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Pubblicazione: Firenze : Electa, 1945
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, conosciuta come chiesa degli Eremitani o semplicemente gli Eremitani \xc3\xa8 un luogo di culto cattolico medievale che si innalza in piazza Eremitani a Padova.\nTitolata ai santi Filippo e Giacomo il Minore, fu costruita a partire dal 1264 come chiesa dell\'Ordine degli eremitani di sant\'Agostino che avevano a settentrione della chiesa il loro grande convento oggi occupato dai Musei civici agli Eremitani. L\'ordine agostiniano resse la chiesa sino al 1806. Oggi la chiesa gode di titolo parrocchiale ed \xc3\xa8 retta dal clero secolare della diocesi di Padova. Secondo la tradizione la costruzione fu compiuta sotto la guida di fra\' Giovanni degli Eremitani.\nL\'edificio, straordinario esempio dello stile "classicheggiante" che si svilupp\xc3\xb2 nella Padova di et\xc3\xa0 comunale, conserva insigni opere d\'arte, tra cui i primi lavori pittorici di Andrea Mantegna. Al suo interno riposano tra le altre le spoglie del cavalier Zanino da Peraga, Ilario Sanguinacci, Jacopo da Forl\xc3\xac, l\'umanista Marco Mantova Benavides, la nobile Vittoria Accoramboni, il medico e biologo Antonio Vallisneri, la cantante e compositrice Barbara Strozzi.\nLa chiesa \xc3\xa8 stata colpita pesantemente da un bombardamento aereo anglo-americano nel 1944.'
"Padova (AFI: /\xcb\x88padova/, ; P\xc3\xa0dova, P\xc3\xa0doa, anticamente anche P\xc3\xa0va in veneto; Patavium in latino) \xc3\xa8 un comune italiano di 208 874 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Veneto. \xc3\x88 il terzo comune della regione per popolazione dopo Verona e Venezia e il pi\xc3\xb9 densamente popolato; costituisce il fulcro dell'area metropolitana pi\xc3\xb9 popolosa del Veneto, con circa 407 000 abitanti.\nSecondo l'Eneide virgiliana, la citt\xc3\xa0 sarebbe nata per mano di Antenore, principe troiano (Virgilio, Eneide, 1,247 - 249), nell'anno 1185 a.C., una tradizione che fa di Padova una delle pi\xc3\xb9 antiche citt\xc3\xa0 della penisola, e la pi\xc3\xb9 antica del Veneto. Sebbene la fondazione sia leggendaria i dati archeologici hanno confermato l'antichissima origine della citt\xc3\xa0, sviluppatasi tra il XIII e XI secolo a.C. e legata alla civilt\xc3\xa0 dei Veneti antichi.\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale, favorito dalla signoria dei Carraresi, che fecero di Padova uno dei principali centri del preumanesimo.\nA Padova, tra il XIV secolo e il XV secolo si svilupp\xc3\xb2 in concomitanza con Firenze una imponente corrente culturale votata all'antico che tramuter\xc3\xa0 nel Rinascimento padovano, e influenzer\xc3\xa0 la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del Quattrocento. Dal 1222 \xc3\xa8 sede di una prestigiosa universit\xc3\xa0 che si colloca tra le pi\xc3\xb9 antiche del mondo.\nSede vescovile a capo di una delle diocesi pi\xc3\xb9 estese ed antiche d'Italia \xc3\xa8 universalmente conosciuta anche come la citt\xc3\xa0 del Santo, appellativo con cui viene chiamato a Padova sant'Antonio, il famoso francescano portoghese, nato a Lisbona nel 1195, che visse in citt\xc3\xa0 per alcuni anni e vi mor\xc3\xac il 13 giugno 1231. I resti del Santo sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegrinaggio della cristianit\xc3\xa0 e uno dei monumenti principali cittadini. Antonio \xc3\xa8 uno dei quattro santi patroni della citt\xc3\xa0 con Giustina, Prosdocimo e Daniele. A Padova si venerano pure le reliquie di san Luca, san Mattia (entrambi gli apostoli riposerebbero presso la basilica di Santa Giustina) e san Leopoldo Mandi\xc4\x87.\nNel 1829, Padova fu la sede del primo Convitto Rabbinico, importante istituzione dell'ebraismo italiano.\nNel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'et\xc3\xa0 classica uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la Loggia Cornaro; mentre il 25 febbraio 1545 si costitu\xc3\xac legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una societ\xc3\xa0 di commedianti professionisti, nascita simbolica della Commedia dell'Arte.\nLa bisbetica domata, commedia di William Shakespeare, \xc3\xa8 ambientata a Padova.\n\n"
"La chiesa di sant'Agostino era un grande edificio religioso duecentesco che si innalzava ai piedi del Ponte di Sant'Agostino sulla Riviera di Sant'Agostino - ora Riviera Paleocapa - a Padova. Era la chiesa del contiguo convento dei Domenicani. Fu uno dei principali luoghi di culto della Padova trecentesca. Venne rasa al suolo nel 1819 su ordinanza del governo austriaco.\n\n"
'Il Martirio e trasporto del corpo decapitato di san Cristoforo \xc3\xa8 un affresco staccato di Andrea Mantegna (base 664 cm) della cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova, databile al 1454-1457. A partire da questa prova le architetture dipinte da Mantegna acquistarono un tratto illusionistico che fu una delle caratteristiche base di tutta la sua produzione.\n\n'
"La basilica abbaziale di Santa Giustina \xc3\xa8 un importante luogo di culto cattolico di Padova, situato in Prato della Valle.\nPrima dell'anno 1000 l'annesso monastero fu luogo di culto da prima dipendenza episcopale e poi affidato ad una comunit\xc3\xa0 di monaci benedettini che ne fecero un'importante abbazia. Nel XV secolo fu sede della grande riforma dell'abate Ludovico Barbo che port\xc3\xb2 alla fondazione della Congregazione cassinese. Sino alle soppressioni napoleoniche fu una della maggiori abbazie della cristianit\xc3\xa0 e la basilica, ricostruita nel XVI secolo, \xc3\xa8 tuttora uno degli edifici pi\xc3\xb9 grandi del mondo. L'intero complesso \xc3\xa8 propriet\xc3\xa0 dello Stato italiano.\nAl suo interno, oltre alle celebri opere di Paolo Veronese, Sebastiano Ricci, Luca Giordano e della famiglia Corbarelli, si venerano le reliquie insigni dei santi Innocenti, san Luca evangelista, san Mattia apostolo, san Prosdocimo, S. Felicit\xc3\xa0 Vergine e dei SS. Innocenti, san Giuliano, sant'Urio, beato Arnaldo da Limena, san Massimo e della santa titolare, Giustina.\nPapa Pio X la elev\xc3\xb2 al rango di basilica minore."