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Pubblicazione: Londra : Usborne, c2005
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'Una fattoria \xc3\xa8 un insediamento rurale che comprende svariate strutture, dedicato alla produzione di generi alimentari (agricoltura e allevamento), a quella delle fibre e a quella dei combustibili. Le fattorie possono essere di propriet\xc3\xa0 o date in concessione ad un singolo individuo, famiglia, comunit\xc3\xa0 o una societ\xc3\xa0.\nOggi nel linguaggio parlato il termine fattoria indica tutti gli insediamenti rurali con produzione agricola.\n\n'
"La fattoria \xc3\xa8 stato un reality show italiano andato in onda su Italia 1 nella prima edizione e su Canale 5 nelle tre edizioni successive; basato su un format televisivo svedese intitolato Farmen, prodotto in tutto il mondo in pi\xc3\xb9 edizioni e con varie denominazioni. La prima edizione del 2004 \xc3\xa8 stata condotta da Daria Bignardi, mentre la seconda del 2005 e la terza del 2006 da Barbara D'Urso, ed infine la quarta ed ultima edizione del 2009 da Paola Perego. Dopo la quarta ed ultima edizione andata in onda nel 2009, il programma \xc3\xa8 stato definitivamente chiuso e rimosso dai palinsesti televisivi italiani, a causa dei bassi indici d'ascolto e gli alti costi di produzione.\n\n"
"La fattoria degli animali (Animal Farm) \xc3\xa8 una novella allegorica di George Orwell pubblicata per la prima volta il 17 agosto 1945. Secondo Orwell, il libro riflette sugli eventi che portarono alla Rivoluzione russa e successivamente all'era staliniana dell'Unione sovietica. L'autore, un socialista democratico, fu critico nei confronti di Stalin e ostile allo stalinismo, atteggiamento che fu criticamente modellato sulla base delle sue esperienze durante la Guerra civile spagnola. Orwell comprese, contrariamente a quanto molti intellettuali dell'epoca professavano, che l'Unione sovietica era divenuta una dittatura brutale, edificata sul culto della personalit\xc3\xa0 e retta da un regno del terrore. In una lettera a Yvonne Davet, l'autore descrisse La fattoria degli animali come una narrazione satirica contro Stalin (\xc2\xabun conte satirique contre Staline\xc2\xbb); inoltre, nel suo saggio Perch\xc3\xa9 scrivo (1946), scrisse che La fattoria degli animali fu il primo libro in cui lui tent\xc3\xb2, con piena consapevolezza di quanto stava facendo, \xc2\xabdi fondere scopo politico e scopo artistico in un tutt'uno\xc2\xbb.\nIl titolo originale dell'opera era Animal Farm: A Fairy Story (La fattoria degli animali: Una favola) tuttavia gli editori statunitensi abbandonarono il sottotitolo quando venne pubblicata nel 1946 e solo una delle traduzioni lo mantenne durante la vita dell'autore. Altri sottotitoli riportano A Satire e A Contemporary Satire. Orwell sugger\xc3\xac, per la traduzione francese, il titolo Union des r\xc3\xa9publiques socialistes animales, abbreviato in URSA, parola latina per \xc2\xaborso\xc2\xbb, un simbolo della Russia. Il titolo fa riferimento anche al nome dell'Unione sovietica in francese: Union des r\xc3\xa9publiques socialistes sovi\xc3\xa9tiques.\nOrwell compose La fattoria degli animali tra il novembre 1943 e il febbraio 1944, quando la Gran Bretagna era un'alleata dell'Unione sovietica e il popolo e l'intelligencija britannici tenevano Stalin in grande considerazione, cosa che Orwell odiava. Il manoscritto fu inizialmente respinto da un certo numero di editori britannici e americani, incluso uno di Orwell, Victor Gollancz, che ne ritard\xc3\xb2 la pubblicazione. Quando apparve, l'opera divenne un grande successo commerciale, in parte a causa delle mutate relazioni internazionali che, dall'alleanza militare, avevano ceduto il passo alla Guerra fredda.\nTime ha designato il libro come uno dei cento migliori romanzi in lingua inglese (1923-2005); venne inoltre inserito nella Modern Library List of Best 20th-Century Novels. Vinse anche un Retro Hugo nel 1996 ed \xc3\xa8 incluso nella selezione dei Grandi Libri del Mondo Occidentale.\n\n"
"La coagulazione \xc3\xa8 il risultato di una serie di processi del sangue, all'interno o all'esterno di un vaso sanguigno, che portano a formare un coagulo o un trombo.\nIl processo di coagulazione \xc3\xa8 unico, ma si pu\xc3\xb2 distinguere una sua versione fisiologica che \xc3\xa8 detta emostasi e conduce alla riparazione di una ferita, mentre la versione patologica della coagulazione, la trombosi, pu\xc3\xb2 portare a conseguenze anche gravi.\n\n"
"Nella vecchia fattoria \xc3\xa8 una filastrocca per bambini, pubblicata su 78 giri nel 1949 dal Quartetto Cetra. Il brano \xc3\xa8 un adattamento in lingua italiana, opera di Giovanni Giacobetti per il testo e di Gorni Kramer e Virgilio Savona per musica, del canto popolare inglese Old MacDonald Had a Farm. A differenza dell'originale, nella versione italiana ogni strofa si alza di un semitono rispetto alla precedente.La canzone \xc3\xa8 stata interpretata successivamente dal Piccolo Coro dell'Antoniano.\nLa versione classica del Quartetto Cetra fu usata anche come sigla dell'omonima trasmissione condotta da Giorgio Celli e andata in onda su Rai 3 dal 17 giugno al 2 settembre 1991.\n\n"
"La fattoria \xc3\xa8 stato un reality show italiano andato in onda su Italia 1 nella prima edizione e su Canale 5 nelle tre edizioni successive; basato su un format televisivo svedese intitolato Farmen, prodotto in tutto il mondo in pi\xc3\xb9 edizioni e con varie denominazioni. La prima edizione del 2004 \xc3\xa8 stata condotta da Daria Bignardi, mentre la seconda del 2005 e la terza del 2006 da Barbara D'Urso, ed infine la quarta ed ultima edizione del 2009 da Paola Perego. Dopo la quarta ed ultima edizione andata in onda nel 2009, il programma \xc3\xa8 stato definitivamente chiuso e rimosso dai palinsesti televisivi italiani, a causa dei bassi indici d'ascolto e gli alti costi di produzione.\n\n"
"La coltivazione di alghe o alghicoltura \xc3\xa8 una forma di acquacoltura dedicata alla coltivazione di alghe.\n\nLa maggioranza delle alghe coltivate rientrano nella categoria delle microalghe, tra cui il fitoplancton.\nLe macroalghe, invece, hanno molti usi commerciali e industriali ma, date le dimensione e i requisiti necessari dell'ambiente per farle crescere, non sono molto facili da coltivare su grande scala, pertanto si preferisce raccoglierle direttamente dall'oceano.\n\n"