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Pubblicazione: [Massa] : CRD edizioni, 2013
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'Carrara (Carara in dialetto carrarese) \xc3\xa8 un comune italiano di 60 909 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. \xc3\x88 il centro pi\xc3\xb9 importante al mondo per quanto riguarda l\'estrazione e la lavorazione del suo famoso marmo, bianco e molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane. \nL\'emblema della citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una ruota con il motto Fortitudo mea in rot\xc4\x81 (in latino: "La mia forza \xc3\xa8 nella ruota"). Questo stemma parlante fa riferimento al nome stesso della citt\xc3\xa0, nonch\xc3\xa9 alle ruote dei carri che trasportavano i marmi, principale fonte di ricchezza per Carrara. Un\'interpretazione alternativa sostiene che sia invece un simbolo legato al dio celtico Taranis, in genere rappresentato con il fulmine in una mano e una ruota a sei o otto raggi nell\'altra; Taranis, assimilabile a Giove, era il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e il cui nome potrebbe aver generato il toponimo di Torano, oggi frazione di Carrara.\nCon Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costitu\xc3\xac il Ducato di Massa e Carrara.\nIl 12 gennaio 2007 la citt\xc3\xa0 di Carrara \xc3\xa8 stata insignita della medaglia d\'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo che vide impegnati moltissimi partigiani in questa provincia.'
'Arturo Burato (Montebello Vicentino, 17 ottobre 1898 \xe2\x80\x93 San Bonifacio, 25 ottobre 1967) \xc3\xa8 stato un politico italiano.\n\n'
"Pola (AFI: /\xcb\x88p\xc9\x94la/; in croato Pula; in istroveneto Po\xc5\x82a; in istrioto Puola; in sloveno Pulj; in tedesco Pola) \xc3\xa8 una citt\xc3\xa0 della Croazia di 57 765 abitanti (al censimento del 2011), la maggiore dell'Istria nonch\xc3\xa9 suo capoluogo storico.\nCentro abitato fondato nell'et\xc3\xa0 del bronzo da popolazioni appartenenti alla cultura dei castellieri con il nome di Pola, divenne poi capitale e massimo centro degli Istri cambiando denominazione in Nesactium. Conquistata dagli antichi Romani nel 177 a.C., fu ridenominata Pietas Iulia, fermo restando che rest\xc3\xb2 in uso anche il nome Pola. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la citt\xc3\xa0 entr\xc3\xb2 nell'orbita dell'Impero Romano d'Oriente per poi costituirsi in libero comune nel 1177. La citt\xc3\xa0 fu annessa alla Repubblica di Venezia nel 1148, rimanendo nei suoi domini marittimi per quasi cinque secoli, per poi essere annessa all'Impero austriaco. Rimase sotto il diretto controllo austriaco fino al 1918, quando fu annessa al Regno d'Italia, per poi passare nel 1947 alla Jugoslavia e infine, nel 1991, alla Croazia.\nA causa di queste vicissitudini storiche la composizione etnica di Pola cambi\xc3\xb2 nei secoli, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, a cui segu\xc3\xac l'esodo della gran parte della popolazione italiana, che all'epoca costituiva la larga parte dei residenti a Pola. Oggi la maggioranza dei cittadini di Pola \xc3\xa8 croata (rappresentante il 77,37% della popolazione totale in base al censimento del 2011), seguita dai serbi (6,01%), dagli italiani (4,43%), dai bosniaci (3,5%) e dagli sloveni (0,9%).\nPola ha un tessuto industriale formato principalmente da cantieristica navale, industrie manifatturiere, industrie alimentari, industrie edili e industrie metallurgiche. A Pola sono presenti numerose aree turistiche frequentate perlopi\xc3\xb9 nella stagione estiva, tra cui le isole Brioni. Pola \xc3\xa8 anche la destinazione finale dell'itinerario ciclistico EuroVelo 9, che inizia a Danzica, in Polonia. Il monumento pi\xc3\xb9 importante presente in citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 l'Arena di Pola, che funge anche da simbolo per la citt\xc3\xa0 e che \xc3\xa8 tra gli anfiteatri di et\xc3\xa0 romana meglio conservati al mondo. Pola \xc3\xa8 sede vescovile con la Diocesi di Parenzo e Pola, suffraganea dell'Arcidiocesi di Fiume.\n\n"
"Il dialetto carrarese, localmente carrarino ('l carar\xc3\xacn o 'l carar\xc3\xa9s, voce dotta) \xc3\xa8 una variante di tipo lunigianese della lingua emiliano-romagnola, del gruppo gallo-italico, parlato nella citt\xc3\xa0 di Carrara e in aree limitrofe.\n\n"