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Pubblicazione: Firenze : Polistampa, [1998]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La Galleria degli Uffizi \xc3\xa8 un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantit\xc3\xa0 e qualit\xc3\xa0 delle opere raccolte uno dei pi\xc3\xb9 importanti musei del mondo.\nVi si trovano la pi\xc3\xb9 cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, D\xc3\xbcrer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sar\xc3\xa0 ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture.\nIl museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 cospicue ed importanti al mondo.\nNel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact)."
'Giuseppe Abbati (Napoli, 13 gennaio 1836 \xe2\x80\x93 Firenze, 21 febbraio 1868) \xc3\xa8 stato un pittore e patriota italiano.\n\n'
'Il Giardino di Boboli \xc3\xa8 un parco storico della citt\xc3\xa0 di Firenze. Nato come giardino granducale di Palazzo Pitti, \xc3\xa8 connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. Il giardino, che accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori, \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 importanti esempi di giardino all\'italiana al mondo ed \xc3\xa8 un vero e proprio museo all\'aperto, per l\'impostazione architettonico-paesaggistica e per la collezione di sculture, che vanno dalle antichit\xc3\xa0 romane al XX secolo. Il giardino di Boboli \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 famosi giardini della penisola.\nI giardini furono costruiti tra il XVI e il XIX secolo, dai Medici, poi dagli Asburgo-Lorena e dai Savoia, e occupano un\'area di circa 45.000 m\xc2\xb2. Alla prima impostazione di stile tardo-rinascimentale, visibile nel nucleo pi\xc3\xb9 vicino al palazzo, si aggiunsero negli anni nuove porzioni con differenti impostazioni: lungo l\'asse parallelo al palazzo nacquero l\'asse prospettico del viottolone, dal quale si dipanano vialetti ricoperti di ghiaia che portano a laghetti, fontane, ninfei, tempietti e grotte. Notevole \xc3\xa8 l\'importanza che nel giardino assumono le statue e gli edifici, come la settecentesca Kaffeehaus (raro esempio di gusto rococ\xc3\xb2 in Toscana), che permette di godere del panorama sulla citt\xc3\xa0, o la Limonaia, ancora nell\'originario color verde Lorena.\nIl giardino ha quattro ingressi fruibili dal pubblico: dal cortile dell\'Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte di Belvedere, da via Romana (l\'ingresso di Annalena) e dal piazzale di Porta Romana, oltre a un\'uscita "extra" su piazza Pitti.'
"L'Opificio delle pietre dure ha sede a Firenze in Via degli Alfani, 78 ed \xc3\xa8 un istituto centrale dipendente dalla Direzione generale educazione e ricerca del Ministero per i beni e le attivit\xc3\xa0 culturali e per il turismo. La attivit\xc3\xa0 operativa e di ricerca dell'Opificio si esplica nel campo del restauro, della manutenzione delle opere d'arte e dell'insegnamento del restauro. Il diploma che rilascia l'Opificio \xc3\xa8 equiparato al diploma di laurea magistrale.\nL'Opificio \xc3\xa8, assieme all'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro e all'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, uno degli istituti pi\xc3\xb9 importanti e rinomati nel campo del restauro, non solo al livello nazionale, ma anche internazionale.\n\n"
"L'intaglio \xc3\xa8 l'attivit\xc3\xa0 che consiste nel rimuovere, mediante l'utilizzo di appositi strumenti come le sgorbie o i bulini, materia principalmente dal legno ma anche fa da pietra, metalli e pietre dure, al fine di creare opere d'arte.\n\nL'intaglio \xc3\xa8 comunemente utilizzato nella xilografia, intaglio su legno per ottenere matrici di stampa, e nella glittica, intaglio su gemme e pietre dure.\n\n"