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Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1974
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
"Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno (Francoforte sul Meno, 11 settembre 1903 \xe2\x80\x93 Visp, 6 agosto 1969) \xc3\xa8 stato un filosofo, sociologo, musicologo, accademico e musicista tedesco.\nFu esponente della Scuola di Francoforte e si distinse per una critica radicale alla societ\xc3\xa0 e al capitalismo avanzato. Oltre ai testi di carattere sociologico, nella sua opera sono presenti scritti inerenti alla morale e all'estetica, nonch\xc3\xa9 studi critici sulla filosofia di Hegel, Husserl e Heidegger. Alla riflessione filosofico-sociologica affianc\xc3\xb2 per tutta la sua esistenza un'imponente attivit\xc3\xa0 musicologica.\nStudente all'Universit\xc3\xa0 di Francoforte, l'amicizia personale con Max Horkheimer lo pose in contatto con l'Istituto di ricerche sociali di Francoforte sul Meno. L'avvento del nazismo lo costrinse all'esilio, prima ad Oxford e, successivamente, in America, in quelli che egli chiamava gli Statistici Uniti. Qui fu particolarmente impegnato in progetti sociologici all'avanguardia come il Radio Research Project e soprattutto nell'indagine sulla Personalit\xc3\xa0 autoritaria.\nRitornato in Germania nei primi anni cinquanta, le sue lezioni, all'Universit\xc3\xa0 di Francoforte registrarono una crescente partecipazione, e si accresceva in Europa la fama del seminario da lui svolto con Max Horkheimer sulle tematiche hegeliane.\n\n"
"La teoria critica, sviluppatosi nell'ambito dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte (Scuola di Francoforte), assume anche il nome di filosofia sociale o ricerca sociale, riprendendo aspetti del marxismo eterodosso.\n\n"
'Minima Moralia - Meditazioni della vita offesa (titolo originale Minima Moralia \xe2\x80\x93 Reflexionen aus dem besch\xc3\xa4digten Leben) \xc3\xa8 un testo di teoria critica scritto dal filosofo tedesco Theodor W. Adorno mentre si trovava in esilio negli Stati Uniti. Iniziato a scrivere nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, fu ultimato nel 1949. Composto di 153 aforismi e piccoli saggi inerenti alla condizione umana sotto il capitalismo e il fascismo, Adorno illustra e raduna pensieri sulle tendenze in atto nelle famiglie e nelle societ\xc3\xa0 del XX secolo, muovendo dalle esperienze e dai comportamenti quotidiani, i cui cambiamenti individua in un rapporto di relazione e connessione coi pi\xc3\xb9 disastrosi eventi del Novecento. Adorno riconosce di identificare le radici nella sua "vita danneggiata", quella di uno tra i molti intellettuali costretti all\'esilio dal fascismo, che "vengono mutilati senza eccezione".\nOriginariamente, Minima Moralia fu scritto per il cinquantesimo compleanno del suo amico e collaboratore Max Horkheimer, coautore insieme ad Adorno del libro Dialettica dell\'illuminismo.\n\n'
'La Scuola di Francoforte \xc3\xa8 una scuola sociologico-filosofica di orientamento neo-marxista. Il nucleo originario di tale scuola, formato per lo pi\xc3\xb9 da filosofi e sociologi tedeschi di origine ebraica, emerse nel 1923 nell\'ambiente del neonato "Istituto per la Ricerca Sociale" (Institut f\xc3\xbcr Sozialforschung) dell\'Universit\xc3\xa0 Johann Wolfgang Goethe di Francoforte sul Meno, in Germania, sotto la guida dello storico marxista Carl Gr\xc3\xbcnberg. Il nucleo successivamente si ampli\xc3\xb2 per numero di studiosi ed ambiti di ricerca. Il primo periodo di attivit\xc3\xa0 della scuola si inquadra nel primo dopoguerra, tra gli anni venti e gli anni trenta; all\'avvento del nazismo il gruppo lasci\xc3\xb2 la Germania e si trasfer\xc3\xac dapprima a Ginevra, poi a Parigi e infine a New York, dove continu\xc3\xb2 la sua attivit\xc3\xa0. Dopo la seconda guerra mondiale alcuni esponenti (tra cui Adorno, Horkheimer e Pollock) tornarono in Germania per fondare un nuovo Istituto per la ricerca sociale.\n\n'
"Il consumismo \xc3\xa8 un fenomeno economico-sociale tipico delle societ\xc3\xa0 industrializzate, nelle quali viene incoraggiato l'acquisto di beni e servizi in quantit\xc3\xa0 sempre maggiori. La rivoluzione industriale e in particolare la produzione in serie, ha portato alla sovrapproduzione: l'offerta di beni crebbe eccessivamente rispetto alla domanda dei consumatori e cos\xc3\xac i produttori fecero ricorso all'obsolescenza programmata e alle campagne pubblicitarie per poter condizionare meglio la spesa dei consumatori.\n\n"