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Autore principale: Vanni, Renzo
Pubblicazione: Pisa : Giardini, 1970
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La locuzione rivoluzione fascista è stata utilizzata da intellettuali ed esponenti politici del fascismo per definire gli anni della nascita e della presa del potere da parte del fascismo in Italia e i progressivi mutamenti istituzionali che portarono da un regime liberale a quello totalitario. È stata ripresa dalla storiografia a partire dagli anni settanta del XX secolo non più a scopo celebrativo, ma come definizione dei caratteri di rottura che il fascismo ebbe sulla società italiana.
Renzo Arbore, all'anagrafe Lorenzo Giovanni Arbore (Foggia, 24 giugno 1937), è un cantautore, disc jockey, conduttore radiofonico, clarinettista, showman, autore televisivo, conduttore televisivo, sceneggiatore, regista, compositore e attore italiano. Viene considerato il primo disc jockey italiano.
La storia contemporanea (Età Contemporanea) è, convenzionalmente, una delle quattro grandi età storiche (antica, medievale, moderna e appunto contemporanea) che inizia con la Rivoluzione francese (1789) e/o la Rivoluzione industriale giungendo fino al presente.
La rivoluzione ungherese del 1956, nota anche come insurrezione ungherese o semplicemente rivolta ungherese, fu una sollevazione armata di spirito antisovietico scaturita nell'allora Ungheria socialista che durò dal 23 ottobre al 10 - 11 novembre 1956. Inizialmente contrastata dall'ÁVH, venne alla fine duramente repressa dall'intervento armato delle truppe sovietiche del maresciallo Ivan Stepanovič Konev. Morirono circa 2.700 ungheresi di entrambe le parti, ovvero pro e contro la rivoluzione, e 720 soldati sovietici. I feriti furono molte migliaia e circa 250.000 (circa il 3% della popolazione dell'Ungheria) furono gli ungheresi che lasciarono il proprio Paese rifugiandosi in Occidente. La rivoluzione portò a una significativa caduta del sostegno alle idee del bolscevismo nelle nazioni occidentali.
Renzo De Felice (Rieti, 8 aprile 1929 – Roma, 25 maggio 1996) è stato uno storico e accademico italiano, considerato il maggiore studioso del fascismo, alla cui approfondita analisi si dedicò sin dal 1960 e fino all'anno della sua morte.
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