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Titolo uniforme: Le samourai <film ; 1967>
Frank Costello, pseudonimo di Francesco Castiglia (Cassano allo Ionio, 26 gennaio 1891 – New York, 18 febbraio 1973), è stato un mafioso italiano naturalizzato statunitense legato a Cosa nostra statunitense, che fu soprannominato «primo ministro della malavita» dalla stampa statunitense.
Frank Costello faccia d'angelo (Le Samouraï) è un film del 1967 diretto da Jean-Pierre Melville.
La famiglia Genovese, conosciuta anche con il nome di famiglia Luciano è una delle cinque famiglie mafiose di New York che controlla le attività (criminali e non) della città e di altri stati d'America. La famiglia Genovese è stata sin dalla sua fondazione una delle più potenti e temute famiglie mafiose di Cosa nostra statunitense. Dagli esperti è stata soprannominata Ivy league e Rolls Royce della criminalità organizzata. Nel corso degli anni ha mantenuto rapporti di alleanza con tutte le "famiglie" di Cosa Nostra, soprattutto con quelle di Cleveland, Boston, Buffalo e Filadelfia. Alla fine degli anni settanta, la "famiglia" manipolò alcuni importanti membri della famiglia di Filadelfia, convincendoli a ribellarsi e ad ordire l'omicidio del loro boss Angelo Bruno, al fine di prendere il controllo del territorio e dei casinò di Atlantic City, controllati proprio dalla famiglia Bruno di Filadelfia. Nel corso degli anni si sono succeduti alla guida della famiglia potenti boss del calibro di Lucky Luciano, Frank Costello, Vito Genovese, Thomas Eboli, Philip Lombardo, Vincent Gigante, Liborio Bellomo e Daniel Leo.
Alain Delon, all'anagrafe Alain Fabien Maurice Marcel Delon (Sceaux, 8 novembre 1935), è un attore, regista e produttore cinematografico francese. È considerato uno dei più grandi sex symbol della storia, oltre che uno dei più grandi attori francesi al pari di Jean Gabin, o di Jean-Paul Belmondo, suo eterno "rivale" mediatico nella Francia degli anni sessanta. La sua «bellezza derivata dall'aspetto ammaliante, dal viso d'angelo e dagli occhi di ghiaccio ipnotizzanti», gli ha permesso di interpretare uomini cupi, misteriosi, solitari, che molto spesso si rivelavano persino autobiografici del loro interprete. Fondamentali per la carriera dell'attore sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville; tra i personaggi più celebri da lui interpretati ci sono il cupo e timoroso Rocco di Rocco e i suoi fratelli (1960), il principe Tancredi in Il Gattopardo (1963), il killer Jeff in Frank Costello faccia d'angelo, il gangster Rogert Startet in Il clan dei siciliani (1969), il supplente Daniele Dominici in La prima notte di quiete (1972); è stato inoltre Zorro nell'omonimo film di Duccio Tessari del 1975, il misterioso Robert Klein di Mr. Klein (1976) e il barone di Charlus in Un amore di Swann (1984). Nel 1985 ha vinto il Premio César per il migliore attore per il film Notre histoire; ha inoltre vinto il David di Donatello, l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino, mentre nel 1963 ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il film Il Gattopardo. Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di regista come nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.
Carlo Gambino, chiamato anche Charles Gambino (Palermo, 24 agosto 1902 – Massapequa, 15 ottobre 1976), è stato un mafioso italiano naturalizzato statunitense legato a Cosa nostra statunitense, famoso per avere guidato la omonima potente famiglia mafiosa.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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