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Titolo uniforme: Babette's Feast
Fa parte di: I grandi capolavori del cinema internazionale
Serie: MGM DVD
Fa parte di: Il pranzo di Babette [con il racconto di Karen Blixen e Il pranzo di Allan Bay: testo inedito e ricette] / un film di Gabriel Axel
Fa parte di: Il pranzo di Babette [con il racconto di Karen Blixen e Il pranzo di Allan Bay: testo inedito e ricette]
Il pranzo di Babette (Babettes gæstebud) è un film del 1987, sceneggiato e diretto da Gabriel Axel, tratto dall'omonimo racconto di Karen Blixen, vincitore nel 1988 dell'Oscar al miglior film straniero. Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al 40º Festival di Cannes, ottenendo la menzione speciale della giuria ecumenica.
Il pranzo di Babette è un racconto scritto da Karen Blixen, con lo pseudonimo di Isak Dinesen. Il racconto venne inizialmente pubblicato nel 1950 in inglese col titolo Babette's Feast, prima di essere tradotto in danese (Babettes gæstebud) dalla stessa Blixen. Dal racconto è stato tratto il film omonimo che ha vinto numerosi premi. In Italia è stato pubblicato da Feltrinelli nel 1962 insieme alla raccolta di racconti intitolata Capricci del destino (Anecdotes of Destiny) con la traduzione di Paola Ojetti.
Il pranzo di Babette (Babettes gæstebud) è un film del 1987, sceneggiato e diretto da Gabriel Axel, tratto dall'omonimo racconto di Karen Blixen, vincitore nel 1988 dell'Oscar al miglior film straniero. Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al 40º Festival di Cannes, ottenendo la menzione speciale della giuria ecumenica.
Lisbeth Movin (Odense, 25 agosto 1917 – Hillerød, 7 novembre 2011) è stata un'attrice danese. Famosa per aver interpretato Dies irae uno dei capolavori di Carl Theodor Dreyer, ha partecipato inoltre al film Il pranzo di Babette di Gabriel Axel. Negli anni sessanta si è anche dedicata alla regia. E' stata sposata con il collega Lau Lauritzen Jr., dalla loro unione sono nati tre figli.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2024-05-28T03:05:50.182Z