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Titolo uniforme: Wozzeck
Autore principale: Berg, Alban [Librettista]; Berg, Alban [Compositore]
Pubblicazione: Bologna : Compositori, 2000
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, GER, Paese: IT
Fa parte di: Stagione d'opera 1999-2000
Espressionismo è il termine con il quale si usa definire la propensione di un artista a esaltare, esasperandolo, il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Questo orientamento artistico si diffuse nei primi anni del Novecento e aveva come centro d'irradiazione la Germania. In senso linguistico, strettamente relazionato al significato che la parola espressionismo evoca, anche artisti come El Greco possono essere riletti come artisti espressionisti, ma storicamente "espressionismo" è un movimento culturale europeo circoscrivibile a circa un ventennio che coincide con i primi anni del 1900, inquadrabile nelle cosiddette avanguardie artistiche e sviluppato soprattutto in Germania tra il 1905 e il 1925. Si oppone concettualmente al razionalismo o — più precisamente — all'architettura sachlich, detta anche "oggettiva".
Wozzeck è un'opera lirica in tre atti di Alban Berg su libretto proprio, tratto dal dramma teatrale Woyzeck di Georg Büchner. La composizione fu portata a termine nel 1922 e la partitura è dedicata ad Alma Mahler. Ciascun atto è formato da cinque scene alle quali corrispondono altrettante forme musicali barocche o classiche, 16 in tutto con l'aggiunta di un interludio nel terzo atto. La prima assoluta fu il 14 dicembre 1925 allo Staatsoper Unter den Linden, diretta da Erich Kleiber.
Claudio Abbado (Milano, 26 giugno 1933 – Bologna, 20 gennaio 2014) è stato un direttore d'orchestra italiano. Considerato uno dei più grandi e celebri direttori d'orchestra a livello internazionale, Abbado diresse alcune delle più prestigiose orchestre al mondo, tra cui spiccano i Berliner Philarmoniker, primo ed unico italiano a divenirne direttore stabile, oltreché il primo a non provenire dalla cultura austro-germanica.
Il modernismo è un movimento filosofico-estetico che, in linea con i cambiamenti culturali del suo tempo, nacque dalle enormi trasformazioni della società occidentale durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Tra i fattori che determinarono il modernismo c'erano lo sviluppo delle moderne società industriali e la rapida crescita dell'urbanizzazione, seguite poi dalle reazioni di orrore alla devastazione della prima guerra mondiale. Il modernismo si contrappose spesso alle certezze del pensiero illuminista, e molti modernisti si opposero alla fede religiosa. Il modernismo, in generale, include le attività e le creazioni di coloro che sentivano le forme tradizionali di arte, architettura, letteratura, fede religiosa, filosofia, organizzazione sociale, attività della vita quotidiana e scienze, si stavano adattando in modo obsoleto al nuovo ambiente economico, sociale e politico di un mondo emergente pienamente industrializzato. L'incitazione del poeta Ezra Pound del 1934 a "rinnovare!" ("Make it new!") fu il termine di paragone dell'approccio del movimento verso ciò che vedeva come la cultura ormai obsoleta del passato. In questo spirito, le innovazioni, come la tecnica del flusso di coscienza, la musica atonale e dodecafonica, la pittura divisionista e l'arte astratta, ebbero dei precursori nel XIX secolo. Una caratteristica degna di nota del modernismo è l'autocoscienza e l'ironia riguardo alle tradizioni letterarie e sociali, che spesso hanno portato a sperimentazioni con la forma, spesso sviluppando tecniche che focalizzavano l'attenzione sui processi e sui materiali usati nella creazione di un dipinto, una poesia, un edificio, ecc., rigettando esplicitamente l'ideologia del realismo e riutilizzando spesso il passato attraverso la ripresa, l'incorporazione, la riscrittura, la ricapitolazione, la revisione e la parodia. Alcuni critici definiscono il modernismo come un modo di pensare, con diverse caratteristiche filosoficamente definite, come autocoscienza o autoreferenzialità, che attraversano tutte le novità nelle arti e nelle discipline. Più comuni, soprattutto in Occidente, sono quelli che la vedono come una tendenza di pensiero progressista che afferma il potere degli esseri umani di creare, migliorare e rimodellare il loro ambiente con l'aiuto della sperimentazione, conoscenza scientifica o tecnologia. Da questa prospettiva, il modernismo ha incoraggiato la rielaborazione di ogni aspetto dell'esistenza, dal commercio alla filosofia, con l'obiettivo di cercare ciò che era d'intralcio al progresso e sostituirlo con nuovi modi per raggiungere lo stesso fine. Altri ancora si concentrano sul modernismo come un'introspezione estetica, facilitando così la considerazione di specifiche reazioni all'uso della tecnologia nella prima guerra mondiale, e aspetti anti-tecnologici e nichilistici delle opere di diversi pensatori e artisti da Friedrich Nietzsche (1844–1900) a Samuel Beckett (1906–1989). Mentre alcuni studiosi vedono il modernismo continuare nel ventunesimo secolo, altri lo vedono evolversi nel tardo modernismo o nell'alto modernismo. Il postmodernismo fu poi l'abbandono delle tesi del modernismo e la confutazione dei suoi assunti di base.
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