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Pubblicazione: Firenze : Giunta Regionale, 1985
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"Il telelavoro pu\xc3\xb2 essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilit\xc3\xa0 sia nell'organizzazione, sia nella modalit\xc3\xa0 di svolgimento. Non va confuso con il lavoro agile in cui la prestazione lavorativa \xc3\xa8 svolta senza una postazione fissa.\n\n"
"La Direzione territoriale del lavoro (o anche DTL) era l'articolazione periferica, generalmente con competenza in ambito provinciale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ha sostituito la vecchia Direzione provinciale del lavoro, istituita con la legge 24 dicembre 1993 n. 538 (legge finanziaria per l'anno 1994). A seguito dell'istituzione dell'Ispettorato nazionale del lavoro ai sensi del D. Lgs. n. 149/2015 sono state soppresse e le relative funzioni sono attualmente svolte dagli Ispettorati territoriali del lavoro.\nDiffusa pressoch\xc3\xa9 su tutto il territorio nazionale constava di 74 direzioni territoriali. Non era presente in Sicilia e Trentino-Alto Adige.\n\n"
"Per Direzione regionale del lavoro, o anche DRL, si intendeva l'articolazione territoriale periferica su base regionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana.\nLe DRL erano in numero di 18 e coordinavano le direzioni territoriali del lavoro, poste sotto la loro competenza. Non sono presenti direzioni regionali in Sicilia e Trentino-Alto Adige. Inoltre, nell'ambito provinciale in cui avevano sede, le direzioni regionali del lavoro esercitavano anche i compiti operativi propri della direzione territoriale del lavoro. Nel 2011 furono accorpate nelle Direzioni Interregionali del Lavoro e poi sostituite dagli Ispettorati Interregionali del Lavoro nell'ambito della riforma del c.d. Jobs Act, con il D. Lgs. n. 149/2015 che ha istituito l'Ispettorato nazionale del lavoro.\n\n"
"La locuzione questione meridionale indica, nella storiografia italiana, la percezione, maturata nel contesto postunitario, della situazione di persistente arretratezza nello sviluppo socio-economico delle regioni dell'Italia meridionale rispetto alle altre regioni del Paese, soprattutto quelle settentrionali.\nUtilizzata la prima volta nel 1873 dal deputato radicale lombardo Antonio Billia, intendendo la disastrosa situazione economica del Mezzogiorno in confronto alle altre regioni dell'Italia unita, viene adoperata nel linguaggio comune ancora oggi.\n\n"
"La cassa integrazione guadagni o CIG \xc3\xa8 un istituto previsto dalla legislazione italiana consistente in una prestazione economica, erogata dall'INPS o dall'INPGI, a favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto. Si distingue tra ordinaria o CIGO (con risorse degli stessi INPS o INPGI) e straordinaria o CIGS (con risorse del Ministero del lavoro e delle politiche sociali).\nLa ratio legis \xc3\xa8 quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficolt\xc3\xa0, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizzata.\nSi stima che nei primi 11 mesi del 2012 le ore di cassa integrazione siano state 1 004 milioni.\n\n"
"L'orario di lavoro \xc3\xa8 il periodo di tempo che una persona dedica al lavoro retribuito. Il lavoro non retribuito come le faccende domestiche personali, la cura dei bambini o degli animali domestici non sono considerati parte della settimana lavorativa.\nMolti paesi regolano la settimana lavorativa per legge, stabilendo periodi minimi di riposo giornaliero, ferie annuali e un numero massimo di ore lavorative settimanali. L'orario di lavoro pu\xc3\xb2 variare da persona a persona, spesso a seconda delle condizioni economiche, dell'ubicazione, della cultura, della scelta dello stile di vita e della redditivit\xc3\xa0 dei mezzi di sussistenza dell'individuo. Ad esempio, chi ha bambini e paga un mutuo potrebbe dover lavorare di pi\xc3\xb9 per coprire le spese primarie rispetto a qualcuno con la stessa capacit\xc3\xa0 di guadagno e costi di alloggio inferiori. Nei paesi sviluppati come il Regno Unito, alcuni lavoratori scelgono il part-time perch\xc3\xa9 non sono in grado di trovare un lavoro a tempo pieno, ma molti scelgono orari di lavoro ridotti per prendersi cura dei bambini o di altre famiglie; alcuni lo scelgono semplicemente per aumentare il tempo libero.\nL'orario di lavoro standard (o orario di lavoro normale) secondo la legislazione vigente limita l'orario di lavoro giornaliero, settimanale, mensile, annuale. Il datore di lavoro paga tariffe pi\xc3\xb9 elevate per le ore di straordinario come richiesto dalla legge. \nL'orario di lavoro massimo si riferisce all'orario di lavoro massimo per un dipendente. Il dipendente non pu\xc3\xb2 lavorare pi\xc3\xb9 del livello specificato nella legge sull'orario di lavoro massimo.\nL'orario di lavoro, ai sensi della legge italiana, \xc3\xa8:"