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Autore principale: Venturi, Cesare
Pubblicazione: Livorno : Debatte, 1980
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Teatro delle Commedie è un piccolo spazio teatrale di Livorno, sito nei pressi del Cisternone e della chiesa di Sant'Andrea. Prende il nome dal più antico teatro di Livorno, oggi scomparso. Per questo motivo, spesso viene citato come Nuovo Teatro delle Commedie. Il teatro, che fa parte del Complesso Gherardesca (ex Pia Casa di Lavoro), fu realizzato fra il 1844 e il 1861 su progetto dell'architetto Alessandro Gherardesca e sotto la direzione dell'architetto Angiolo della Valle, che subentrò alla guida del cantiere negli anni risorgimentali. Della struttura, che occupa la parte del complesso prospiciente via Giuseppe Maria Terreni, si hanno notizie già nel 1874 quando risultava attiva con spettacoli teatrali e musicali allestiti per gli ospiti dell'istituto. Inutilizzato dal secondo conflitto mondiale ha visto andare dispersi gli arredi e le attrezzature scenotecniche. Solo dopo l'acquisto del complesso da parte di enti pubblici è stato predisposto da parte dell'amministrazione comunale un progetto di restauro e recupero ultimato nel 1979. Dopo l'adeguamento degli impianti tecnici e di sicurezza alle norme vigenti il teatro, con le sale attigue, è diventato un centro culturale polivalente. A seguito di un radicale restauro, il complesso è stato inaugurato il 13 novembre 2010 con la denominazione Teatro C - Nuovo Teatro delle Commedie e affidato in gestione alla Cooperativa Theatralia all'interno di una ATI Associazione Temporanea di Impresa insieme a ARCI, associazione Ars Nova e compagnia teatrale Edgarluve. Il Teatro C ha ospitato numerose iniziative teatrali e musicali (classica, jazz, pop, avanguardie) oltre a mostre fotografiche e di pittura, laboratori musicali come il JazzLab di Andrea Pellegrini, dal 7 novembre 2011, e un cineforum. Da febbraio ad aprile 2013 l'attività del teatro è stata rinnovata, e, contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani locali, non sospesa, a seguito del cambio di gestione che ha visto uscire Theatralia dall'ATI e subentrarle, come capofila dell'ATI stessa insieme a ARCI e Ars Nova, l'ass. Pilar Ternera e la Coop. culturale Marte; il cambio di gestione ha riportato la struttura alla denominazione "Nuovo Teatro delle Commedie". Vi si celebra ogni anno la Unesco International Jazz Day livornese (dal 2012, anno in cui l'evento è stato promosso da Unesco per la prima volta), il 30 aprile.
I teatri storici di Livorno hanno caratterizzato fortemente l'immagine della città nel corso dell'Ottocento, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Infatti, prima delle distruzioni belliche del 1943, Livorno ha ospitato una decina di teatri ed arene, nonché una serie di spazi teatrali minori.
La commedia dell'arte è nata in Italia nel XVI secolo ed è rimasta popolare fino alla metà del XVIII secolo, anni della riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bensì di una diversa modalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma su dei canovacci, detti anche scenari; in origine, le rappresentazioni erano tenute all'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie erano composte da dieci persone: otto uomini e due donne. All'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loro formula spettacolare, i comici della Commedia dell'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirompente e rivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un notaio di Roma il 10 ottobre 1564, si ha la prima apparizione documentata di una donna: la "signora Lucrezia Di Siena" ingaggiata da una compagnia che si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in grado di comporre versi e di suonare strumenti. Solo alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolo nelle compagnie teatrali. La denominazione veniva sostituita con altre: commedia all'improvviso (o improvvisa), commedia a braccio o commedia degli Zanni. Il nome "arte", nel Medioevo, significava "mestiere", "professione": quello del teatrante, infatti, era un vero e proprio mestiere. Bisogna però specificare che era considerato come tale, non per le compagnie amatoriali, ma solo per quelle compagnie associate che venivano riconosciute dai ducati e avevano un vero e proprio statuto di leggi e regole. Grazie a queste ultime, le compagnie associate sottomettevano le altre che venivano definite "ruba piazze".
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
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