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Pubblicazione: Pitigliano : Laurum, 2005
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Alberto Manzi (Roma, 3 novembre 1924 \xe2\x80\x93 Pitigliano, 4 dicembre 1997) \xc3\xa8 stato un docente, pedagogista, personaggio televisivo e scrittore italiano, noto principalmente per aver condotto la fortunata trasmissione televisiva Non \xc3\xa8 mai troppo tardi, messa in onda fra il 1960 e il 1968, il cui successo fu tale che, successivamente, venne riprodotta all'estero in ben 72 Paesi, e riusc\xc3\xac a far prendere a quasi un milione e mezzo di italiani la licenza elementare.\n\n"
"Gli Orsini sono tra le pi\xc3\xb9 antiche e importanti famiglie nobili di Roma, d'Italia e d'Europa, fiorente per numerosi rami e illustre per potenza, ricchezza, legami di parentela con il Sacro Romano Impero e diverse casate reali d'Europa, e per aver dato alla Chiesa Papi e cardinali, e senatori, gonfalonieri e uomini d'arme e di stato alla citt\xc3\xa0 di Roma, allo Stato Pontificio e al Regno di Napoli.Famiglia papale romana, tuttora esistente, i cui membri godono del titolo di principi di Roma, principi del S.R.I. ed assistenti al Soglio Pontificio, da essa provengono tre Papi: Celestino III, ovvero Giacinto di Bobone Orsini; Niccol\xc3\xb2 III, ovvero Giovanni Gaetano Orsini; e Benedetto XIII, nato Pietro Francesco Orsini. Autentici artefici della politica pontificia, durante la cattivit\xc3\xa0 avignonese si scontrarono con gli interessi della famiglia Colonna, dando luogo ad una famosa rivalit\xc3\xa0 che ebbe fine solo nel 1511 per mezzo di Papa Giulio II e con un matrimonio tra i due casati.\nEbbero numerosi titoli e feudi, tra cui: principi di Amatrice, Bomarzo, Monterotondo, Roccagorga, Solofra, Vallata, Vasanello, Vicovaro e Taranto, duchi di Amalfi, Bracciano e Gravina, conti di Caserta, Muro Lucano, Nola, Pitigliano e Tagliacozzo, signori di Mugnano, Penna e Soriano nel Cimino, prefetto di Roma, gonfaloniere della Chiesa, principe assistente al Soglio pontificio, gran connestabile e gran cancelliere del Regno di Napoli. Furono insigniti degli Ordini del Toson d'oro, Teutonico e dello Spirito Santo.\nLe numerose parentele dei vari rami della famiglia contratte durante i secoli con le varie casate regnanti d'Europa confermarono agli Orsini i trattamenti di principe del sangue e principe sovrano.\n\n"
'Pitigliano (Pitiglianu o Pitijjanu nel dialetto locale) \xc3\xa8 un comune italiano di 3 707 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana.\nIl caratteristico centro storico \xc3\xa8 noto come la piccola Gerusalemme, per la storica presenza di una comunit\xc3\xa0 ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui ha la propria sinagoga.'
'La contea di Pitigliano era un antico staterello i cui confini erano compresi tra il Granducato di Toscana meridionale e lo Stato Pontificio settentrionale, nella cosiddetta "area del tufo", a cavallo tra le attuali province di Grosseto e Viterbo. L\'indiscussa "capitale" della contea era Pitigliano, anche se in alcuni periodi il centro del potere era a Sorano, mentre la localit\xc3\xa0 di Montevitozzo fu acquisita come feudo e divenne sede di una residenza di campagna della famiglia, la villa Orsini.\n\n'
"La provincia di Grosseto \xc3\xa8 una provincia italiana della Toscana.\nLa provincia occupa interamente l'estremit\xc3\xa0 meridionale della Toscana e, per estensione territoriale con i suoi 4 503,12 km\xc2\xb2, risulta essere la pi\xc3\xb9 vasta della regione; con 220 025 abitanti, \xc3\xa8 una delle province italiane con la pi\xc3\xb9 bassa densit\xc3\xa0 abitativa. \nConfina a nord-ovest con la provincia di Livorno, lungo la fascia costiera, e con la provincia di Pisa, nell'area delle Colline Metallifere sud-occidentali; a nord e ad est il territorio \xc3\xa8 diviso dalla provincia di Siena prima dalle Colline Metallifere sud-orientali, poi da un tratto del fiume Ombrone e dalla parte terminale del suo affluente, il fiume Orcia, ed infine dal cono vulcanico del Monte Amiata; a sud-est il confine con la provincia di Viterbo (Lazio) \xc3\xa8 segnato lungo la fascia costiera dall'ultimo tratto del torrente Chiarone, mentre nelle zone interne il limite tra le due province risulta meno definibile. \nBagnata ad ovest dal mar Tirreno, include anche le isole meridionali dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio, quella di Giannutri e isolotti minori non abitati, tra cui le Formiche di Grosseto e la Formica di Burano. La Provincia di Grosseto amministra, attualmente, un totale di 28 comuni, compreso il capoluogo Grosseto. Il consiglio e il Presidente hanno sede all'interno di Palazzo Aldobrandeschi, noto anche come Palazzo della Provincia.\n\n"