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Titolo uniforme: Topkapi <film ; 1964>
La sottrazione di cadavere è un reato che consiste nel furto di salme, tramite violazione del sepolcro presso il luogo di sepoltura (solitamente un cimitero) con esumazione o estumulazione. Questa pratica conobbe la sua maggior diffusione tra il XVI e il XVIIl secolo nel Regno Unito, dove i ladri di cadaveri (che spesso agivano su commissione) venivano detti "resurrectionists" (termine non traducibile con il falso amico italiano "resurrezionisti" o "risurrezionisti"). Scopo di quei furti era la vendita delle salme alle scuole di medicina, per la dissezione o per lo studio dell'anatomia. Crimine parallello, nell'ambito della profanazione e violazione di sepolcro, è il saccheggio delle tombe, con furto di oggetti e/o effetti personali ivi contenuti.
Tra le grandi città italiane Torino è una di quelle più ricche di musei artistici, storici e scientifici: vi si trovano quattro musei nazionali (museo del cinema, dell'automobile, della montagna, e del risorgimento) e numerosi altri musei di rilevanza nazionale ed internazionale, primo fra tutti il museo egizio, che ospita un'imponente collezione fra le prime al mondo. Nel 2015 il sistema museale dell'area metropolitana torinese ha accolto un totale di 4,7 milioni di visitatori. Nel 2017 la classifica "Travelers' Choice Musei" di TripAdvisor ha premiato l'Egizio (primo), il Museo nazionale del cinema (settimo) e quello dell'automobile (nono), mentre Il Giornale dell'Arte ha certificato che, in riferimento al 2016, la Venaria si è affermata come quinto museo d'Italia per numero di visitatori, l'Egizio settimo e quello del cinema nono.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2025-12-15T01:50:26.125Z