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Pubblicazione: Pontedera : Bandecchi & Vivaldi, 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
'Giorgio de Chirico (Volo, 10 luglio 1888 \xe2\x80\x93 Roma, 20 novembre 1978) \xc3\xa8 stato un pittore e scrittore italiano, principale esponente della corrente artistica della pittura metafisica.\n\n'
"La parabola del figlio prodigo \xc3\xa8 una celebre parabola di Ges\xc3\xb9, raccontata solamente nel Vangelo secondo Luca 15,11-32. La parabola viene anche chiamata parabola del figlio perso e ritrovato oppure parabola del padre misericordioso.\nCon modo di dire un po' arcaico viene ricordata come parabola del figliol prodigo; storicamente le varie opere d'arte che si ispirano a questa parabola la ricordano con quest'ultimo titolo.\nIl Vangelo di Luca la presenta come ultima di una trilogia composta anche dalla parabola della pecora smarrita (Luca 15,4-7) e dalla parabola della moneta smarrita (Luca 15,8-10).\nIl termine figlio prodigo si riferisce ad un figlio che ritorna a casa dopo aver sperperato le sue ricchezze; l'espressione ha anche acquistato un senso pi\xc3\xb9 ampio in riferimento a chi non segue le aspettative di chi lo ha iniziato alla vita o ad una carriera.\nUn'altra interpretazione \xc3\xa8 quella della vecchia e nuova alleanza. Il figlio maggiore rappresenta il vecchio testamento che rimane nella casa del Padre, ed il vitello grasso che viene citato \xc3\xa8 lo stesso Ges\xc3\xb9 che viene sacrificato per la salvezza del mondo.\n\n"
"La Fondazione Magnani-Rocca \xc3\xa8 una raccolta privata d'arte antica e moderna nata nel 1978 per volont\xc3\xa0 di Luigi Magnani, critico d'arte e collezionista. Si trova all'interno di Villa Magnani, situata in via Fondazione Magnani Rocca 4 a Mamiano, frazione di Traversetolo, in provincia di Parma.\nIl museo espone opere di: Gentile da Fabriano, Albrecht D\xc3\xbcrer, Vittore Carpaccio, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Francisco Goya, Claude Monet, Auguste Renoir, Paul C\xc3\xa9zanne, Giorgio Morandi (50 opere), Giorgio De Chirico, Filippo de Pisis, Gino Severini, Alberto Burri, Johann Heinrich F\xc3\xbcssli, Nicolas de Sta\xc3\xabl, Lippo di Dalmasio, Filippo Lippi, Domenico Ghirlandaio, Lorenzo Costa, Martin Schongauer e sculture di Antonio Canova e di Lorenzo Bartolini.\n\n"
"La Galleria degli Uffizi \xc3\xa8 un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantit\xc3\xa0 e qualit\xc3\xa0 delle opere raccolte uno dei pi\xc3\xb9 importanti musei del mondo.\nVi si trovano la pi\xc3\xb9 cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, D\xc3\xbcrer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sar\xc3\xa0 ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture.\nIl museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 cospicue ed importanti al mondo.\nNel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact)."
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"