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Bologna (, AFI: /boˈloɲ:a/; Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/, in dialetto bolognese;) è un comune italiano di 394 843 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna, posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti. Sede della più antica università del mondo occidentale, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri, i suoi lunghi portici, e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO.
Le torri dei Galigai sono tre torri che occupano la fiancata su via dei Cerchi di quello che oggi è un unico edificio, in una delle zone più antiche del centro storico di Firenze. Si trovano lungo via de' Cerchi, una all'angolo con via dei Tavolini, una a quello con via dei Cimatori e una nella cortina muraria tra queste due. Il nome dei Galigai significava nella Firenze medievale conciatore di pelli, ed esisteva l'Arte dei Galigai appunto per gli addetti a tale mestiere, anche se le torri in questioni appartenevano a una famiglia che si chiamava proprio Galigai. Lo stemma di famiglia era simile a quello degli Alberti, con quattro catene d'oro in campo dorato. Le tre torri furono costruite tra il XII e il XIII secolo: di quella centrale restano solo due grandi portali, mentre sono meglio visibili quelle agli angoli. Entrambe presentano dei maestosi portali, con architravi sormontate da ghiere molto arcuate, e sono coperte dal tipico filaretto in pietra, con buche pontaie e finestrelle. Nella parte alta sono state intonacate. Su via dei Tavolini è presente un'iscrizione con versi della Divina Commedia che recita: Sopra la citazione è anche scolpito un piccolo stemma dei Galigai. L'edificio dove si trovano le due torri è davanti alla torre dei Cerchi, alla loggia dei Cerchi, alla torre dei Della Bella ed al tabernacolo della Quarquonia.
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