biblio toscana

"Romualdo (Ravenna, tra il 951 e il 953 \xe2\x80\x93 Fabriano, 19 giugno 1027) \xc3\xa8 stato un monaco cristiano e abate italiano, fondatore dell'eremo di Camaldoli e promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino; \xc3\xa8 venerato come santo dalla Chiesa cattolica.\nLa movimentata biografia di questo personaggio \xc3\xa8 stata raccontata da san Pier Damiani, che scrisse una Vita di San Romualdo circa 15 anni dopo la sua morte (1042).\nIntorno all'anno mille, esplorando le zone pi\xc3\xb9 selvagge della dorsale appenninica centrale tra Umbria e Marche, il monaco ravennate dette vita ad un movimento che si propose di riformare l'istituto monastico. Oltre che fondatore dell'eremo di Camaldoli nel Casentino (Arezzo), Romualdo fu promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino. Romualdo cerc\xc3\xb2 la solitudine per praticare la sua devozione verso Dio.\n\n"

'Marano di Napoli \xc3\xa8 un comune italiano di 57 905 abitanti della citt\xc3\xa0 metropolitana di Napoli in Campania. Posto in parte sulla collina dei Camaldoli, \xc3\xa8 uno dei comuni pi\xc3\xb9 popolosi, e fa parte del territorio denominato agro giuglianese.\n\n'

"Il complesso dell'Eremo di Santa Maria di Pietraspaccata \xc3\xa8 un complesso religioso di Marano di Napoli; sito in zona periferica, sulla collina dei Camaldoli.\nLa struttura \xc3\xa8 stata costruita sulla cima di un vallone che dal bosco di Faragnano si congiunge alla piana di Quarto.\nIl complesso \xc3\xa8 sorto tra la rigogliosa vegetazione mediterranea del luogo ed \xc3\xa8 addossato a una grande parete di tufo. Inoltre, mostra un fattore analogo a molte altre chiese e strutture religiose della zona, ovvero: buona parte della struttura, \xc3\xa8 stata ricavata nella cruda roccia.\n\n"

"Le chiese nuove dei Camaldoli sono un gruppo di chiese di interesse storico-artistico di Napoli che sono state scoperte sulla collina dei Camaldoli, nell'anno 2005-06.\n\n"

"La pieve di Santa Maria a Micciano \xc3\xa8 un edificio sacro che si trova in localit\xc3\xa0 Micciano ad Anghiari.\nLa pieve, documentata fin dal 1080, fu in origine sotto il giuspatronato dei conti di Galbino. La donazione della chiesa all'eremo di Camaldoli nel 1104, sancita da una bolla pontificia del 1198, suscit\xc3\xb2 l'aperta ostilit\xc3\xa0 dei vescovi aretini che nel XIII secolo scomunicarono i rettori della pieve per la fedelt\xc3\xa0 agli abati camaldolesi.\nNei secoli XIII e XVII la chiesa fu oggetto di radicali rifacimenti e nel 1880 sub\xc3\xac una radicale trasformazione che ridusse ad un'unica navata le tre originarie e inser\xc3\xac il transetto sporgente.\nOggi si presenta inglobata in un complesso di costruzioni riferibili a epoche diverse. Attuale pievaneo \xc3\xa8 il canonico don Giovanni Zanchi."