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Pubblicazione: [Pontedera! : Fondazione Piaggio, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La Vespa è un modello di scooter della Piaggio, brevettato il 23 aprile del 1946, su progetto dell'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio. Si tratta di uno dei prodotti di disegno industriale più famosi al mondo nonché più volte utilizzato come simbolo del design italiano. La Vespa è stata esposta nei musei di design, arte moderna, scienza & tecnica e trasporti di tutto il mondo. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.
Bruno Paolo Vespa (L'Aquila, 27 maggio 1944) è un giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano. Già direttore del TG1, è ideatore e conduttore del programma televisivo Porta a Porta, trasmesso da Rai 1 a partire dal 1996.
Corradino D'Ascanio (Popoli, 1º febbraio 1891 – Pisa, 5 agosto 1981) è stato un ingegnere italiano. Inventò il primo prototipo di elicottero moderno e fu il progettista della Piaggio Vespa.
Caro diario è un film del 1993 scritto, diretto ed interpretato da Nanni Moretti, vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes 1994.
Piaggio & C. è un produttore italiano di veicoli a due ruote a motore e veicoli commerciali. Fondato - quale azienda - nel 1884 e controllato dall'holding industriale IMMSI S.p.A. che è quotata sulla Borsa Italiana. Piaggio & C. opera nel settore scooter, moto e ciclomotori utilizzando i marchi Piaggio, Gilera, Aprilia e Moto Guzzi, Derbi; è attivo inoltre nel trasporto leggero a tre e quattro ruote. Detiene inoltre ulteriori marchi storici come Laverda. La società è quotata presso la Borsa valori di Milano nell'indice FTSE Italia Mid Cap.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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