Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Titolo uniforme: Mediterraneo <film ; 1991>
Autore principale: Salvatores, Gabriele
Serie: L'Unità : Cinema Italia ; 5
Serie: Cinema Italia ; 5
Serie: Cinema Italia ; 5
Serie: Grandi film ; 7
Serie: La cineteca Repubblica-L'Espresso. Cinema italiano
Serie: Grandi film di Panorama ; 27
Serie: I grandi film
Serie: I grandi film
I sottomarini della classe Nazario Sauro hanno costituito la classe più numerosa di battelli costruiti per la Marina Militare Italiana. I battelli sono stati realizzati in otto esemplari dalla Fincantieri in quattro sottoclassi, ciascuna costituita da due unità. Nonostante le buone caratteristiche nessun successo in export è stato registrato, cosa quantomeno strana in un'epoca come gli anni settanta, in cui l'Italia aveva numerosi contratti di costruzione per unità navali da parte di clienti di tutto il mondo. Probabilmente anche la lunghezza del periodo (anni settanta-fine anni ottanta) ha inciso nel mancato successo di esportazione nonostante i miglioramenti apportati nel corso degli anni. La classe Sauro succede alla classe Toti, da cui sono state riprese molte delle caratteristiche costruttive.
L'incidente della Freedom Flotilla (o incidente della Mavi Marmara) si è verificato il 31 maggio 2010, quando una flottiglia di attivisti pro-palestinesi, conosciuta come la Freedom Flotilla per Gaza, trasportante aiuti umanitari ed altre merci, tra cui un carico di 10.000 tonnellate di calcestruzzo, ha tentato di violare il blocco di Gaza ed è stata intercettata da forze navali israeliane nelle acque internazionali del Mar Mediterraneo, nell'ambito dell'operazione navale denominata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) "Operazione Brezza Marina". Alcuni giorni prima dell'incidente gli organizzatori avevano preannunciato le proprie intenzioni - non tanto di portare aiuti umanitari quanto piuttosto di forzare il blocco - con l'obiettivo di sollevare l'attenzione dell'opinione pubblica in favore di Gaza. Alla notizia il governo di Israele aveva fatto sapere che non avrebbe acconsentito alla violazione del blocco, ed aveva proposto ed organizzato l'accompagnamento delle navi al porto di Ashdod, ed il conseguente trasporto degli aiuti via terra verso Gaza. Cinque delle sei navi sono state abbordate con la forza e poste sotto controllo Israeliano. Gli attivisti a bordo dell'imbarcazione più grande della flottiglia, la MV Mavi Marmara, hanno reagito, aggredendo con coltelli le forze speciali israeliane Shayetet 13 che avevano assaltato la nave. Dieci commando israeliani sono rimasti feriti, di cui due gravemente. I soldati israeliani hanno utilizzato le armi e nove attivisti dell'IHH sono stati uccisi mentre un decimo passeggero è morto dopo a causa delle sue ferite riportate. Ci sono state dozzine di feriti e centinaia di arrestati; nei video ad immagine termica diffusi dall'IDF ed in quelli delle telecamere di sicurezza della nave si vedono i soldati scendere dagli elicotteri e calarsi a bordo della nave, ed un numero elevato di persone presenti sulla tolda della nave prepararsi ad aggredirli con bastoni, coltelli, catene e sbarre metalliche. Funzionari israeliani hanno accusato l'IHH di aver inviato un gruppo di attivisti sulla Mavi Marmara per istigare violenze; la IHH ha respinto le accuse.Il 5 giugno una settima nave, la Rachel Corrie, apparentemente battente bandiera irlandese, ha tentato di forzare il blocco; dopo aver rifiutato per quattro volte di seguire le indicazioni della Marina israeliana, è stata abbordata dalle forze israeliane senza incidenti, ed accompagnata al porto di Ashdod. L'incidente ha seriamente compromesso le relazioni tra Turchia e Israele.La Corte Penale Internazionale nel 2019 ordina al pubblico ministero di considerare la possibilità di perseguire Israele per l’arrembaggio, costato dieci morti, compiuto nel 2010 ai danni del traghetto turco Mavi Marmara e delle altre imbarcazioni della Freedom Flotilla diretta alla Striscia di Gaza. Fatou Bensouda, la procuratrice, nel 2014 aveva deciso di non perseguire Israele, sostenendo che i fatti non erano «abbastanza gravi» anche se si riteneva «ragionevole pensare» che fossero stati commessi crimini di guerra. Decisione confermata nel 2017. Ora i giudici di appello (tre favorevoli-due contrari), accogliendo il ricorso delle Comore, proprietarie di una delle navi assaltate, hanno ordinato di riconsiderare, prima del 2 dicembre 2019, la necessità di portare Israele in giudizio al tribunale dell’Aia.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2024-05-24T02:40:54.376Z