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Pubblicazione: Firenze : Giunti Bemporad Marzocco, c1967
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Anatomia comparata è una disciplina di sintesi appartenente alla biologia, fondamentale per lo studio della medicina veterinaria. Essa opera mediante la “comparazione” fra le strutture anatomiche dei diversi gruppi di vertebrati e si pone l'obiettivo di individuare ed analizzare le cause della loro forma, della loro organizzazione strutturale e dei loro adattamenti. Basandosi sulla teoria secondo cui le strutture anatomiche degli animali oggi viventi derivino da animali precursori, l'Anatomia comparata cerca di ricostruire storicamente i processi evolutivi (la filogenesi), indagando i rapporti di parentela fra gruppi di vertebrati attuali e fra gruppi attuali e gruppi ancestrali. Le ragioni della forma animale sono ricondotte sostanzialmente a due fattori: la funzione o le funzioni svolte dalla singola struttura (anatomica e/o fisiologica) dell'animale; i condizionamenti imposti dalla selezione naturale sull'evoluzione del gruppo animale al quale l'organismo appartiene.L'Anatomia comparata risulta, perciò, una scienza in costante evoluzione, sempre alla ricerca di nuove tecniche (anche interdisciplinari) per indagare le problematiche della relazione tra struttura e funzione e tra struttura ed evoluzione.
La preistoria (dal latino præ "prima, innanzi" e historia "storia") è il periodo della storia umana che precede la scrittura, anteriore quindi alla storia documentata e abbracciante l'intervallo temporale, secondo una visione sufficientemente condivisa, che va da circa 2,5-2,6 milioni di anni fa sino (almeno in Eurasia) al 4000 a.C. In alcune discipline e contesti è comprensiva della protostoria, ovvero di quasi tutta l'era quaternaria. Mentre l'inizio del periodo appare relativamente poco problematico, soggetto alla repertazione, e concerne la paleoantropologia e l'antropologia molecolare, la sua conclusione non è univoca e soggiace a variazioni anche notevoli, prevalentemente di ambito geografico. Esistono molte culture non definibili preistoriche, specie nel continente americano e nell'Africa subsahariana, che non hanno o hanno tardivamente introdotto l'uso della scrittura; anche in Europa ed Asia vi sono state rilevanti differenze temporali. Nel 1833 Paul Tournal (1805-1872), fondatore della Commission Archéologique e del museo di Narbonne, aveva utilizzato il temine anté-historique; la prima occorrenza del termine prehistoric è del 1851, nel titolo di un libro di Daniel Wilson (1816-1892); in seguito il termine si è diffuso anche in altre lingue.
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