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Autore principale: Steinbeck, John <1902-1968>
Edizione: 4ª ed
Pubblicazione: Milano : Rizzoli, 1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La fantascienza è un genere di narrativa popolare di successo sviluppatosi nel Novecento, che ha le sue radici nel romanzo scientifico, estesasi poi dalla letteratura agli altri mass media, anzitutto il cinema, quindi i fumetti, la televisione e i videogiochi.Si tratta di una narrazione basata su speculazioni e ipotesi di carattere più o meno plausibilmente tecnico-scientifiche (ivi incluse speculazioni relative sia alle scienze esatte sia alle scienze molli) e i loro impatti sulla società e sull'individuo. I personaggi, oltre che esseri umani, possono essere alieni, robot, cyborg, mostri o mutanti; la storia può essere ambientata nel passato, nel presente o, più frequentemente, nel futuro.Il termine è usato, in senso più generale, in riferimento a qualsiasi tipo di letteratura di fantasia che includa un fattore scientifico, comprendendo a volte ogni genere di racconto fantastico; un certo grado di plausibilità scientifica rimane tuttavia un requisito essenziale.L'espressione inglese science fiction fu coniata da Hugo Gernsback nel 1926. Gernsback inizialmente chiamò questo genere di storie scientific fiction. L'espressione poi si contrasse in scientifiction, per ridursi infine a science fiction (spesso abbreviata Sci-Fi dagli anglosassoni). La traduzione italiana fantascienza, attraverso un calco linguistico, è attribuita a Giorgio Monicelli nel 1952.
Con il nome di spedizione Donner (talvolta chiamata spedizione Donner-Reed) ci si riferisce a un gruppo di pionieri statunitensi che nel corso della presidenza di James Knox Polk partì per la California, riunito in una colonna di carri (mule train). Costretti al ritardo da una serie di disavventure, i membri della spedizione dovettero trascorrere l'inverno tra il 1846 e il 1847 accampati sulla Sierra Nevada. Alcuni emigranti ricorsero al cannibalismo per sopravvivere, nutrendosi dei morti per fame o malattie. Il viaggio verso ovest in genere richiedeva dai quattro ai sei mesi, ma la Spedizione Donner scelse una nuova via, chiamata Hastings Cutoff, che attraversava i Monti Wasatch e il deserto del Gran Lago Salato. Il terreno accidentato e le difficoltà incontrate nel percorso, che costeggiava il fiume Humboldt, provocarono la perdita di molti capi di bestiame e carri, e divisero il gruppo. All'inizio di novembre del 1846 la spedizione raggiunse la Sierra Nevada, dove fu bloccata da una massiccia nevicata precoce nei pressi del Lago Truckee (oggi Lago Donner). Le scorte di cibo finirono, e a metà dicembre un gruppo decise di partire a piedi per cercare aiuto. Soccorritori partirono da Sacramento, tentando di raggiungere gli emigranti, ma non arrivarono prima della metà di febbraio del 1847, quasi quattro mesi dopo che la carovana era rimasta bloccata. Solo 48 degli 87 componenti della spedizione arrivarono vivi a Sacramento. Gli storici hanno descritto l'episodio come una delle più terribili tragedie della storia della California e in generale della colonizzazione verso l'ovest.
La controcultura degli anni 1960 si riferisce a un fenomeno culturale anti-sistema nato e sviluppatosi inizialmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America poi diffusosi in gran parte del mondo occidentale tra la prima metà degli anni 1960 fino alla prima metà degli anni 1970, con Londra, New York e San Francisco come focolai di attività contro la classe dirigente. Il movimento così aggregatosi prese slancio proprio nel mentre che il movimento per i diritti civili degli afroamericani proseguì nella sua fase di crescita; in breve tempo avrebbe acquisito una caratterizzazione rivoluzionaria in contrapposizione all'espansione dell'intervento militare (l'escalation) nella guerra del Vietnam da parte della presidenza di Lyndon B. Johnson. Con il progredire del decennio si ebbero a sviluppare tensioni diffuse anche su altre questioni le quali tesero a scorrere lungo le linee generazionali, da quelle riguardanti la sessualità umana (la rivoluzione sessuale) ai diritti delle donne, dalla sfida aperta alle tradizionali modalità di autorità alla sperimentazione di sostanze stupefacenti, infine alle diverse interpretazioni del sogno americano. Molti dei movimenti-chiave relativi a questi problemi nacquero o accrebbero la loro forza nell'ambito della controcultura degli anni 1960. Con il passare del tempo emersero nuove formulazioni culturali e una dinamica di subcultura celebrante la sperimentazione, le più moderne incarnazioni della bohème, oltre che di altri stili di vita alternativi. Un tale abbraccio di creatività risulterà essere particolarmente degno di nota nelle opere dei gruppi musicali della British invasion come The Beatles e di registi i cui lavori saranno molto meno limitati dalle maglie della censura preventiva. Oltre ai gruppi di maggior tendenza molti altri artisti e creativi, autori e pensatori, sia all'interno che attraverso una gran varietà di discipline diversificate contribuirono sostanzialmente a definire il "movimento di controcultura". Diversi fattori hanno contraddistinto la controcultura degli anni 1960 dai movimenti anti-autoritari delle epoche immediatamente precedenti. Il baby boomer esploso al termine della seconda guerra mondiale generò un numero senza precedenti di giovani potenzialmente insoddisfatti della propria situazione di "quieto benessere" e pertanto anche nella loro qualità di potenziali partecipanti ad un ripensamento della direzione delle società: americana in particolare e quelle democratiche della civiltà occidentale più in generale. La crescita economica susseguente al dopoguerra permise a molti appartenenti alla generazione della controcultura di lanciarsi oltre l'attenzione ridotta alla fornitura delle più strette necessità materiali dell'esistenza; questione che aveva invece sommamente preoccupato i loro genitori vissuti nell'epoca della grande depressione. Il periodo fu altresì degno di nota in quanto una parte significativa della serie di comportamenti e "cause" definite dal più ampio movimento per i diritti civili vennero rapidamente assimilati all'interno della società tradizionale; ciò in particolar modo negli USA, anche se i partecipanti attivi si contarono come una netta minoranza entro le rispettive popolazioni nazionali. L'era della controcultura prese essenzialmente il via con l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy avvenuto nel novembre del 1963; fu assorbita infine dalla cultura popolare con la fine del coinvolgimento militare statunitense nel Sud-est asiatico e il suo primo abbozzo di progetto nel 1973 e in definitiva con le dimissioni della presidenza di Richard Nixon (agosto del 1974) a causa dello scandalo Watergate.
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