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Pubblicazione: Lucca : Pacini Fazzi, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"La Politica (in greco \xce\xa4\xe1\xbd\xb0 \xcf\x80\xce\xbf\xce\xbb\xce\xb9\xcf\x84\xce\xb9\xcf\xb0\xce\xac) \xc3\xa8 un'opera di Aristotele dedicata all'amministrazione della polis. \xc3\x88 suddivisa in otto libri, nei quali il filosofo analizza le realt\xc3\xa0 politiche a partire dall'organizzazione della famiglia, intesa come nucleo base della societ\xc3\xa0, per passare ai diversi tipi di costituzione.\nCentrale \xc3\xa8 il riferimento alla natura: quest'opera contiene la celeberrima definizione dell'uomo quale \xc2\xabanimale politico\xc2\xbb (politik\xc3\xb2n z\xc3\xb4on), e in quanto tale portato per natura a unirsi ai propri simili per formare delle comunit\xc3\xa0. Nello stesso passo, Aristotele afferma anche che l'uomo \xc3\xa8 un animale naturalmente provvisto di logos, il che ben si accorda con la sua innata socialit\xc3\xa0, perch\xc3\xa9 \xc3\xa8 mediante i logoi che gli uomini possono trovare un terreno di confronto. Diversamente da Antifonte e altri sofisti, secondo i quali la polis limita con le sue leggi la natura dell'uomo, per lo Stagirita lo Stato risponde ai bisogni naturali dell'individuo e, come afferma nelle primissime righe del Libro I, \xc2\xabogni Stato \xc3\xa8 una comunit\xc3\xa0 (koinonia) e ogni comunit\xc3\xa0 si costituisce in vista di un bene\xc2\xbb. Il \xc2\xabbene\xc2\xbb perseguito dallo Stato, in quanto comunit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 importante che comprende tutte le altre, \xc3\xa8 da identificare con quello di cui parla l'Etica Nicomachea.\xc3\x88 inoltre importante sottolineare che, a differenza di Platone, per Aristotele la politica ha una certa autonomia rispetto alla filosofia: il politico e il legislatore possono svolgere bene il proprio compito grazie alla loro saggezza pratica. La politica \xc3\xa8 per\xc3\xb2 finalizzata alla filosofia in quanto deve creare le condizioni affinch\xc3\xa9 si possano coltivare la schol\xc3\xa8 (tempo libero) e le attivit\xc3\xa0 teoretiche (tra cui rientrano, oltre alla filosofia, anche la matematica, la fisica, lo studio del cielo).\n\n"
"Con il termine polis (in greco antico: \xcf\x80\xcf\x8c\xce\xbb\xce\xb9\xcf\x82, \xc2\xabcitt\xc3\xa0\xc2\xbb; plurale \xcf\x80\xcf\x8c\xce\xbb\xce\xb5\xce\xb9\xcf\x82, p\xc3\xb3leis) si indica la citt\xc3\xa0-stato dell'antica Grecia, ma anche il modello politico tipico in quel periodo in Grecia.\n\n"
'La condizione e lo status sociale della donna nell\'antica Grecia \xc3\xa8 variabile da polis a polis. Esistono dei casi documentati riguardanti donne che a Delfi, Gortina, Megara e Sparta avevano la facolt\xc3\xa0 di possedere anche vasti appezzamenti terrieri, il che costituiva la pi\xc3\xb9 prestigiosa forma di propriet\xc3\xa0 privata dell\'epoca.\nNei poemi omerici il mondo greco viene generalmente descritto come una societ\xc3\xa0 improntata ad un forte patriarcato; mentre durante lo sviluppo delle poleis nel corso dell\'VIII secolo, vennero istituiti i due grandi gruppi sociali appartenenti alla realt\xc3\xa0 cittadina, sulla base di criteri preminenti d\'esclusione: ossia gli uomini nati liberi da una parte, gli stranieri (meteci) e gli schiavi dall\'altra... ma tra gli esclusi vi erano anche le donne. Una delle definizioni date a questo modo di vedere \xc3\xa8 quello di "club sociale maschile escludente le donne".\nAristotele, nella sua Politica (III, 1) definisce la cittadinanza come la capacit\xc3\xa0 di partecipare al potere politico; le donne, alla stessa maniera degli stranieri e degli schiavi, rimasero sempre lontanissime dalla possibilit\xc3\xa0 di accedere ad una qualsivoglia forma di potere politico: non ebbero mai, pertanto, l\'occasione di diventare dei veri e propri cittadini.\nTranne rarissime eccezioni, si \xc3\xa8 dovuto attendere fino al periodo ellenistico per vedere grandi figure femminili emergere nel mondo greco (al di fuori di quelle appartenenti per diritto alla mitologia greca), ad esempio regine come Berenice II, Arsinoe II e Cleopatra VII.'
"Il tema dei diritti delle donne si \xc3\xa8 sviluppato giuridicamente sul finire del XVIII secolo grazie alla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (D\xc3\xa9claration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791) di Olympe de Gouges, la quale si ispir\xc3\xb2 al modello della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) e della Rivendicazione dei diritti della donna (A Vindication of the Rights of Woman, 1792) di Mary Wollstonecraft.La rivendicazione per le donne dei diritti civili, della condizione economica femminile e dei diritti politici (suffragio femminile) nonch\xc3\xa9 di un miglioramento della condizione femminile costituiscono la base del femminismo a partire dal XIX secolo attraverso la prima ondata femminista e sviluppatasi nel corso del XX secolo.\nIn alcuni paesi questi diritti sono istituzionalizzati o supportati dalla legge, dall'abitudine locale e dal comportamento, mentre in altri vengono ignorati e soppressi. Essi si differenziano dalle nozioni pi\xc3\xb9 ampie dei diritti umani attraverso le pretese di un giudizio storico e tradizionale inerente all'esercizio di tali diritti a favore della controparte maschile.\nI problemi comunemente associati alla nozione di diritti femminili includono, tuttavia non limitandosi ad essi, al diritto all'integrit\xc3\xa0 e all'autonomia corporea, di essere liberi dalla paura di violenza sessuale (pi\xc3\xb9 in genere violenza contro le donne), di votare e reggere pubblici uffici, di stipulare contratti legali, di avere uguali diritti nel diritto familiare, di lavorare ed ottenere una retribuzione equa o uguale a quella maschile, di avere diritti riproduttivi, di possedere propriet\xc3\xa0 ed infine di avere accesso all'istruzione.\n\n"
"Con l'espressione diritto greco antico non si pu\xc3\xb2 intendere uno specifico ordinamento giuridico, dato che ciascuna polis era governata da un proprio sistema di leggi, in regime giuridico di autonomia e autarchia (\xce\xb1\xe1\xbd\x90\xcf\x84\xce\xac\xcf\x81\xce\xba\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1). Si tratta infatti di un termine collettivo per riferirsi a una forma regionale e storicamente delineata di diritto positivo, basata tuttavia su un comune pensiero giuridico e sugli stessi principi. Cos\xc3\xac poteva avvenire che leggi come quelle dettate da Caronda per Katane venissero volutamente adottate da altre poleis. Si verificavano anche prestiti reciproci su scala minore, in particolar modo nel diritto commerciale. A causa della grande influenza politica e culturale dispiegata da Atene, il diritto attico esercit\xc3\xb2 un'influenza significativa sugli ordinamenti della altre poleis ed \xc3\xa8 anche quello che \xc3\xa8 meglio conosciuto, grazie alla prevalenza delle fonti.\n\n"