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Pubblicazione: Roma : Editori riuniti, 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Alienazione (dall\'aggettivo latino alienus e questo, a sua volta, dal pronome indefinito "alius" (in greco allos): altro). Il termine fa riferimento a colui o a ci\xc3\xb2 che \xc3\xa8 altro, straniero, non appartenente alla nostra comunit\xc3\xa0, in pratica "non \xc3\xa8 dei nostri" e quindi, ci \xc3\xa8 estraneo.\nIl verbo "alienare", fa riferimento all\'atto dell\'allontanare o dell\'estraniare da s\xc3\xa9 e, quindi, all\'atto di prendere distanza da qualcuno o da qualcosa. La terminologia legata a questa parola viene spesso usata anche per indicare i folli e gli alienati mentali, o chi vive ai margini della societ\xc3\xa0 e della comunit\xc3\xa0 umana, e tutti coloro che esprimono comportamenti borderline. \nAltre volte, infine, il termine viene utilizzato per indicare genericamente il disagio dell\'uomo moderno nella civilt\xc3\xa0 industriale, nella quale l\'artificio che gli \xc3\xa8 proprio lo fa sentire lontano dalle proprie radici naturali. I primi studi in cui questo concetto viene esplicitato si hanno con Rousseau, Fichte, Schelling, Hegel e Feuerbach mentre \xc3\xa8 proprio con le elaborazioni di Marx ed Engels - e di molti autori formatisi a questa scuola di pensiero e di azione politico-economica - che lo studio e l\'analisi del fenomeno dell\'alienazione, dopo l\'avvento della societ\xc3\xa0 industriale e capitalista, trova la sua fioritura.\n\n'