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Pubblicazione: Spini di Gardolo - Trento : Erickson, 23 cm
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il camping negli sparatutto online è una strategia di gioco che consiste nel nascondersi aspettando i nemici per poi ucciderli; questa strategia è diametralmente opposta al bunny hopping. In molti titoli si trovano i cosiddetti camper (coloro che praticano questa tecnica), ma è con America's Army che assume un ruolo effettivo: infatti il gioco presenta un sistema di mira che diventa più accurata rimanendo fermi o sdraiati, piuttosto che chinati o in piedi. In titoli più frenetici, come Quake III Arena o Unreal Tournament, generalmente i camper sostano nei punti di respawn dei giocatori (in questo caso è definito spawncamping), cioè dove i personaggi uccisi tornano in gioco: questi possono essere facilmente uccisi prima che raccolgano armi o altri power-up. Nella serie Call of Duty, per esempio, il camping è abbastanza presente, per lo più grazie sia alle claymore (mine) in dotazione che possono coprire i punti ciechi del giocatore finché è "camperato", sia grazie ai silenziatori applicabili alle armi e a perk che rendono invisibile il giocatore sulla mappa, che alcuni giocatori non utilizzano per richiamare a sé tutta l'attenzione dei nemici, che spesso ritorneranno in quel punto diverse volte per 'stanare' il camper. Nel popolare videogame Team Fortress 2, in particolare, il camping è spesso facilitato dall'uso delle mine a comando del Demolitore, o delle torrette automatiche dell'Ingegnere.
Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonché arruolati (volontariamente, coercitivamente o perché mentivano sulla propria età) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche. La tutela dell’infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale. Bambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).
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Record aggiornato il: 2025-09-09T02:06:09.722Z