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Autore principale: Bodart, Didier
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1997
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Art e dossier
Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641) è stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. È universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenzò i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occupò anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche. Fu allievo e amico del pittore Pieter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e in parte lo stile. Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunità di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. Di ritorno dall'Italia, passò in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occupò quasi esclusivamente di ritratti.
Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641) è stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. È universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenzò i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occupò anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche. Fu allievo e amico del pittore Pieter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e in parte lo stile. Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunità di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. Di ritorno dall'Italia, passò in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occupò quasi esclusivamente di ritratti.
La Cattura di Cristo è un dipinto a olio su tela di Antoon van Dyck custodito nel Museo del Prado di Madrid. Dell'episodio della cattura di Cristo van Dyck dipinse tre versioni, con poche differenze l'una con l'altra; le altre due sono conservate a Bristol e a Minneapolis. Il momento immortalato dal pittore è quello, narrato nel Vangelo di Giovanni, in cui Giuda sta per dare un bacio a Gesù, proprio mentre un suo complice sta per mettere un cappio al suo collo. La scena è affollata, ambientata nell'orto degli ulivi di notte.
La Madonna col Bambino è un dipinto del pittore fiammingo Anton van Dyck realizzato circa nel 1621-1627 e conservato presso la Galleria nazionale di Parma.
La Cattura di Cristo è un dipinto a olio su tela di Antoon van Dyck custodito nel Museo del Prado di Madrid. Dell'episodio della cattura di Cristo van Dyck dipinse tre versioni, con poche differenze l'una con l'altra; le altre due sono conservate a Bristol e a Minneapolis. Il momento immortalato dal pittore è quello, narrato nel Vangelo di Giovanni, in cui Giuda sta per dare un bacio a Gesù, proprio mentre un suo complice sta per mettere un cappio al suo collo. La scena è affollata, ambientata nell'orto degli ulivi di notte.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:51:31.496Z