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Pubblicazione: Livorno : Officine grafiche Chiappini, 1934
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"L'isola d'Elba \xc3\xa8 un'isola situata tra il canale di Piombino a est, a circa 10 chilometri dalla costa, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest.\n\xc3\x88 la pi\xc3\xb9 grande delle isole dell'arcipelago toscano, e la terza pi\xc3\xb9 grande d'Italia (223 km\xc2\xb2). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.\nAmministrativamente \xc3\xa8 suddivisa in 7 comuni, facenti parte della provincia di Livorno.\n\n"
'Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 \xe2\x80\x93 Longwood, Isola di Sant\'Elena, 5 maggio 1821) \xc3\xa8 stato un politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta et\xc3\xa0 napoleonica.\nNato in Corsica da una famiglia della piccola nobilt\xc3\xa0 italiana, studi\xc3\xb2 in Francia dove divenne ufficiale d\'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese. Famoso grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d\'Italia, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quell\'anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napol\xc3\xa9on Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re d\'Italia dal 1805 al 1814, \xc2\xabmediatore\xc2\xbb della Confederazione svizzera dal 1803 al 1813 e \xc2\xabprotettore\xc2\xbb della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813.\nGrande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, Napoleone \xc3\xa8 stato considerato il pi\xc3\xb9 grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart, mentre lo storico Evgenij T\xc3\xa0rle non esita a definirlo "l\'incomparabile maestro dell\'arte della guerra" e "il pi\xc3\xb9 grande dei grandi". Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquist\xc3\xb2 e govern\xc3\xb2 larga parte dell\'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat nel Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia, Jean-Baptiste Jules Bernadotte nel Regno di Svezia e Luigi Bonaparte nel Regno d\'Olanda).\nLa sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), introdusse chiarezza e semplicit\xc3\xa0 delle norme e pose le basi per il moderno diritto civile.\nLa disastrosa campagna di Russia (1812), segn\xc3\xb2 il tramonto del suo dominio sull\'Europa. Sconfitto nella battaglia di Lipsia dagli alleati europei nell\'ottobre del 1813, Napoleone abdic\xc3\xb2 il 4 aprile 1814, e fu esiliato nell\'isola d\'Elba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente l\'isola, sbarc\xc3\xb2 a Golfe Juan, vicino ad Antibes e rientr\xc3\xb2 a Parigi senza incontrare opposizione, riconquistando il potere per il periodo detto dei "cento giorni", finch\xc3\xa9 non venne definitivamente sconfitto dalla settima coalizione nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815. Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all\'isola di Sant\'Elena, sotto il controllo dei britannici. Dopo la sua caduta il congresso di Vienna ristabil\xc3\xac in Europa i vecchi regni pre-napoleonici (Restaurazione).\nFu il primo regnante della dinastia dei Bonaparte. Spos\xc3\xb2 Giuseppina di Beauharnais nel 1796, e in seconde nozze l\'arciduchessa Maria Luisa d\'Austria, l\'11 marzo 1810, dalla quale ebbe l\'unico figlio legittimo, Napoleone Francesco, detto il re di Roma (1811-1832). La sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici, filosofi e storici, dall\'Ottocento ai giorni nostri.\n\n'
'La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (in acronimo MVSN, talora genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, come spesso indicato anche nella storiografia non italiana) \xc3\xa8 stato un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e, dal 1924 una autonoma forza armata dell\'Italia fascista.\nLa sua fondazione fu decisa e annunciata dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 1922 presieduto da Benito Mussolini e decretata dal re Vittorio Emanuele III con regio decreto-legge il 14 gennaio 1923, n. 31 (poi convertito in legge il 17 aprile 1925) entrato in vigore il 1\xc2\xba febbraio 1923; essa accorp\xc3\xb2 le Squadre d\'azione del Partito Nazionale Fascista (Camicie nere) e la milizia dei Sempre Pronti per la Patria e per il Re dell\'Associazione Nazionalista Italiana (Camicie azzurre).\nDal 1927, l\'arruolamento nella MVSN costitu\xc3\xac l\'atto finale della leva fascista, parallelamente all\'iscrizione al Partito Nazionale Fascista, con l\'adozione del saluto romano.\nInizialmente pensata come milizia a uso esclusivo del PNF (rispondeva solo al Capo del governo e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l\'obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo con la "costituzionalizzazione" del fascismo e divenendo forza armata, con un evidente contrasto con il Regio esercito, perse la sua esclusivit\xc3\xa0 nei compiti e fin\xc3\xac col affiancarsi quasi del tutto con le altre forze armate.\nDopo la caduta del fascismo fu sciolta, con il regio decreto legge del 6 dicembre 1943, n. 16/B, dal governo Badoglio I.\n\n'