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Pubblicazione: Prato : [s.n.]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Le commissioni parlamentari d'inchiesta sono degli organi parlamentari investite della funzione ispettiva, conoscitiva o anche di indagine, su materie di interesse pubblico.\n\n"
'Il massacro di Sand Creek (chiamato anche massacro di Chivington o battaglia di Sand Creek) si verific\xc3\xb2 il 29 novembre 1864, nell\'ambito dei pi\xc3\xb9 vasti eventi della guerra del Colorado e delle guerre indiane negli Stati Uniti d\'America.\nUn accampamento di circa 600 nativi americani membri delle trib\xc3\xb9 Cheyenne meridionali e Arapaho, situato in un\'ansa del fiume Big Sandy Creek (oggi nella Contea di Kiowa nella parte orientale dello Stato del Colorado), fu attaccato da 700 soldati della milizia statale comandati dal colonnello John Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi trib\xc3\xb9 locali con il governo statunitense. Visto lo scarso numero di guerrieri armati e capaci di difendersi presenti nel campo, l\'attacco dei soldati si tradusse in un massacro indiscriminato di donne e bambini, con un numero di morti tra i nativi stimato tra le 125 e le 175 vittime (oltre ad altri 24 morti e 52 feriti tra gli stessi militari attaccanti). Come riferito da molti testimoni oculari, i corpi dei nativi uccisi furono scalpati e in molti casi ripetutamente mutilati da parte dei soldati.\nInizialmente dipinti come una "vittoriosa battaglia" contro nativi ribelli, i fatti di Sand Creek furono poi oggetto di varie investigazioni da parte dell\'Esercito statunitense e del Congresso, le quali espressero un severo giudizio sull\'operato di Chivington e dei suoi uomini; a dispetto di ci\xc3\xb2, tuttavia, nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. I fatti di Sand Creek provocarono attacchi di rappresaglia da parte dei nativi contro gli insediamenti dei coloni europei, nonch\xc3\xa9 un esodo di massa delle trib\xc3\xb9 native dal Colorado orientale.\nEpisodio controverso della storia del Colorado e delle guerre contro i nativi dell\'America del Nord, il massacro di Sand Creek ispir\xc3\xb2 poi svariate opere della cultura di massa; l\'area teatro dei fatti \xc3\xa8 oggi protetta dal National Park Service come Sand Creek Massacre National Historic Site.\n\n'
'I Protocolli dei Savi di Sion o degli Anziani di Sion o dei savi Anziani di Sion (in russo: \xd0\x9f\xd1\x80\xd0\xbe\xd1\x82\xd0\xbe\xd0\xba\xd0\xbe\xcc\x81\xd0\xbb\xd1\x8b \xd1\x81\xd0\xb8\xd0\xbe\xcc\x81\xd0\xbd\xd1\x81\xd0\xba\xd0\xb8\xd1\x85 \xd0\xbc\xd1\x83\xd0\xb4\xd1\x80\xd0\xb5\xd1\x86\xd0\xbe\xcc\x81\xd0\xb2?, traslitterato: Protokoly sionskich mudrecov) sono un falso documentale creato dall\'Ochrana, la polizia segreta zarista, con l\'intento di diffondere l\'odio verso gli ebrei nell\'Impero russo. Fu realizzato nei primi anni del XX secolo nella Russia imperiale, in forma di documento segreto attribuito a una fantomatica cospirazione ebraica e massonica il cui obiettivo sarebbe impadronirsi del mondo.\nLa natura di falso fu appurata gi\xc3\xa0 fin dai primi tempi successivi alla pubblicazione di detti Protocolli, avvenuta per la prima volta nel 1903 attraverso un quotidiano di Pavolakij Kru\xc5\xa1evan; la prima stesura del testo venne scritta da Sergej Aleksandrovi\xc4\x8d Nilus tra il 1901 e il 1903, che ne diffuse delle copie personalmente in Russia, fino a che non venne pubblicata da Kru\xc5\xa1evan e inizi\xc3\xb2 ad avere risonanza anche nel resto d\'Europa. Una serie di articoli pubblicati sul Times di Londra nel 1921 dimostrarono che il contenuto dei documenti era falso; gran parte del materiale era frutto di plagio da precedenti opere di satira politica e romanzi non correlati agli ebrei.