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Salvatore Sabella (Castellammare del Golfo, 7 luglio 1891 – Filadelfia, 1962) è stato un mafioso italiano, il potente Boss della Famiglia di Philadelphia, durante gli anni venti, ed uno dei protagonisti della famosa guerra castellammarese. È ricordato come uno dei boss più importanti e carismatici dell'epoca del proibizionismo.
Frank Costello faccia d'angelo (Le Samouraï) è un film del 1967 diretto da Jean-Pierre Melville.
Frank Costello, pseudonimo di Francesco Castiglia (Cassano allo Ionio, 26 gennaio 1891 – New York, 18 febbraio 1973), è stato un mafioso italiano naturalizzato statunitense legato a Cosa nostra statunitense, che fu soprannominato «primo ministro della malavita» dalla stampa statunitense.
La famiglia di Filadelfia, nota anche come famiglia Bruno e famiglia Scarfo, è una famiglia mafiosa operante a Filadelfia e nella sua area metropolitana, affiliata a Cosa Nostra. Nel tempo si è espansa anche nel vicino New Jersey, conquistando la sua parte meridionale, South Jersey, comprese Atlantic City (famosa per i suoi casinò), Camden, e le contee circostanti. La famiglia opera anche nelle città di Trenton, Chester, Baltimora, e lo stato di Delaware. Si tratta di una delle più attive famiglie dopo quelle di New York, con cui è alleata. La famiglia si è distinta nel corso degli anni per il suo uso della violenza estrema e le sanguinose faide interne. La famiglia divenne particolarmente potente sotto il regno di Angelo Bruno, godendo di una forte prosperità e ricchezza. Questi fu però assassinato nel 1980 da un colpo di stato interno guidato da Nicky Scarfo e sostenuto dalla famiglia Genovese di New York, che raggirò Scarfo al fine di rilevare i casinò di Atlantic City controllati proprio dalla famiglia di Filadelfia. Sotto Scarfo la famiglia incontrò un periodo di declino e di subbugli interni, in cui furono uccisi 30 suoi uomini d'onore. Dopo l'arresto di Scarfo nel 1989, la famiglia fu rilevata dal giovane Joseph Merlino, che sfruttò diversi boss di facciata per non farsi identificare. Dopo la sua condanna a 14 anni, si è ritirato nel 2011 a Boca Raton, dove vive tuttora. Gli esperti si dividono tra chi pensa che Merlino controlli ancora segretamente la famiglia e quelli che pensano che sia stato sostituito da Joseph Ligambi.
Carlo Gambino, chiamato anche Charles Gambino (Palermo, 24 agosto 1902 – Massapequa, 15 ottobre 1976), è stato un mafioso italiano naturalizzato statunitense legato a Cosa nostra statunitense, famoso per avere guidato la omonima potente famiglia mafiosa.
Betsy Ross, pseudonimo di Elizabeth Phoebe Griscom (Filadelfia, 1º gennaio 1752 – Filadelfia, 30 gennaio 1836), è stata una sarta, vessillografa e patriota statunitense. Secondo la leggenda, fu la creatrice della prima bandiera statunitense, commissionatale dallo stesso George Washington e da altri due personaggi di rilievo. Sarta e cucitrice di Filadelfia, dove aveva allora sede il governo statunitense. Si narra che riparasse i vestiti del presidente George Washington. Nel giugno del 1776, Washington commissionò alla cucitrice la nuova bandiera degli Stati Uniti, ma i due non erano d'accordo sul numero delle punte delle stelle: il presidente le voleva a sei punte, ma la cucitrice fece la bandiera con stelle a cinque punte. Quando la vide il presidente si infuriò, ma Betsy riuscì a persuaderlo. Secondo la leggenda, la bandiera nacque in questo modo.
Cosa nostra statunitense (detta anche Mafia italo-americana, Cosa nostra americana o Mafia americana) è il nome con cui viene definita l'organizzazione criminale di stampo mafioso italo-statunitense, originatasi come un'associazione di mafiosi siciliani (a cui tempo dopo si aggiunsero altri gangster di origine campana, calabrese, pugliese ecc.) emigrati negli Stati Uniti d'America cominciando verso la seconda metà dell'Ottocento. L'espressione "Cosa nostra" è stata coniata dal boss siculo-americano Lucky Luciano nel Dopoguerra, il quale ad una domanda di un affiliato sul nome da dare alla ristrutturazione della mafia (questo era il solo nome primigenio della organizzazione criminale nata in Sicilia e poi diffusasi in America) in Sicilia e in America, rispose che era "una cosa tra loro", appunto "cosa nostra", per mantenerne meglio la segretezza. Cosa nostra statunitense, in maniera simile all'originale Cosa nostra siciliana, di cui ha mantenuto i rituali, l'organizzazione, ecc., è un'organizzazione mafiosa potente e segreta, priva di un nome formale. Coloro che ne fanno parte la chiamano cosa nostra o our thing ("cosa nostra"). I mass media statunitensi la chiamano anche National Crime Syndicate ("Sindacato nazionale del crimine"), però questo epiteto comprende anche il sindacato ebreo-americano che collaborava strettamente con Cosa nostra italo-statunitense. Negli Stati Uniti, i mass media la chiamano anche semplicemente the Italian Mafia (mafia italiana), the Italian Mob (la banda italiana o il sindacato italiano), the Mafia, the Mob (la Banda o il Sindacato), Cosa nostra o La Cosa nostra, benché gli esperti usino questi termini anche per descrivere Cosa nostra siciliana e altre organizzazioni criminali italiane, mentre the Mob, anche se di solito indica Cosa nostra statunitense, può indicare anche la criminalità organizzata in generale o altre organizzazioni criminali specifiche come the Irish Mob (la mafia irlandese) o the