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Autore principale: Meares, John <sec. 18.-19.>
Pubblicazione: Firenze : : a spese di Giovacchino Pagani, , 1796
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La linea internazionale del cambio di data è una linea immaginaria sulla superficie terrestre, istituita nel 1884, che segue in gran parte il 180º meridiano. Ogni nuova data comincia a essere contata a partire dal versante occidentale di essa, attraversando poi i diversi fusi orari da est verso ovest. Nel momento in cui, per esempio, nel fuso orario centrata sulla linea di cambio scatta l'ora 00:00, a ovest della linea sarà il 1º agosto, a est di essa il 31 luglio. Chi viaggia dall'Asia verso l'America deve contare la stessa data due volte, mentre in direzione opposta bisogna saltare un giorno. Le navi in viaggio nell'oceano Pacifico eseguono il cambio di data tradizionalmente a mezzanotte. Si ponga questo esempio: sono le 09:00 UTC del 1º agosto e due navi in alto mare si stanno per incrociare sulla linea del cambio di data, una nave A diretta dall'Asia verso l'America che dunque sta sul fuso UTC+12 e il cui orologio segna le 21:00 del 1º agosto e una nave B diretta dall'America verso l'Asia che dunque sta sul fuso UTC-12 e il cui orologio segna le 21:00 del 31 luglio; 5 minuti dopo attraversano la linea ma continuano entrambe a seguire sul diario di bordo la data che già segnavano; semplicemente allo scattare della mezzanotte (per semplicità si consideri che le navi non entrino in un ulteriore fuso orario) la nave A segnerà una sorta di 1º agosto "bis" e la nave B salta dal 31 luglio direttamente al 2 agosto: in quel momento infatti sono le 12:00 UTC del 1º agosto, le 00:00 del 1º agosto a est della linea (nave A, entrata in UTC-12), le 00:00 del 2 agosto a ovest della linea (nave B, entrata in UTC+12)
La Cina (中國T, 中国S, zhōngguóP, letteralmente "Regno di mezzo"), ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese (中華人民共和國T, 中华人民共和国S, zhōnghuá rénmín gònghéguóP ) è uno Stato situato nell'Asia orientale. Con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, è il paese più popoloso al mondo.La Cina è una repubblica popolare in cui il potere è esercitato dal Partito Comunista Cinese (中国共产党 oppure 中共). Il governo ha sede nella capitale Pechino (北京首都) ed esercita la propria giurisdizione su ventidue province (省), cinque regioni autonome (自治区), quattro municipalità direttamente controllate 直辖市 (Pechino 北京, Tientsin 天津, Shanghai 上海 e Chongqing 重庆) e due regioni amministrative speciali 特别行政区 (Hong Kong 香港 e Macao 澳门) parzialmente autonome. La Cina rivendica la propria sovranità anche sull'isola di Formosa che a propria volta rivendica la propria sovranità sulla Cina del continente. L'isola è rimasta dal 1949 sotto il controllo del governo della Repubblica di Cina (中華民國 o Taiwan), che precedentemente governava anche la Cina continentale. La complessa condizione politica di Taiwan è una delle conseguenze della guerra civile cinese che ha preceduto la fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Con la sua superficie di circa 9 572 900 chilometri quadrati la Cina è il quarto stato più grande del mondo per superficie. Il paesaggio della Cina è vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell'arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L'Himalaya, il Karakoram, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall'Asia centrale. Il Fiume Azzurro (长江) e il Fiume Giallo (黄河), rispettivamente il terzo e il sesto più lunghi del mondo, scorrono dall'altopiano del Tibet verso la costa orientale densamente popolata. La costa della Cina lungo l'oceano Pacifico è lunga circa 14.500 chilometri ed è delimitata dal mare di Bohai, dal mar Giallo, dal mar Cinese Orientale e dal mar Cinese Meridionale. L'antica civiltà cinese (una delle più antiche al mondo) si sviluppò inizialmente nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. A partire dall'età del bronzo (verso la fine del II millennio a.C.) si ha evidenza di strutture feudali, in cui i nobili si raccoglievano intorno a monarchie ereditarie. Vi sono testimonianze di una casata regnante nella prima metà del I millennio a.C., nota come dinastia Zhou (周朝), il cui declino condusse alla nascita di un discreto numero di regni indipendenti in competizione per il predominio sulla regione (periodo delle Primavere e Autunni, 春秋), con stagioni di conflitto che si fecero particolarmente accese nel periodo che va dall'VIII al III secolo a.C. Nel 221 a.C. lo Stato di Qin sconfisse e conquistò i territori di tutti gli altri Stati combattenti dando vita al primo impero della storia cinese sotto la dinastia Qin (秦朝). Da quel momento il titolo di imperatore della Cina divenne il sinonimo della raggiunta supremazia. La dinastia Qin non durò a lungo, ma i popoli precedentemente conquistati vennero poco dopo riuniti sotto l'egida della dinastia Han (汉朝, III secolo a.C.-III secolo d.C.). I quattro secoli in cui regnarono i sovrani della dinastia Han sono considerati cruciali per la definizione e affermazione della identità culturale cinese, tanto da divenire il termine con cui i cinesi definirono se stessi (con il termine appunto di etnia o popolo han, 汉族). Da allora la storia cinese ha visto l'alternarsi di periodi di divisione e fasi di unificazione, con conseguenti periodi di frammentazione, contrazione o espansione territoriale, sotto l'egida di diverse dinastie, talora di etnia straniera (come nel caso dei mongoli o dei mancesi). L'ultima dinastia fu quella dei Qing, il cui regno si concluse nel 1911 con la fondazione della Repubblica di Cina (中华民国). Dopo la sconfitta dell'Impero giapponese (大日本皇国) durante la seconda guerra mondiale il Paese fu scosso dalla guerra civile che vedeva contrapposte le forze nazionaliste del Kuomintang (国民党), il partito che allora deteneva il governo del paese, e le forze facenti capo al Partito Comunista Cinese. Nel 1949 la guerra si concluse con la sconfitta del Kuomintang e la fuga del governo nazionalista sull'isola di Formosa, nella cui capitale Taipei (台北) ha tuttora sede l'attuale Repubblica di Cina, altresì nota come Taiwan. In seguito alla vittoria conseguita sul continente il 1º ottobre del 1949 a Pechino le forze comuniste guidate da Mao Zedong proclamarono ufficialmente la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Dopo l'introduzione di riforme economiche nel 1978 l'economia della Cina è diventata quella dalla crescita più rapida al mondo. A partire dal 2013 è la seconda economia più grande al mondo sia come PIL totale nominale, sia per parità di potere d'acquisto; è anche il più grande esportatore e importatore di merci al mondo. La Cina è ufficialmente uno Stato munito di armi nucleari e ha il più grande esercito permanente del mondo, con il secondo più grande bilancio della difesa. La Cina è membro delle Nazioni Unite dal 1971, quando ha preso il posto della Repubblica di Cina tra i seggi dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Cina è anche membro di numerose organizzazioni multilaterali, tra cui l'OMC, l'APEC, il BRICS, l'Organizzazione di Shanghai per la cooperazione, il BCIM e il G-20. La Cina, unanimemente riconosciuta come grande potenza dal consesso internazionale, è una potenziale superpotenza secondo un certo numero di accademici e analisti che si occupano di questioni militari, politiche ed economiche. Dissidenti politici e gruppi per i diritti umani hanno denunciato la dittatura del governo cinese per diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui repressione politica, repressione delle minoranze religiose ed etniche, censura, sorveglianza di massa e la violenza utilizzata nel reprimere il dissenso, come quella esibita durante la protesta di piazza Tienanmen del 1989.
