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Pubblicazione: Firenze ; Trieste : Editoriale Scienza, 2014
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
"La gestione dei rifiuti, nell'ingegneria ambientale, s'intende l'insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale coinvolgendo quindi la fase di raccolta, trasporto, trattamento (smaltimento o riciclaggio) fino al riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall'attivit\xc3\xa0 umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute umana e l'impatto sull'ambiente naturale.\n\nUn interesse particolare negli ultimi decenni riguarda la riduzione degli effetti dei rifiuti sulla natura e sull'ambiente grazie alla possibilit\xc3\xa0 di risparmiare e recuperare risorse naturali da essi e ridurre la produzione di rifiuti stessi attraverso l'ottimizzazione del loro ciclo di gestione.\n\n"
"Nella gestione dei rifiuti la raccolta differenziata si intende un sistema di raccolta dei rifiuti che prevede una prima differenziazione in base al tipo di rifiuto da parte dei cittadini diversificandola dalla raccolta totalmente indifferenziata.\n\nIl fine ultimo \xc3\xa8 dunque la separazione dei rifiuti in modo tale da reindirizzare ciascun tipo di rifiuto differenziato verso il rispettivo pi\xc3\xb9 adatto trattamento di smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio in discarica o all'incenerimento/termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, al compostaggio per l'organico e al riciclo per il differenziato propriamente detto (carta, vetro, alluminio, acciaio, plastica).(RAEE).\nPer quanto detto la raccolta differenziata \xc3\xa8 propedeutica alla corretta e pi\xc3\xb9 avanzata gestione dei rifiuti costituendone di fatto la prima fase dell'intero processo, ma perde di senso in assenza di infrastrutture di recupero e riciclo post raccolta differenziata. Il corretto smaltimento della raccolta differenziata porta al riciclo dei rifiuti differenziabili col vantaggio di recupero di materie prime ed energia e minor prodotto finale destinato a inceneritori/termovalorizzatori e discariche.\n\n"
'I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici (talvolta citati anche semplicemente con l\'acronimo RAEE, o in lingua inglese Waste of electric and electronic equipment o con l\'acronimo derivante da tale espressione inglese WEEE o sempre in lingua inglese e-waste), sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata o obsoleta e dunque destinata all\'abbandono.\nI principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l\'ambiente e la non biodegradabilit\xc3\xa0 di tali apparecchi. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell\'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell\'aria, dell\'acqua con ripercussioni sulla salute umana.\nQuesti prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando cos\xc3\xac uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilit\xc3\xa0 ambientale.\nQuesto tipo di rifiuti \xc3\xa8 comunemente definito RAEE ed \xc3\xa8 regolamentato dalla Direttiva RAEE (o Direttiva WEEE, dall\'inglese "Waste of electric and electronic equipment"), recepita in Italia dal Decreto "RAEE". La direttiva \xc3\xa8 strettamente legata con la Normativa comunitaria RoHS 2002/95/CE.\n\n'
"Una discarica, nel ciclo della gestione dei rifiuti, \xc3\xa8 un luogo dove vengono depositati/stoccati e fatti marcire in modo non selezionato e permanente i rifiuti solidi urbani e tutti gli altri rifiuti (anche umidi) derivanti dalle attivit\xc3\xa0 umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, ecc...) che, in seguito alla loro raccolta, non \xc3\xa8 stato possibile riciclare, inviare al trattamento maccanico biologico(TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a freddo, pirolisi o, in ultima ratio, l'utilizzo come combustibile negli inceneritori (inceneritori con recupero energetico o termovalorizzatori)."
'Nell\'ambito della gestione dei rifiuti, l\'inceneritore si classifica come un impianto chimico utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura (detto "incenerimento"), da cui si ottiene un effluente gassoso contenente i prodotti della combustione (che in generale possono includere anche sostanze pi\xc3\xb9 o meno tossiche, come diossine, furani, particolato, cenere e polvere). Lo scopo dell\'incenerimento \xc3\xa8 la riduzione del volume e della pericolosit\xc3\xa0 dei rifiuti trattati.Il processo di incenerimento propriamente detto \xc3\xa8 un particolare processo di trattamento termico dei rifiuti svolto attraverso una combustione completa in presenza di ossigeno. Altri trattamenti termici dei rifiuti sono la pirolisi, svolta in assenza di ossigeno, e la gassificazione, che consiste invece in un\'ossidazione parziale. In senso lato, si parla di "incenerimento" anche quando all\'interno di tale processo sono presenti fasi di pirolisi e di gassificazione.In alcune tipologie di impianti il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato (ad esempio i GVR) e utilizzato per produrre vapore, poi successivamente per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento) sfruttando la cogenerazione. Questi impianti vengono indicati con il nome di "inceneritori di rifiuti con recupero energetico" o anche "termovalorizzatori".\n\n'