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Autore principale: Giovannini, Roberto
Pubblicazione: Lucca : Arcidiocesi, 2010
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Enrico Chiesa (Genova, 29 dicembre 1970) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Autore di 138 reti in Serie A, è annoverato tra i migliori attaccanti italiani della sua generazione. Nel corso della sua carriera ha conquistato una Coppa Italia e una Coppa UEFA nelle file del Parma (entrambe nella stagione 1998-1999, laureandosi inoltre capocannoniere della competizione europea), mentre con la Fiorentina ha vinto una seconda Coppa Italia (2000-2001). Dopo aver militato per 14 stagioni consecutive nella massima serie italiana, ha concluso la carriera in Lega Pro, vincendo un campionato di seconda divisione (2008-2009) e una Supercoppa di categoria (2009) con la maglia del Valdarno. Tra il 1996 e il 2001 ha fatto parte della nazionale, con cui ha disputato il campionato d'Europa 1996 e il campionato del mondo 1998; in maglia azzurra conta 17 presenze e 7 reti. A livello individuale ha vinto l'edizione 1995-1996 del Guerin d'oro, in qualità di giocatore con la media voto più alta della Serie A nelle pagelle della stampa specializzata; è stato inoltre candidato al Pallone d'oro nel 1996 e nel 1997.
Enrico VIII Tudor (Greenwich, 28 giugno 1491 – Londra, 28 gennaio 1547) è stato re d'Inghilterra e signore d'Irlanda (in seguito re d'Irlanda) dal 21 aprile 1509 fino alla sua morte. Enrico VIII fu il secondo monarca della dinastia Tudor come successore di suo padre, re Enrico VII d'Inghilterra. Nei primi tempi fu un fiero oppositore delle teorie di Lutero, e per questo motivo ottenne nel 1521 da papa Leone X il titolo di Defensor Fidei, ossia "Difensore della fede". Il titolo che ancora oggi compare sulle monete inglesi con l'acronimo latino DEF. FID. non è tuttavia quello originale ma fu ricreato dalla Chiesa anglicana. In seguito ad un insanabile contrasto sorto sotto papa Clemente VII, infatti, il titolo fu ufficialmente ritirato da papa Paolo III, ma risulta comunque in uso per gli anglicani. Fu un eresiarca in quanto fondatore della Chiesa anglicana nata in seguito allo scisma religioso, quindi alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma.Sposato sei volte e detentore di un potere assoluto incontrastato, segnò fortemente le vicende inglesi. Decretò lo scioglimento dei monasteri e l'unione dell'Inghilterra con il Galles.
Enrico di Monmouth (in inglese Henry (of) Monmouth; Monmouth, 9 agosto o 16 settembre 1387 – Vincennes, 31 agosto 1422) fu re d'Inghilterra dal 1413 alla sua morte. Nonostante abbia regnato soltanto per nove anni, l'azione politico-militare esercitata da Enrico V fu assai notevole sullo scacchiere europeo, tanto da renderlo uno dei più popolari sovrani del Medioevo. Enrico, infatti, fu capace di portare nuovamente il regno d'Inghilterra tra le prime potenze europee grazie alla brillante vittoria conseguita ad Azincourt sui francesi, in seguito alla quale riuscì a farsi nominare erede del trono di Francia. Abile politico ed esperto amministratore, Enrico ebbe anche il merito di ricomporre, attraverso lo zio Enrico Beaufort, lo Scisma d'Occidente, stipulando con l'imperatore Sigismondo il trattato di Canterbury. La figura del sovrano, comunque, fu eternata da William Shakespeare nel dramma omonimo, in cui viene rimarcato lo spirito affabile, nobile e profondamente religioso.
Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo aver compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono. Fu detto il Grande, ma ebbe anche il soprannome di Vert-galant, espressione letteraria che designa l'intraprendenza amorosa che caratterizzò Enrico, nonostante l'età avanzata in cui conquistò il trono.
Enrico II Plantageneto (Le Mans, 5 marzo 1133 – Chinon, 6 luglio 1189) è stato duca di Normandia dal 1150, conte d'Angiò e del Maine dal 1151, duca consorte del ducato d'Aquitania, e del ducato di Guascogna dal 1152, e infine re d'Inghilterra dal 19 dicembre 1154 sino alla sua morte, il 6 luglio 1189; come regnante inglese ebbe anche autorità su alcune regioni in Galles, Scozia e Irlanda orientale. Fu il primo re della dinastia plantageneta (o angioina) ed ebbe diversi soprannomi.Era figlio di Goffredo il Bello o Plantageneto, conte di Angiò e del Maine e futuro duca di Normandia, e dell'erede al trono d'Inghilterra e al ducato di Normandia, Matilde d'Inghilterra In seguito al discusso regno di re Stefano, il regno di Enrico vide un efficiente consolidamento e su di lui si è consolidato il positivo giudizio degli storici. "Uomo fiero, energico, instancabile, Enrico fu un intellettuale che seppe utilizzare la cultura europea del suo tempo e le dottrine giuridiche nate nelle Università italiane per dare al suo regno un sistema giudiziario e amministrativo molto avanzato ai suoi giorni e che costituì la base per le riforme costituzionali d'avanguardia che seguirono dopo la sua morte nel 1189". Proprio lui, "di nascita e di lingua francese", è "da considerare uno dei più grandi re inglesi".
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