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Autore principale: Bavazzano, Paolo
Pubblicazione: Firenze : Giunta regionale, 1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La tossicologia ambientale, insieme con la ecotossicologia, è una branca della tossicologia dedicata allo studio delle sostanze chimiche, potenzialmente tossiche, che possono essere pericolose per l'ambiente naturale e l'uomo. Questa disciplina si avvale di competenze di biologia, chimica, geologia, ingegneria ambientale, fisica e altre discipline in grado di dare un quadro completo sulle vie di diffusione, accumulo, trasformazione e azione d'infinite sostanze chimiche. La conoscenza della tossicità di nuove molecole di sintesi, non è immediata, bisogna approntare dei test il più possibile realistici su organismi modello che permettano di valutare quanto una nuova molecola sia pericolosa prima di metterla in commercio. Una volta che la sostanza entra nell'ambiente (anche accidentalmente), bisogna conoscere le principali vie di diffusione e le potenziali vie di accumulo nella catena alimentare per poter contrastare e prevenire maggiori danni ambientali. Una sostanza chimica introdotta nell'ambiente interagisce con esso divenendo assimilabile dal biota. Lo xenobiotico viene assorbito interagendo con uno specifico sito di azione, che può essere una proteina o un'altra biomolecola, e produce quindi i suoi effetti tossici a livelli superiori di organizzazione biologica.
Pericoloso per l'ambiente (simbolo N) è la identificazione di rischio chimico associata a sostanze o preparazioni in grado di arrecare effetti dannosi se immesse in ambiente. Tali sostanze possono essere in grado di agire in vario modo, risultando tossiche per gli organismi acquatici, per la flora, per la fauna, oppure sono in grado di danneggiare lo strato di ozono se immesse nell'atmosfera. È opportuno procedere al corretto stoccaggio e smaltimento di questo genere di composti; questi non vanno scaricati direttamente in fognatura o in ambiente ovvero talvolta si rende necessario trattarli prima del loro smaltimento, ciò fatte salve le prescrizioni particolari che si applicano ai rifiuti pericolosi. Esempi di sostanze pericolose per l'ambiente sono: cloruro mercurico, bicromato di potassio, 1,1,2-triclorotrifluoroetano.
La promozione della salute, pur essendo un concetto teorizzato in varie epoche storiche, è stato codificato nel 1986 dalla Carta di Ottawa per la promozione della salute; a distanza di più di trent'anni costituisce un importante quanto attuale documento di riferimento per lo sviluppo di politiche orientate alla salute.
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