1253), una versione del Libro de' sette savi scritta da Fadrique di Castiglia, fratello del re Alfonso X il Saggio; il Libro degli esempi del conte Lucanor e di Patronio (1335) di Juan Manuel e le novelle in versi del Libro del buon amor (1330-1343) di Juan Ruiz. In Inghilterra la novella si sviluppò a partire dai Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer (secolo XIV).
Gardone Val Trompia (Gardû de Altrompia o localmente solo Gardû in dialetto bresciano, pronuncia /garˈduː/) è un comune italiano di 11 511 abitanti della provincia di Brescia, nella media Val Trompia, in Lombardia. Nel 1927 al comune di Gardone Val Trompia vennero aggregati i comuni di Inzino e Magno, attualmente frazioni. Il 17 settembre 2001 a Gardone Val Trompia è stato conferito il titolo di città, assegnato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in virtù della sua importanza storica e civica. Dal 2002 infatti allo stemma di Gardone Val Trompia è stato aggiunto la corona muraria dorata con cinque torri che rappresenta il titolo di città. Il comune appartiene alla Comunità Montana di Valle Trompia.
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