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Autore principale: Orsini, Napoleone
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, stampa 1937
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La straordinaria ripresa dell'arte, della letteratura e della filosofia degli antichi che è cominciata in Italia già nel XIV secolo e che è conosciuta come Umanesimo, raggiunse l'Inghilterra solo alla fine del XV secolo.
Il Rinascimento si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dall'inizio del quindicesimo secolo, fino alla fine del sedicesimo secolo. I suoi limiti cronologici conoscono ampie differenze tra discipline ed aree geografiche.Vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un'età di cambiamento, maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, sviluppando le idee dell'umanesimo, nato in ambito letterario nel quattordicesimo secolo per il rinato interesse degli studi classici, per opera soprattutto di Francesco Petrarca, e portandolo a influenzare per la prima volta anche le arti figurative e la mentalità corrente.
L'architettura rinascimentale è quella fase dell'architettura italiana che si sviluppò dal 1420 alla metà del XVI secolo, con il ritorno alla vita dell'antichità classica.Caratteristiche principali dell'architettura rinascimentale sono infatti la sensibilità verso il passato antico, la ripresa degli ordini classici, l'articolazione chiara nelle piante e negli alzati, nonché le proporzioni tra le singole parti degli edifici.Lo stile del cosiddetto "primo rinascimento" ebbe origine a Firenze, favorito dall'affermazione della borghesia e della cultura umanistica, fiorendo poi in altre corti come quelle di Mantova e di Urbino. La successiva fase cinquecentesca, detta "Rinascimento classico", ebbe in Roma il nuovo centro della vita artistica, coesistendo nello stesso secolo con il Manierismo, che è generalmente considerato dalla storiografia come la terza fase del Rinascimento.Nei secoli seguenti le idee architettoniche elaborate in Italia si propagarono anche nel resto d'Europa, ma le opere che ne scaturirono ebbero poco in comune con le caratteristiche dell'architettura italiana, consistenti nella ripresa di particolari romani e nel senso di equilibrio e stabilità.
La storia dell'Inghilterra, in quanto terra degli Angli, e dei sassoni, successivamente fusi fra loro nel popolo anglosassone, si può far iniziare attorno alla metà del V secolo d.C. (secondo taluni nel 449). All'indomani della fine della dominazione romana (407 o 410) infatti, tribù di Angli, di Sassoni e di Juti invasero le sponde della Britannia. La loro occupazione definitiva della Gran Bretagna avvenne tra gli anni 441 e 443.Gli Angli, Sassoni e gli Juti misero in fuga i Celti, antichi abitanti dell'isola, spingendoli verso l'attuale Galles o, in taluni casi, si fusero con essi. Gli Anglosassoni chiamarono quest'isola Angleland, cioè "Terra degli Angli", che in seguito diventerà Inghilterra.
Il rinascimento del XII secolo è stato un periodo storico caratterizzato da un profondo rinnovamento del mondo della cultura e da una fioritura delle arti e delle lettere che si ebbe in Europa a partire dal XII secolo. Stimolata da un contesto di prosperità demografica ed economica senza precedenti dall'inizio del Medioevo, ma anche da un periodo di "rinascita politica" e dalla riforma della Chiesa, la cristianità andò incontro a un profondo cambiamento nelle sue strutture culturali. Il mondo monastico tornò a focalizzarsi sulla sua funzione contemplativa favorendo lo sviluppo delle prime università medievali che fiorirono nelle grandi città, come Salerno, Parigi, Napoli, Chartres o Bologna. Le discipline intellettuali trovarono grandi benefici dal proliferare di traduzioni di testi greci e arabi eseguite perlopiù in Spagna e in Italia, permettendo la riscoperta degli antichi classici, come Aristotele, e dei suoi commentatori musulmani. Da ciò derivò un nuovo interesse per le discipline scientifiche e per la dialettica, la teologia dogmatica andò ad affermarsi come base della scolastica (la principale scuola filosofica dell'epoca), mentre nelle regioni mediterranee si iniziò a studiare il diritto e la medicina. Il XII secolo vide anche l'ascesa di una vera classe, secondo le parole dello storico Jacques Le Goff, di "intellettuali" come Pietro Abelardo, noto per la durezza del suo scontro con Bernardo da Chiaravalle, Giovanni di Salisbury o Pietro Lombardo, tra i maggiori protagonisti di un nuovo umanesimo basato sulla rinascita della cultura antica come ben descritto dall'adagio di Bernardo di Chartres ("nani sulle spalle dei giganti"). Alla definizione delle caratteristiche di questo periodo storico hanno contribuito numerosi studi compiuti da diversi storici medievisti, tra cui spiccano quelli di Charles Haskins, Jacques Le Goff e Jacques Verger.
Il Rinascimento si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dall'inizio del quindicesimo secolo, fino alla fine del sedicesimo secolo. I suoi limiti cronologici conoscono ampie differenze tra discipline ed aree geografiche.Vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un'età di cambiamento, maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, sviluppando le idee dell'umanesimo, nato in ambito letterario nel quattordicesimo secolo per il rinato interesse degli studi classici, per opera soprattutto di Francesco Petrarca, e portandolo a influenzare per la prima volta anche le arti figurative e la mentalità corrente.
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