Jewish Mob (la mafia ebraica). Cosa nostra statunitense iniziò ad emergere nei poveri quartieri italiani nella Lower East Side di New York, nel resto dell'East Coast ed in varie metropoli (come New Orleans) tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, seguendo l'ondata migratoria italiana (soprattutto dalla Sicilia, seguita da quella del Sud Italia) verso le Americhe. Si tratta comunque oggi di una mafia a sé stante (prima però costola, poi alleata e collegata, di Cosa nostra siciliana) dall'originaria siciliana. Infatti, col passare del tempo, vari gangster italoamericani di origini non siciliane: bande criminali di origini napoletane che inglobavano calabresi ecc., attive negli USA (come la Camorra newyorkese) si sono unite ai siciliani di Cosa nostra americana (attratti dalle maggiori possibilità di potere e ricchezza che i siciliani offrivano loro, in cambio della fedeltà all'organizzazione siciliana, che ampliando i suoi affari e il suo raggio d'azione, dovette ammettere al suo interno anche elementi non siciliani) per formare la moderna mafia pan-italiana degli Stati Uniti, in cui però l'elemento siciliano era ed è stato sempre maggioritario e dominante, tanto che la mafia siciliana è stata l'unico modello di riferimento, con il quale ha sempre avuto un contatto particolare e privilegiato. Oggi la mafia americana collabora con mafie operanti in Italia, come ad esempio Camorra e 'ndrangheta, e soprattutto storicamente con Cosa nostra siciliana da cui appunto ha tratto origine e di cui per molto tempo è stata una costola, non solo dunque semplicemente alleata. Attualmente la mafia americana risulta essere attiva soprattutto nelle sue roccaforti storiche come New York, New Jersey, Filadelfia, Detroit, Chicago e nel New England, insieme a famiglie minori, associati e gruppi che controllano Florida, Las Vegas, Los Angeles e Texas. Le famiglie della mafia americana sono riuscite ad insediarsi in almeno 26 città statunitensi, con vari rami, gruppi divisi e associati in altre città. Le famiglie più famose sono state le cinque di New York: Gambino, Lucchese, Genovese, Bonanno e Colombo. Al suo apice (anni venti-cinquanta) la mafia americana è stata la più potente organizzazione criminale di tutti gli Stati Uniti. Mentre ogni famiglia operava indipendentemente nel proprio territorio, la coordinazione nazionale era affidata, come in Sicilia, alla Commissione, un organo direttivo formato dai boss delle famiglie più potenti. L'applicazione della legge considera ancora la mafia americana come il gruppo criminale organizzato più grande degli Stati Uniti. Essa ha mantenuto il controllo su gran parte dell'attività criminale statunitense e anche in alcune parti del Canada (caso della famiglia Rizzuto). Oggi la maggior parte delle attività della mafia americana sono contenute nell'area nord-orientale degli Stati Uniti e a Chicago, dove continua a dominare la criminalità organizzata, nonostante il crescente numero di bande di strada e altre organizzazioni che non sono di origine italiana.
Le cinque famiglie è la definizione dell'organizzazione di Cosa nostra statunitense nella città di New York, sin dagli anni trenta del XX secolo. L'idea delle cinque famiglie venne, durante il Proibizionismo, a Salvatore Maranzano, vincitore della guerra castellammarese nel 1931, il quale divise le fazioni criminali prima in lotta in cinque famiglie, una capeggiata da lui stesso e le altre da Lucky Luciano, Frank Scalice, Joe Profaci e Tommaso Gagliano. Ciascuna famiglia possiede tuttora una struttura precisa, con un capo, un consigliere, un vicecapo e vari capiregime, e un territorio. Luciano, poi, creò anche una commissione, cioè una riunione di queste famiglie, che sono tra le più potenti e le più conosciute negli Stati Uniti.
Alain Delon, all'anagrafe Alain Fabien Maurice Marcel Delon (Sceaux, 8 novembre 1935), è un attore, regista e produttore cinematografico francese. È considerato uno dei più grandi sex symbol della storia, oltre che uno dei più grandi attori francesi al pari di Jean Gabin, o di Jean-Paul Belmondo, suo eterno "rivale" mediatico nella Francia degli anni sessanta. La sua «bellezza derivata dall'aspetto ammaliante, dal viso d'angelo e dagli occhi di ghiaccio ipnotizzanti», gli ha permesso di interpretare uomini cupi, misteriosi, solitari, che molto spesso si rivelavano persino autobiografici del loro interprete. Fondamentali per la carriera dell'attore sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville; tra i personaggi più celebri da lui interpretati ci sono il cupo e timoroso Rocco di Rocco e i suoi fratelli (1960), il principe Tancredi in Il Gattopardo (1963), il killer Jeff in Frank Costello faccia d'angelo, il gangster Rogert Startet in Il clan dei siciliani (1969), il supplente Daniele Dominici in La prima notte di quiete (1972); è stato inoltre Zorro nell'omonimo film di Duccio Tessari del 1975, il misterioso Robert Klein di Mr. Klein (1976) e il barone di Charlus in Un amore di Swann (1984). Nel 1985 ha vinto il Premio César per il migliore attore per il film Notre histoire; ha inoltre vinto il David di Donatello, l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino, mentre nel 1963 ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il film Il Gattopardo. Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di regista come nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.