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Autore principale: Caponi, Isabella [Fotografo]
Pubblicazione: [Castelfiorentino : s. n., 19--]
Tipo di risorsa: grafica, Livello bibliografico: monografia, Lingua: abs, Paese: IT
L'Italia è ricca di maschere regionali di Carnevale, di origine diversa: sono nate dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell'arte, da tradizioni arcaiche, oppure sono state ideate appositamente come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città. È generalmente accettato che le maschere, il rumore, il colore e il clamore avessero avuto in origine lo scopo di scacciare le forze delle tenebre e l'inverno, e di aprire la strada per l'arrivo della primavera
La maschera è un manufatto o un indumento che si indossa per ricoprire l'intero viso o una parte di esso. Utilizzata fin dalla preistoria per rituali religiosi, la si ritrova anche nelle rappresentazioni teatrali o in feste popolari come il Carnevale. In tutto il mondo, le maschere possono essere molto diverse fra loro per materiale, forma (tratti zoomorfi, facce buffe), colore.
Un ballo in maschera è un'opera di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma, la cui fonte è il libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber Gustave III, ou Le Bal masqué (1833).
Il domino (plurale domini o domino) o dominò è una veste consistente in un lungo mantello o in una tunica con cappuccio, simile alle cappe di alcuni ordini religiosi ma con maniche e maschera per il viso. Tradizionalmente di seta e di colore nero, è un tipico travestimento carnevalesco diffusosi in tutta Europa a partenza dalla tradizione italiana. Domino è detta per metonimia anche la persona che indossa la maschera.
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Record aggiornato il: 2024-05-11T04:36:32.491Z