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Pubblicazione: Firenze : Sansoni, [1980]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Fa parte di: Storia delle credenze e delle idee religiose / Mircea Eliade
'Siddh\xc4\x81rtha Gautama, (sanscrito, devan\xc4\x81gar\xc4\xab \xe0\xa4\xb8\xe0\xa4\xbf\xe0\xa4\xa6\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xa7\xe0\xa4\xbe\xe0\xa4\xb0\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xa5 \xe0\xa4\x97\xe0\xa5\x8c\xe0\xa4\xa4\xe0\xa4\xae\xe0\xa4\xbe; p\xc4\x81li, Siddhattha Gotama), meglio conosciuto come Gautama Buddha, il Buddha storico, Buddha \xc5\x9a\xc4\x81kyamuni (\xe0\xa4\xb6\xe0\xa4\xbe\xe0\xa4\x95\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xaf\xe0\xa4\xae\xe0\xa5\x81\xe0\xa4\xa8\xe0\xa4\xbf, \xc5\x9a\xc4\x81kyamuni, "il saggio dei \xc5\x9a\xc4\x81kya") o semplicemente Buddha, conosciuto in italiano arcaico come Gotamo Buddho (sanscrito e p\xc4\x81li \xe0\xa4\xac\xe0\xa5\x81\xe0\xa4\xa6\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xa7, Buddha, cio\xc3\xa8 "il risvegliato" o "l\'illuminato"; Lumbini, 8 aprile 566 a.C. \xe2\x80\x93 Kushinagar, 486 a.C.), \xc3\xa8 stato un monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo, una delle pi\xc3\xb9 importanti figure spirituali e religiose dell\'Asia.\n\nL\'esistenza di Gautama \xc3\xa8 collocata tradizionalmente tra il 566 a.C. e il 486 a.C., ma, data la contraddittoriet\xc3\xa0 delle fonti, studi recenti la pongono due secoli pi\xc3\xb9 tardi. Egli proveniva da una famiglia ricca e nobile del clan degli \xc5\x9a\xc4\x81kya, da cui anche l\'appellativo \xc5\x9a\xc4\x81kyamuni (l\'asceta o il saggio della famiglia \xc5\x9a\xc4\x81kya).'
"Il termine buddismo greco si riferisce al sincretismo culturale esistente tra l'ellenismo e il buddismo, il quale si svilupp\xc3\xb2 attraverso un periodo di circa ottocento anni tra il IV secolo a.C. e il V secolo in Battriana e nel subcontinente indiano, corrispondente ai territori dei moderni Afghanistan, India e Pakistan.\n\xc3\x88 stata la conseguenza culturale di una lunga catena di interazioni iniziata con l'arrivo dei greci in Asia centrale a partire dal momento in cui Alessandro Magno istitu\xc3\xac il regno indo-greco ed ampliatosi durante la fioritura dell'impero Kusana.\nIl buddismo greco condizion\xc3\xb2 l'arte e forse influenz\xc3\xb2 lo sviluppo spirituale e filosofico del buddismo, in particolare quello della scuola del buddismo Mah\xc4\x81y\xc4\x81na, prima che fosse adottato dall'Asia Centrale e Nord-Est a partire dal I secolo ed approdando successivamente in Cina, Corea e Giappone, fino alla Siberia e al Vietnam.\n\n"
'A\xc5\x9boka Maurya il Grande (dal sanscrito "senza sofferenza", devanagari \xe0\xa4\x85\xe0\xa4\xb6\xe0\xa5\x8b\xe0\xa4\x95), spesso traslitterato in Ashoka (Pataliputra, 304 a.C. \xe2\x80\x93 Pataliputra, 232 a.C.) fu sovrano dell\'impero Maurya.\nDopo diverse conquiste militari regn\xc3\xb2 su un territorio comprendente gran parte del subcontinente indiano, l\'odierno Afghanistan, parte della Persia (odierno Iran), Bengala (oggi diviso tra India e Bangladesh) e Assam. Nelle iscrizioni pervenuteci si riferisce generalmente a s\xc3\xa9 stesso con il suo titolo imperiale in pracrito Devanampiya Piyadassi (\xe0\xa4\xa6\xe0\xa5\x87\xe0\xa4\xb5\xe0\xa4\xbe\xe0\xa4\xa8\xe0\xa4\xbe\xe0\xa4\x82\xe0\xa4\xaa\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xb0\xe0\xa4\xbf\xe0\xa4\xaf \xe0\xa4\xaa\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xb0\xe0\xa4\xbf\xe0\xa4\xaf\xe0\xa4\xa6\xe0\xa4\xb0\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xb6\xe0\xa5\x80, in sanscrito Dev\xc4\x81n\xc4\x81mpriya Priyadar\xc5\x9bi), cio\xc3\xa8 "amato dagli dei" e "dallo sguardo gentile".\nNoto per essersi convertito al Buddhismo e averne sostenuto l\'adozione e la diffusione, la sua storia ci \xc3\xa8 pervenuta attraverso le cronache del II secolo A\xc5\x9bokavadana ("storie di A\xc5\x9boka") e Divyavadana ("gesta divine"), oltre a due cronache p\xc4\x81li dello Sri Lanka, Dipavamsa e Mahavamsa; tutte le fonti sono per\xc3\xb2 di estrazione buddhista, e quindi accolte con sospetto da alcuni storiografi. Qualcuno ha infatti proposto la tesi che la conversione di A\xc5\x9boka non si fosse in realt\xc3\xa0 mai verificata, e che avesse appoggiato il Buddhismo per la sua capacit\xc3\xa0 di amalgamare le profonde differenze religiose che laceravano il suo impero. Tesi che per\xc3\xb2 si scontra con il carattere profondamente pio di tutti i famosi editti di A\xc5\x9boka, i documenti epigrafici cui il sovrano affid\xc3\xb2 la sua missione sia legislatrice che moralizzatrice dei popoli a lui sottomessi.\nSono famosi inoltre i suoi pilastri, colonne in pietra alte tra i 12 e i 15 metri, con o senza iscrizioni e decorazioni: ne fece erigere in tutta l\'India.\n\n'