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Per l'edizione critica dell'"Hypercalypsis" foscoliana: la "clavis" londinese
Mario Casella (Fiorenzuola d'Arda, 11 aprile 1886 – Firenze, 9 marzo 1956) è stato un filologo italiano.
L'italiano ([itaˈljaːno] ) è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. È classificato al 27º posto tra le lingue per numero di parlanti nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti. Nel 2015 era la lingua materna del 90,4% dei residenti in Italia, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle varianti regionali dell'italiano, alle lingue regionali e ai dialetti. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è largamente prevalente nei mezzi di comunicazione nazionali, nell'amministrazione pubblica dello Stato italiano e nell'editoria. Oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, di San Marino, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come "lingua della minoranza nazionale italiana" dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano. È diffuso nelle comunità di emigrazione italiana, è ampiamente noto anche per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo.Dal punto di vista storico l'italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento.
Giovanni Battista Niccolini (San Giuliano Terme, 29 ottobre 1782 – Firenze, 20 settembre 1861) è stato un drammaturgo italiano. Visse a Firenze, Lucca e Prato, e fu socio dell'Accademia della Crusca. Compose diverse tragedie di soggetto storico-patriottico, che hanno come tema il riscatto nazionale e la libertà del popolo. In politica fu liberale, repubblicano, anticlericale e contrastò l'ideologia neoguelfa. Fu conosciuto come un propugnatore dell'unità e dell'indipendenza d'Italia ma, data la relativa mitezza del Granducato di Toscana, di cui era suddito, non subì persecuzioni politiche. Amico del Foscolo (che gli dedicò le celebri Poesie del 1803 e la traduzione della Chioma di Berenice, del medesimo anno), nelle sue opere si attenne agli schemi neoclassici, ma con contenuti decisamente romantici.
Ghezo Grifoli (...) è uno scrittore italiano, corrispondente di Vanni di Tofo Salimbeni di Siena. All'interno delle raccolte dei più antichi testi della lingua volgare, il modo di scrivere di Ghezo è considerato nel suo complesso come una singolare anomalia, poiché presenta delle caratteristiche che lo rendono unico sotto l'aspetto morfologico. Attualmente si conoscono soltanto due lettere da lui scritte; la prima, datata 1314, è conservata presso la Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova ed è stata pubblicata nel 1957 dal professor Marco Pecoraro nel bollettino dell'Accademia della Crusca, Studi di Filologia italiana. La seconda lettera, datata 1310 è stata recentemente ritrovata e pubblicata, ed è conservata presso la Biblioteca Comunale Ubaldo Mazzini della Spezia. Entrambi i documenti possono essere considerati come singolari casi di studio per l'analisi dello sviluppo storico della lingua italiana, grazie alle particolarità grafiche, fonetiche e morfologiche dello scrivere di Ghezo, che emergono dall'analisi delle lettere, nonostante le numerose difficoltà di trascrizione e interpretazione che esse presentano.
Giuseppe Patota (Napoli, 1956) è un accademico italiano, professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l'Università degli Studi di Siena, sede di Arezzo, dove tiene i corsi di grammatica italiana, didattica e storia della lingua italiana.
La filologia (in greco antico: φιλoλογία, philologhía («interesse per la parola»), composto da φίλος, phìlos, "amante, amico" e λόγος, lògos, "parola, discorso"), secondo l’accezione comune attuale, è un insieme di discipline che studia i testi di varia natura (letterari, storici, politologici, economici, giuridici, ecc.), da quelli antichi a quelli contemporanei, al fine di ricostruire la loro forma originaria attraverso l’analisi critica e comparativa delle fonti che li testimoniano e pervenire, mediante varie metodologie di indagine, ad un’interpretazione che sia la più corretta possibile. Il filologo italiano Alberto Varvaro evidenzia come qualsiasi testo, sia scritto sia orale, inerente a qualsiasi sapere, può e deve essere trattato con i metodi e gli strumenti della filologia. Dunque, la filologia non identifica un ambito d'indagine, ma un metodo.
Record aggiornato il: 2023-10-10T02:01:20.677Z