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Pubblicazione: [Empoli] : [s.n.], stampa 2016
Tipo di risorsa: testo manoscritto, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
San Giovanni Battista (talvolta chiamato San Giovanni nel deserto) era un soggetto molto frequente nella pittura di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571–1610), il quale realizzò almeno otto dipinti con questo tema. La storia di Giovanni Battista è tratta dai Vangeli. Giovanni era il cugino di Gesù, e, sin da bambino, era stato chiamato a preparare la strada per l'arrivo del Messia. Visse nel deserto della Giudea tra Gerusalemme e il Mar Morto, "era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e si cibava di locuste e miele selvatico." Egli battezzò Gesù nel Giordano, e venne infine ucciso da Erode Antipa, a causa delle severe critiche che rivolgeva al re. Giovanni venne rappresentato frequentemente nell'arte Cristiana, solitamente insieme a una ciotola, una croce di canne, la pelle di cammello e un agnello. La scena più diffusa, prima della Controriforma, era il battesimo di Gesù da parte di Giovanni, o talvolta il Battista bambino insieme a Gesù bambino e a Maria sua madre, molto spesso accompagnata dalla madre del Battista, Santa Elisabetta. La figura di Giovanni da solo nel deserto non era molto comune, ma nemmeno del tutto sconosciuta. Per il giovane Caravaggio, Giovanni era solitamente un ragazzo o un giovane solo, nel deserto. Tale raffigurazione si basava su una breve affermazione del Vangelo di Luca "il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele." Oltre a queste opere raffiguranti Giovanni da solo, datate prevalentemente nei primi anni dell'artista, Caravaggio dipinse tre grandi scene di carattere narrativo sulla morte di Giovanni - la grande Decollazione di Malta, e due scure opere raffiguranti Salomè che mantiene la sua testa, una a Madrid, e una a Londra.
Michelangelo Merisi, universalmente detto Caravaggio, (Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) è stato un pittore italiano. Formatosi a Milano e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, è uno dei più celebri pittori di tutti i tempi, tuttavia assurto a fama universale solo nel XX secolo, dopo un periodo di oblio. I suoi dipinti, che combinano un'analisi dello stato umano, sia fisico, sia emotivo, con uno scenografico uso della luce, hanno avuto forte influenza sulla pittura barocca. Animo particolarmente irrequieto, nella sua breve esistenza affrontò gravi vicissitudini. Data cruciale per l'arte e nella vita di Caravaggio fu il 28 maggio 1606: responsabile di un omicidio durante una rissa e condannato a morte, dovette sempre fuggire per scampare alla pena capitale. Il suo stile artistico influenzò direttamente o indirettamente la pittura dei secoli successivi, costituendo la corrente del caravaggismo.
Giuditta e Oloferne è un dipinto a olio su tela (145x195 cm) realizzato nel 1597 circa dal pittore italiano Caravaggio.
Per pittura napoletana si intende quell'attività creativa pittorica che abbraccia un arco di tempo che va dal XVII alla prima metà del XX secolo e che ha interessato la città di Napoli influenzando poi tutto il meridione. Tra le principali città d'arte europee, Napoli può vantare una lunga tradizione artistica sebbene non si sia potuta riscontrare una vera e propria scuola pittorica continuativa nei secoli e nota sul piano europeo. Tuttavia importanti e numerose correnti artistiche si sono affermate nel corso dei secoli nella città partenopea grazie al suo cosmopolitismo, che l'ha portata a contatto prima con la pittura senese e poi a quella emiliana, alla presenza di sovrani illuminati come Roberto d'Angiò e Carlo di Borbone e grazie anche al passaggio in città di Caravaggio, il cui arrivo, avvenuto nel XVII secolo, fu determinante per la nascita della pittura napoletana strettamente intesa con la conseguente fioritura in città di un cospicuo numero di seguaci che contribuirono considerevolmente alla nascita della corrente del caravaggismo. Nel corso del XIX secolo la pittura napoletana assunse una maggiore consapevolezza individuale grazie all'Accademia di Belle Arti che formò un importante numero di artisti, dei quali, una parte di questi, costituì la cosiddetta scuola di Posillipo, all'avanguardia nella pittura di paesaggio.
San Francesco in estasi è il soggetto di un dipinto realizzato dal pittore italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio tra il 1594 e il 1595. Esso è conservato nei Civici Musei di Udine.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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