La pandemia di COVID-19 attualmente in corso riguarda la diffusione a livello globale della cosiddetta "malattia da nuovo coronavirus", meglio nota con la sigla di COVID-19. I primi casi conosciuti coinvolsero principalmente lavoratori del mercato umido di Wuhan, in Cina, in cui si vendevano pesce e altri animali, anche vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati individuarono in questi soggetti strane polmoniti causate da un nuovo coronavirus, designato SARS-CoV-2 (sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2), risultato essere simile almeno al 70% della sua sequenza genica a quella del SARS-CoV. Alla fine del mese di gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene fosse accertata la capacità di trasmettersi da persona a persona, e permanevano incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla patogenicità (la capacità di creare danno). La malattia associata fu riconosciuta con il nome di COVID-19.La prima segnalazione attribuibile al nuovo virus avvenne il 31 dicembre 2019, ma già l'8 dicembre comparvero i primi pazienti con malattia sintomatica. Il 1º gennaio 2020 le autorità disposero la chiusura del mercato e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione. Il primo decesso confermato risale al 9 gennaio 2020. Al 28 gennaio 2020 registrarono più di 4 600 casi di contagio confermati in molti Paesi del mondo e 106 decessi mentre il 15 febbraio tali dati erano già saliti a 49 053 casi e 1 381 decessi. A partire dal 23 gennaio 2020, Wuhan fu posta in quarantena con la sospensione di tutti i trasporti pubblici in entrata e in uscita dalla città, misure che il giorno seguente furono estese alle città limitrofe di Huanggang, Ezhou, Chibi, Jingzhou e Zhijiang. Ulteriori limitazioni e controlli sono stati adottati in molte zone del mondo. Gli ammalati accusano sintomi simili all'influenza come dermatiti, febbre, tosse secca, stanchezza, difficoltà di respiro. Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti già gravati da precedenti patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza renale acuta fino ad arrivare anche al decesso. I pazienti presentano anche leucopenia e linfocitopenia. Dalla metà di gennaio 2020 fu disponibile un test per effettuare la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, e poco dopo inizò la ricerca e sperimentazione per cure e vaccini specifici. Le guarigioni sono spontanee e i trattamenti sono principalmente volti a gestire i sintomi e a supportare le funzioni vitali anche se sono stati testati alcuni farmaci antivirali già utilizzati per contrastare altre infezioni. Una grande risposta, sia in Cina sia a livello globale, seguì un aumento dei casi a metà gennaio 2020, portando a restrizioni di viaggio, quarantene e coprifuoco, tra cui si possono annotare: la quarantena della nave da crociera Diamond Princess nelle acque giapponesi; il coprifuoco di oltre 780 milioni di persone in Cina e un coprifuoco volontario a Taegu, in Corea del Sud. L'epidemia fu dichiarata un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il 30 gennaio. Aeroporti e stazioni ferroviarie hanno effettuato controlli della temperatura corporea, rilasciato dichiarazioni sanitarie e pubblicato segnali di informazione nel tentativo di identificare i vettori del virus. Un certo numero di Paesi ha emesso avvertimenti contro i viaggi verso la sola Wuhan, Hubei o la Cina in generale. Un altro consiglio è stato che i viaggiatori che tornano da determinate regioni, in particolare Cina, Iran e Italia settentrionale, si isolino da soli.Le conseguenze più ampie dell'epidemia comprendono preoccupazioni sull'instabilità economica. La crisi politica ha incluso anche il licenziamento di diversi capi locali del Partito Comunista Cinese per la loro scarsa risposta allo scoppio dell'epidemia. In diversi Paesi sono stati segnalati episodi di xenofobia e razzismo contro persone di origine cinese e dell'Asia orientale. La diffusione di disinformazione e fake news sul virus, principalmente online, è stata descritta dall'OMS come una "infodemia".
La nazionale di calcio dell'Uruguay (sp. Selección de fútbol de Uruguay) è la rappresentativa calcistica dell'omonimo paese sudamericano ed è posta sotto l'egida dell'Asociación Uruguaya de Fútbol. Soprannominata La Celeste, è la nazionale di calcio più titolata al mondo con 19 trofei in bacheca, nonché la prima ad aver organizzato e vinto un campionato mondiale di calcio. Nel palmarès della nazionale uruguaiana figurano 2 Coppe del mondo, 15 Coppe America (record) e 2 medaglie d'oro olimpiche. Nelle 2 Confederations Cup a cui ha partecipato, nel 1997 e nel 2013, ha concluso al quarto posto. La nazionale maggiore uruguaiana ha inoltre raggiunto per 3 altre volte la semifinale del mondiale (1954, 1970 e 2010) e in Coppa America ha ottenuto 6 secondi posti, 9 terzi posti e 5 quarti posti, per un totale di 35 piazzamenti nei primi quattro posti (record condiviso con l'Argentina) in 44 partecipazioni alla competizione (anch'esso un record).La selezione uruguaiana detiene infine un primato molto particolare: ha vinto tutti i tornei internazionali organizzati in casa, ovvero il Mondiale del 1930 e le Coppe America del 1917, 1923, 1924, 1942, 1956, 1967 e 1995. A livello giovanile le nazionali uruguaiane hanno ottenuto due secondi posti nella Coppa del mondo Under-20 (1997, 2013) ed uno nella Coppa del mondo Under-17 (2011). I migliori risultati li ha ottenuti tra gli anni venti e gli anni cinquanta del XX secolo, quando vinse due mondiali e due medaglie d'oro olimpiche, oltre a svariati titoli continentali. Nel 2010 chiuse il mondiale sudafricano al quarto posto, risultato che non raggiungeva da quarant'anni. Nel 2011 vinse la Coppa America sedici anni dopo l'ultimo successo. L'Uruguay occupa l'ottavo posto nella classifica mondiale della FIFA.
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