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Pubblicazione: [esec. ca. 1920-1930]
Tipo di risorsa: grafica, Livello bibliografico: monografia, Lingua: zxx, Paese: IT
Giovanni Santucci (Pietrasanta, 14 maggio 1949) è un vescovo cattolico italiano, dal 15 gennaio 2021 vescovo emerito di Massa Carrara-Pontremoli.
Antonio Pardini (Pietrasanta, 1345 ? – Lucca, 1419) è stato uno scultore e architetto italiano. Figlio di Pardino di Vitale (da cui il cognome entrato nell’uso) Antonio nacque in Pietrasanta tra il 1345 ed il 1350. Insieme ai fratelli Bonuccio e Vitale fu tra i maggiori esponenti dell’omonima famiglia di scultori e di architetti di Pietrasanta, attivi in Versilia e Lucca tra il XIV ed il XV secolo. Con ogni probabilità iniziò la sua attività con il suo fratello maggiore Bonuccio, per il Duomo di Pisa (1385). Nel 1393 è a Lucca iscritto nella Compagnia dei maestri scultori. Nel 1395 è archimagister della Fabbrica del Duomo dove si dedica ad interventi di decorazione e all’esecuzione di protomi scultoree, forse in collaborazione con l'esordiente Jacopo della Quercia. Nel 1405 riceve da Paolo Guinigi, Signore di Lucca, la somma di dodici fiorini per la lastra sepolcrale del teologo fra Marcovaldo da S. Miniato, nella chiesa di S. Francesco. Con certezza sono noti suoi lavori, quali gli stemmi delle Arti per la Compagnia di S.Bartolomeo in Silice, la fonte battesimale nella Pieve di Vicopelago di Lucca, una tomba per il Duomo lucchese dove anche gli è attribuita la lastra altare di Sant'Agnello. Altre sue sue attribuzioni si riferiscono alle alcune sculture lignee quali il Crocifisso nella chiesa di S. Maria del Suffragio a Camaiore ed il S. Antonio Abate nella Chiesa della Misericordia a Pietrasanta. Al Pardini è anche attribuito il progetto della Chiesa di Sant'Agostino a Pietrasanta. Sentendosi di salute inferma, il 1° di aprile 1419 fa testamento in favore della figlia Francesca, a Lucca dove probabilmente muore nel corso dello stesso anno.
Vittorio Giuseppe Valletta (Sampierdarena, 28 luglio 1883 – Pietrasanta, 10 agosto 1967) è stato un dirigente d'azienda italiano, dal 1921 al 1966 dirigente della FIAT, della quale fu amministratore delegato e, successivamente, presidente.
Nicolò Barsanti, meglio conosciuto come Eugenio (Pietrasanta, 12 ottobre 1821 – Seraing, 18 aprile 1864), è stato un presbitero, ingegnere e inventore italiano, l'ideatore e costruttore del primo motore a combustione interna funzionante.
Il fascismo è stato un movimento politico nato in Italia all'inizio del XX secolo, ad opera del politico, giornalista e futuro dittatore Benito Mussolini. Alcune delle dottrine e delle pratiche elaborate e adottate dal fascismo italiano si sono diffuse in seguito, anche se con caratteristiche differenti, in Europa e in altri paesi del mondo. Si caratterizzò come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico e totalitario; l'ideologia sottesa a tale movimento è stata interpretata allo stesso tempo come rivoluzionaria e reazionaria; in particolare, il fascismo si autodefiniva, ed è considerato da alcuni, come alternativo al capitalismo liberale. Sul piano ideologico fu populista, collettivista, statalista, fautore della funzione sociale della proprietà privata e della divisione della società in classi. Trovò i suoi precursori, negli anni precedenti alla prima guerra mondiale, nel movimento artistico del futurismo - il cui ispiratore, Filippo Tommaso Marinetti, aderì successivamente al movimento di Mussolini -, nel decadentismo di D'Annunzio e in numerosi altri pensatori e azionisti politici nazionalisti che si ritrovarono nella rivista Il Regno (Giuseppe Prezzolini, Luigi Federzoni, Giovanni Papini), molti dei quali militarono in seguito nelle file fasciste. Importante fu anche il contributo di correnti di pensiero della sinistra non marxista, quali il sindacalismo rivoluzionario, ispirato alla dottrina del pensatore francese Georges Sorel. Una spinta decisiva alla nascita del fascismo è dovuta anche al fenomeno, conseguenza della prima guerra mondiale, dell'arditismo e del reducismo. La critica storica di alcuni studiosi come Piero Calamandrei o Paolo Alatri esita tuttavia ad attribuire una base ideologica al movimento fascista connotato, specie fra il 1920 e il 1924, da diverse filosofie operative, con repentini e opportunistici cambiamenti di impostazione politica tali da negare di per se stessi l'esistenza di una dottrina unitaria al movimento prima e al partito poi. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si sono sviluppate una serie di correnti che si rifanno all'ideologia, definite come neofascismo; tuttavia, la natura prevalente del movimento è tuttora oggetto di dibattito. L'apologia del fascismo ad oggi nell'ordinamento giuridico italiano è un reato.
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