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Pubblicazione: Siena : Protagon Editori Toscani, 1996 ; Siena : Biblioteca Comunale degli Intronati
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR) è, insieme alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) una delle due biblioteche nazionali italiane che hanno il compito principale di raccogliere e conservare tutte le pubblicazioni italiane. Si trova in viale Castro Pretorio, nei pressi della Stazione Termini, a Roma. La biblioteca è anche conosciuta col nome di "Vittorio Emanuele II", dal nome della personalità a cui è stata intitolata al momento della sua istituzione (1875). L'archivio librario ospita sette milioni di volumi e 25.000 cinquecentine, a cui si aggiungono incunaboli, manoscritti, carte geografiche, 50.000 testate di periodici e un consistente patrimonio audiovisivo e multimediale. La Biblioteca romana raccoglie e conserva, alla pari di quella fiorentina, tutta la produzione editoriale italiana, in base alla legge 15 aprile 2004, n. 106 e al successivo regolamento attuativo (D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252) inerente il deposito legale.
L'Anonimo Gaddiano o Magliabechiano è un manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Cod. Magliab. XVII, 17). Già appartenuto alla famiglia Gaddi, il testo è poi entrato nella collezione di Antonio Magliabechi, che rappresenta il nucleo centrale della biblioteca fiorentina (da cui i nomi). Mentre la sezione iniziale è dedicata agli artisti delle Grecia antica, riprendendo sostanzialmente il racconto di Plinio il Vecchio, la parte più consistente è dedicata agli artisti fiorentini e alle loro opere. Il manoscritto è databile al 1540 circa ed è una fonte particolarmente preziosa per lo studio della storia dell'arte italiana, rappresentando la trattazione più completa sull'argomento prima dell'edizione del 1550 delle Le Vite di Vasari: lo stesso Vasari vi dovette attingere numerose informazioni. L'ipotesi della dottoranda olandese Bouk Wierda che l'autore possa essere stato Bernardo Vecchietti, influente uomo politico della corte di Cosimo I, non ha convinto gli studiosi.
Francesco di Giorgio Martini (Siena, settembre 1439 – Siena, 29 novembre 1501) è stato un architetto, teorico dell'architettura, pittore, ingegnere, scultore, medaglista italiano.
Simone Martini, indicato talvolta anche come Simone Senese (Siena, 1284 circa – Avignone, 1344), è stato un pittore e miniatore italiano, considerato indiscutibilmente uno dei maestri della scuola senese e sicuramente uno dei maggiori e più influenti artisti del Trecento italiano, l'unico in grado di contendere lo scettro a Giotto. La sua formazione avvenne, probabilmente, nella bottega di Duccio di Buoninsegna. Ancora giovane e sconosciuto ricevette il prestigioso incarico di dipingere la Maestà per il Palazzo Pubblico di Siena e da allora la sua fama crebbe senza soste. Lavorò ad Assisi, Roma, Napoli, oltre che, naturalmente, nella sua città natale. Nel 1340 si trasferì ad Avignone, all'epoca sede del papato, dove mori nel 1344, lasciando una forte influenza anche nel mondo dell'arte gotica francese.
Francesco Zanetti, o Zannetti (Volterra, 28 marzo 1737 – Perugia, 31 gennaio 1788), è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano.
I Manoscritti di Frisinga o monumenti di Frisinga (in sloveno: Brižinski spomeniki) sono ritenuti i più antichi manoscritti in una lingua slava (lingua slovena) scritti utilizzando caratteri dell'alfabeto latino.
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