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Pubblicazione: [Campi Bisenzio] : Dolmen home video, [2007]
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, Paese: IT
Alfred Hawthorn Hill, meglio conosciuto come Benny Hill (Southampton, 21 gennaio 1924 – Londra, 20 aprile 1992), è stato un comico, attore e cantante britannico, famoso per essere stato il protagonista del suo programma televisivo Benny Hill Show. Sin dal suo debutto nel 1955 il suo spettacolo televisivo è stato venduto in oltre 140 paesi nel mondo, con milioni di telespettatori.
Benny Hill Show è un programma televisivo inglese, ideato ed interpretato da Benny Hill, iniziato nel 1969 ed andato in onda per diciannove stagioni fino al 1989.
The Best of Benny Hill è un film a sketch del 1974 diretto da John Robins ispirato alla serie televisiva britannica Benny Hill Show, andato in onda sul canale Thames Television fin dal 1969, di cui raccoglie alcuni degli sketch più famosi. Tutti gli sketch presenti nel film sono tratti dagli episodi della serie prodotti e diretti dallo stesso John Robins. Il film vede la partecipazione straordinaria di David Prowse nello sketch intitolato L'antico pozzo dei desideri (Ye Olde Wishing Well). Un'operazione simile era stata realizzata in precedenza dai Monty Python, che nel 1971 nel film E ora qualcosa di completamente diverso avevano riproposto i migliori sketch della loro serie televisiva Il circo volante dei Monty Python. In questo caso, però, furono riproposti integralmente gli sketch televisivi originali, con parziali modifiche tecniche, mentre nel film dei Monty Python furono girati nuovamente.
Sergio Fiorentini (Roma, 29 luglio 1934 – Roma, 11 dicembre 2014) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2024-05-27T03:06:44.658Z