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Titolo uniforme: Lo chiamavano Trinità <film ; 1970>
Edizione: Nuova ed
Pubblicazione: [Prato] : Mustang Entertainment ; [Campi Bisenzio] : CG Entertainment [distributore], 2016
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Simone e Matteo, sono gli pseudonimi con cui sono ricordati gli attori protagonisti Paul L. Smith (Simone) e Michael Coby (Matteo), che nel triennio compreso tra il 1974 ed il 1976 interpretarono cinque film seguendo il filone del "grosso" e del "bello". Tale filone corrisponde al più più noto filone del cinema italiano che in quegli anni fu intrepretato dai più noti e famosi Bud Spencer e Terence Hill.
Goffredo Mameli dei Mannelli, meglio noto come Goffredo Mameli (Genova, 5 settembre 1827 – Roma, 6 luglio 1849), è stato un poeta, patriota e scrittore italiano nato nel Regno di Sardegna. Annoverato tra le figure più famose del Risorgimento italiano, morì a soli 21 anni a Roma nel 1849, a seguito di una ferita infetta che si procurò durante la difesa della seconda Repubblica Romana. È l'autore delle parole dell'inno nazionale della Repubblica Italiana.
Il vangelo secondo Simone e Matteo è un film del 1976 diretto da Giuliano Carnimeo ma accreditato come Arthur Pitt. È il quinto ed ultimo film della coppia Paul L. Smith e Michael Coby (nata come imitazione della coppia Bud Spencer e Terence Hill) ed è il sequel di Simone e Matteo - Un gioco da ragazzi.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2025-09-11T01:39:19.486Z