\nNonostante la comprovata falsit\xc3\xa0 dei documenti, riscossero comunque ampio credito in ambienti antisemiti e antisionisti, e rimangono tutt\'oggi la base ideologica, soprattutto tra partiti o movimenti islamisti e fondamentalisti islamici in Medio Oriente, per avvalorare la teoria della cosiddetta cospirazione ebraica. I Protocolli sono considerati la prima opera della moderna letteratura complottista. Presentata come un\'esposizione di un piano operativo degli "anziani" ai nuovi membri, descrive i metodi per ottenere il dominio del mondo attraverso il controllo dei media e della finanza e la sostituzione dell\'ordine sociale tradizionale con un nuovo sistema basato sulla manipolazione delle masse.\nL\'opera fu divulgata per la prima volta da coloro i quali si opponevano al movimento rivoluzionario russo e diffusa ulteriormente dopo la Rivoluzione russa del 1905. In seguito alla Rivoluzione d\'ottobre che fece collassare l\'Impero russo e in particolare durante gli anni venti e trenta, l\'idea che il bolscevismo fosse una cospirazione ebraica per il dominio mondiale divent\xc3\xb2 uno degli strumenti pi\xc3\xb9 utilizzati nell\'ambito della propaganda fascista in Italia e nazista in Germania, e in questo contesto i Protocolli, frutto di un\'invenzione fraudolenta, diventarono il testo di riferimento per giustificare la persecuzione e lo sterminio degli ebrei.Sebbene dopo la seconda guerra mondiale l\'uso sistematico dei Protocolli sia diminuito, il testo rimane ancora un\'arma propagandistica molto usata, soprattutto in alcuni ambienti del mondo islamico in funzione antisionista; tuttavia il suo uso \xc3\xa8 presente anche in altri ambienti: nella Chiesa ortodossa russa e in Giappone, ad esempio, sono un caposaldo della propaganda di frange di estrema destra. In Occidente i Protocolli rimangono un pilastro di varie teorie sul complotto giudaico e del Nuovo Ordine Mondiale, presenti in partiti e movimenti di estrema destra e neofascisti in Europa, Stati Uniti e Russia.\n\n'
"Ilaria Alpi (Roma, 24 maggio 1961 \xe2\x80\x93 Mogadiscio, 20 marzo 1994) \xc3\xa8 stata una giornalista e fotoreporter italiana del TG3, assassinata a Mogadiscio insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin.\nSi diplom\xc3\xb2 al Liceo Tito Lucrezio Caro di Roma. Grazie anche all'ottima conoscenza delle lingue (arabo, francese e inglese) ottenne le prime collaborazioni giornalistiche dal Cairo per conto di Paese Sera e de l'Unit\xc3\xa0. Successivamente vinse una borsa di studio per essere assunta alla Rai.\nFu uccisa a Mogadiscio, insieme all'operatore Miran Hrovatin, il 20 marzo 1994, in circostanze mai chiarite. Riposa al Cimitero Flaminio di Roma.\nLa madre Luciana Riccardi Alpi (1933 - 2018) intraprese, fin dal primo processo, una battaglia per cercare la verit\xc3\xa0 e far cadere ogni sorta di depistaggio sull'omicidio della figlia."
"Andrea, duca di York (Andrew Albert Christian Edward Mountbatten-Windsor; Londra, 19 febbraio 1960), \xc3\xa8 un principe inglese, secondo figlio maschio di Elisabetta II del Regno Unito e di Filippo di Edimburgo. Occupa l'ottava posizione nella linea di successione al trono britannico.\n\n"
'Gli Alabardieri e anziani \xc3\xa8 un dipinto a tempera su tela (68x42 cm) di Vittore Carpaccio, databile al 1490-1493 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Fu acquistata dal museo fiorentino nel 1882 dalla collezione privata di Isabella Bianciardi Pini, per 11500 lire.\n\n'