Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Fondi, Mario
Pubblicazione: Firenze : Stabilimento grafico commerciale, 1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Veneto è una regione dell'Italia nord-orientale, che confina a est con il Friuli-Venezia Giulia e con il Mar Adriatico (Golfo di Venezia), a nord con l'Austria (Tirolo e Carinzia), a nord-ovest con il Trentino-Alto Adige, a ovest con la Lombardia, a sud con l'Emilia-Romagna. Con una superficie di 18390 km² costituisce l'ottava regione italiana per superficie e il suo territorio è morfologicamente molto vario, con una prevalenza di pianura (56,4%), ma anche estese zone montuose (29,1%) e, in minor misura, collinari (14,5%). L'unitarietà del territorio veneto può essere individuata nella pianura e nelle montagne che la delimitano a nord, alimentandola con numerosi fiumi che scendono nel mare Adriatico tra la foce del Tagliamento a nord-est e il delta del Po a sud. I confini terrestri vengono individuati da elementi naturali di tipo idrografico, ossia i fiumi Po, Tagliamento e Livenza.
Il Veneto (Vèneto in veneto /ˈvɛːneto/, Veneto in ladino, Venedigen in cimbro), ufficialmente Regione del Veneto, è una regione italiana a statuto ordinario di 4 862 682 abitanti situata nell'Italia nord-orientale, con capitale storica e capoluogo amministrativo la città di Venezia. Quinta regione per popolazione d'Italia, dopo Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia, confinante a nord con l'Austria, a nord-ovest con il Trentino-Alto Adige, a sud con l'Emilia-Romagna, a sud-ovest con la Lombardia, a est con il Friuli-Venezia Giulia e a sud-est con il mare Adriatico, insieme con Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia costituisce la macroarea del Triveneto o delle Tre Venezie. Sesta regione più visitata in Europa e prima in Italia secondo i dati Eurostat, con 19,6 milioni di arrivi e 69,2 milioni di presenze turistiche nel 2018, prende il nome dal popolo dei Veneti, popolazione indoeuropea che si insediò nel territorio dopo la metà del II millennio a.C.
Il Friùli [friˈuːli] (Friûl in friulano, Furlanija in sloveno, Friaul o Vriaul in tedesco, Friul in veneto, bisiaco e ladino) è una vasta regione storico-geografica dell'Italia nord-orientale, comprensiva delle ex provincia di Udine (Friuli centrale) e Pordenone (Friuli occidentale) nonché della ex provincia di Gorizia (Friuli orientale) che lo stesso Impero d'Austria ha sempre considerato Friuli, comprendente la pianura friulana, dal fiume Livenza verso est fino al fiume Timavo, delimitato a sud dall'Alto Adriatico, a nord comprende parte delle Alpi Carniche e delle Alpi Giulie. Non va confuso con il più esteso Patriarcato di Aquileia ecclesiastico, che comprendeva durante la sua esistenza anche parti dell'Istria, il toponimo deriva dal nome latino Forum Iulii, ovvero Cividale del Friuli, ove ebbe centro il Ducato del Friuli, istituito dai Longobardi nel 569. Successivamente alla campagna in Italia di Carlo Magno contro i Longobardi, la Marca del Friuli divenne parte integrante dell'Impero carolingio, poiché era compresa nel Regnum Italicorum. Nel 1077 venne creato dall'imperatore Enrico IV il Principato del Patriarcato di Aquileia dal XIII secolo denominato Patria del Friuli, guidata dal Patriarca di Aquileia che aggiungeva al potere ecclesiastico il potere temporale, ebbe sede nominalmente ad Aquileia, ma il patriarca risiedette prima a Cividale e poi a Udine (che fu anche sede del Parlamento del Friuli), fino all'annessione alla Repubblica di Venezia nel 1420. Il conte di Gorizia fu vassallo del Patriarca di Aquileia fino al 1500, epoca in cui, per assenza di eredi, la Contea di Gorizia entrò nei possessi dell'Impero d'Austria. Fu per secoli l'avvocato del Patriarca e sedette anche nel Parlamento Friulano (Udine - attuale salone del Parlamento). Il confine non impedì che continuassero i rapporti linguistici, culturali e economici tra i friulani diventati sudditi di Venezia e i friulani diventati sudditi dell'Impero in quanto questo confine fu sempre un confine precario. E' in forza dei rapporti feudali esistenti tra il Patriarca di Aquileia e il conte di Gorizia che la Repubblica di Venezia, che si considerava l'erede del Principato patriarcale, contestò all'Impero d'Austria il possesso della Contea di Gorizia e diede inizio a guerre che furono tutte perse da Venezia.. Ancor oggi, nello stemma della città di Gorizia, c'è anche il simbolo araldico del Patriarcato di Aquileia. Gorizia fu Contea autonoma dagli inizi del XII secolo al 1500, quando venne annessa dagli Asburgo. Dal Congresso di Vienna del 1815, la Provincia del Friuli entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto, e successivamente venne annessa al Regno d'Italia nel 1866 (dopo la terza guerra d'indipendenza), mentre Gorizia fu capitale della Contea Principesca di Gorizia e Gradisca e parte dell'Impero austriaco fino al 1919. A partire dal secondo dopoguerra, la regione autonoma Friuli-Venezia Giulia comprende buona parte della regione storico-geografica del Friuli, assieme a parte della Venezia Giulia, amministrativamente suddivisa fino al 2016 nelle province di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone.
Il Friuli-Venezia Giulia, o anche Friuli Venezia Giulia; AFI: /friˈuli veˈnɛtʦja ˈʤulja/; Friûl-Vignesie Julie in friulano, Furlanija-Julijska krajina in sloveno, Friaul-Julisch Venetien in tedesco) è una regione italiana a statuto speciale dell'Italia nord-orientale di 1 202 131 abitanti, con capoluogo Trieste, composta da due regioni geografiche con caratteristiche storico-culturali diverse: la regione storico-geografica del Friuli, che comprende gli ambiti provinciali di Udine e della gran parte di quelli di Pordenone e Gorizia e la Venezia Giulia, che, sovrapponendosi sul Friuli Orientale, comprende quelli di Trieste e della gran parte di quelli di Gorizia; quest'ultima regione, assieme al Veneto (Venezia Euganea) ed al Trentino-Alto Adige (Venezia Tridentina), forma l'area geografica delle Tre Venezie, o Triveneto.
Le Prealpi Venete sono il settore delle Prealpi esteso soprattutto in Veneto. Fungono da ingresso alle Alpi vere e proprie, in quanto digradano verso la pianura padana. La vetta più alta è il Col Nudo, che raggiunge i 2472 m s.l.m.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-24T02:11:45.926Z