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Autore principale: Recami, Francesco; SFERRAZZO, Bianca
Pubblicazione: Firenze : Giunti Marzocco, 1991
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il termine anglosassone (plurale anglosassoni) è un termine collettivo con cui si descrivono di solito popoli germanici culturalmente e linguisticamente simili, che vissero nella Britannia. La loro classe dominante parlava lingue germaniche.
La Cronaca anglosassone è una collezione di annali, scritta in inglese antico, che racconta la storia degli Anglosassoni. Il manoscritto originale della Cronaca è stato scritto alla fine del IX secolo, probabilmente nel Wessex, durante il regno di Alfredo il Grande. Furono create molte copie della versione originale, che fu distribuita nei monasteri inglesi, dove venivano aggiornate indipendentemente le une dalle altre. In un unico caso, la Cronaca è stata ancora aggiornata attivamente nel 1154. Nove manoscritti sono sopravvissuti in modo completo o in parte, sebbene non tutti siano di uguale valore storico e nessuno di essi sia in versione originale. Sembra che il più antico sia stato incominciato alla fine del regno di Alfredo, mentre il più recente è stato scritto nell'abbazia di Peterborough (Cronaca di Peterborough) dopo un incendio scoppiato nel 1116. Quasi tutto il materiale della Cronaca è scritto sotto forma di annali, per anno; le parti più antiche sono datate 60 a.C. (la data degli annali che indicano l'invasione di Cesare in Britannia), e le fonti storiche fanno seguito agli anni in cui la Cronaca fu scritta, nel momento in cui contemporaneamente iniziarono le documentazioni. Questi manoscritti collettivamente vengono chiamati la Cronaca Anglosassone. La Cronaca non è obiettiva: ci sono occasioni in cui il confronto con altre fonti medioevali fa capire che gli amanuensi che l'hanno scritta hanno omesso degli eventi o hanno raccontato una versione di parte delle storie; ci sono anche alcuni punti in cui le diverse versioni si contraddicono l'un l'altra. Presa nel suo insieme, comunque, la Cronaca è la fonte storica più importante per il periodo vissuto in Inghilterra tra la partenza dei Romani e i decenni che seguirono la conquista dei Normanni. Molte delle informazioni date dalla Cronaca non sono scritte da nessun'altra parte. Inoltre, i manoscritti sono importanti fonti per la storia della lingua Inglese; in particolare, il più recente, il "Peterborough text", contiene, nell'ultima registrazione, uno dei più antichi esempi esistenti del Middle English (Inglese medio). Sette dei nove manoscritti rimasti e alcuni frammenti si trovano ora nella British Library. Gli altri due si trovano nella "Bodleian Library" a Oxford e nella "Parker Library" del Corpus Christi College, a Cambridge. Il termine "anglosassone" sembra essere un'aggiunta successiva, dato che la prima edizione, stampata nel 1692, era intitolata Chronicum saxonicum.
Con storia di Londra nel periodo anglosassone ci si riferisce alla storia della città di Londra durante il periodo di dominazione anglosassone, che durò dal VI secolo d.C. fino alla conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni nel 1066.
L'inglese antico o anglosassone (anche anglo-sassone e antico inglese, calchi dagli inglesi Anglo-Saxon e Old English, englisc o ænglisc nell'inglese antico), è la più antica forma conosciuta della lingua inglese, parlata tra il V e il XII secolo in zone geografiche che costituiscono parti dell'odierna Inghilterra e della Scozia meridionale. È una lingua appartenente al sottoceppo dell'anglo-frisone (a sua volta parte del più vasto ceppo del germanico occidentale o germanico del nord-ovest), simile proprio all'antico frisone e all'antico sassone. È legata anche al norreno e quindi al moderno islandese (che fa parte però del germanico settentrionale). L'antico inglese fu parlato di fatto per un periodo di circa 700 anni, partendo dalle popolazioni anglosassoni nord-germaniche e dello Jutland che arrivarono in Inghilterra. Prima della conquista dei Normanni del 1066, l'inglese antico adottò diversi aspetti di altre lingue parlate da popoli confinanti o conquistatori, come i Celti e i Vichinghi. Con la conquista da parte dei Vichinghi del Danelaw (in italiano "legge danese", la zona in cui i Vichinghi avevano fondato una vasta colonia), il norreno diede molti vocaboli all'inglese antico. Le parlate celtiche preesistenti nel territorio britannico, diversamente dal norreno e dal latino, non hanno avuto un grande impatto sulla lingua.
Il Medioevo inglese è un periodo storico, iniziato nel V e terminato nel XVI secolo. Storicamente inizia con la partenza delle legioni romane dalla Britannia e l'invasione degli Anglosassoni e termina con Enrico VIII e la riforma del teologo scozzese, John Knox. All'interno del Medioevo inglese, i secoli V e VI sono conosciuti dagli storici con i nomi di, "periodo sub-romano" o "secoli bui", a cui seguì il periodo noto come, "eptarchia anglosassone". Sul finire dell'VIII secolo giunsero invece i Vichinghi, causa di molti cambiamenti nell'isola. La conquista normanna, invece, fu un vero e proprio spartiacque nella storia medievale inglese, ponendo fine al periodo dell'Inghilterra anglosassone. Fino al X secolo il processo di sostituzione del potere celtico con quello germanico continuò in maniera frammentaria.
Il termine "storia antica" ( o Antichità o Età Antica o Evo Antico) indica la prima età della storia ed è una delle quattro grandi epoche storiche definite dalla periodizzazione più in uso in Occidente (antica, medievale, moderna e contemporanea). Dell'antichità si è soliti distinguere una storia "preclassica" (precedente l'apparizione di fonti greco-romane) e una classica (Grecia e Roma antiche). Il termine "Storia antica" indica anche la disciplina che studia questo periodo (della durata approssimativa di 4000 anni).
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