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Pubblicazione: Empoli : Ibiskos, c2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Nella storia moderna, i viaggi di Cristoforo Colombo rappresentano i fondamentali della colonizzazione europea delle Americhe, nonch\xc3\xa9 uno degli eventi pi\xc3\xb9 significativi della storia dell\'uomo. Il navigatore Cristoforo Colombo era un ammiraglio al soldo dei sovrani di Spagna, per i quali intraprese quattro viaggi verso il Nuovo Mondo: il primo nel 1492, in cui riscopr\xc3\xac il continente americano, il secondo viaggio nel 1493, in cui scopri nuove isole e il terzo nel 1498, che lo condusse nell\'America Meridionale e che fu quindi il primo nel quale Colombo raggiunse la parte continentale. Nel quarto viaggio, nel 1502, raggiunse l\'America Centrale.\nLa scoperta di Colombo permise alle potenze marinare europee dell\'epoca di impostare un sistema di commerci con il "Nuovo Mondo", ad avviare la colonizzazione delle nuove terre, e dare inizio alla conversione dei nativi americani al Cristianesimo. Gli assetti economici e politici che si vennero a creare furono regolamentati dal Trattato di Tordesillas del 1494, siglato dall\'Impero spagnolo e dall\'Impero portoghese.'
"La storia dell'Africa, secondo il modello paleoantropologico dominante, inizia con la Storia dell'umanit\xc3\xa0 stessa: \xc3\xa8 infatti in questo continente che avviene la comparsa dell'Homo sapiens. Dall'Africa si sono altres\xc3\xac originate e da l\xc3\xac sono poi migrate, in epoche preistoriche e protostoriche, le prime culture umane, come la cultura litica olduvaiana, aree di pertinenza di paleontologia e archeologia.\nLa storiografia basata sui ritrovamenti archeologici con documentazione scritta di varie culture, ci \xc3\xa8 nota a partire dalla nascita e lo sviluppo della civilt\xc3\xa0 egizia, del regno nubiano, di altri regni e societ\xc3\xa0 e della loro interazione.\nDal VII secolo d.C., l'Africa ha ricevuto una forte influenza islamica, sia sulle coste orientali, sia in Egitto, nelle regioni del Maghreb e del Sahel. La tratta degli schiavi, avviata dagli Arabi sin dal X secolo e proseguita con maggiore intensit\xc3\xa0 verso la tratta atlantica gestita dagli Europei dal XVI secolo in poi, ha interessato tutto il continente fino al XIX secolo e preceduto il colonialismo. Occorre per\xc3\xb2 dire che nella zona di influenza islamica la schiavit\xc3\xb9 \xc3\xa8 rimasta una realt\xc3\xa0 viva sino ad oggi. La stagione delle indipendenze \xc3\xa8 iniziata nel 1951, quando la Libia \xc3\xa8 formalmente diventata una nazione libera.\nLa storiografia che interessa l'Africa \xc3\xa8 stata a lungo appannaggio del pensiero culturale europeo. Dopo la pubblicazione, nell'ultimo quarto del XX secolo, della Cambridge History of Africa e della UNESCO General history of Africa (quest'ultima con la partecipazione di tutti i pi\xc3\xb9 importanti storici africani), si \xc3\xa8 giunti ad un nuovo approccio che tiene conto di documentazione prima non presa in considerazione.\n\n"
'Il viaggio (dal provenzale viatge, a sua volta derivante dal latino viat\xc4\xadcum; quest\'ultimo era la provvista necessaria per mettersi in viaggio) \xc3\xa8 lo spostamento che si compie da un luogo di partenza a un altro distante (relativamente ai propri mezzi) dal primo. Il viaggio pu\xc3\xb2 essere locale, regionale, nazionale o internazionale. In alcuni paesi, i viaggi interni non-locali possono richiedere un passaporto interno, mentre i viaggi internazionali in genere richiedono un passaporto e un Visto. Il viaggio si distingue per i mezzi con cui ci si sposta: pu\xc3\xb2 avvenire con mezzi di trasporto (pubblici o privati, come automobili, motocicli, treni, aerei, navi, biciclette, ecc.), o anche a piedi. Un viaggio pu\xc3\xb2 includere anche soggiorni relativamente brevi tra i successivi spostamenti che lo compongono.\nIl viaggio pu\xc3\xb2 essere inteso non solo in senso fisico, in un contesto spazio temporale, ma anche in senso metaforico come espressione di abbandono, ricerca interiore, desiderio. Vi sono molte opere che mettono in evidenza il viaggio inteso come ricerca interiore o desiderio; occorre elencare il libro "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo. In questa opera letteraria emerge il viaggio del protagonista: la psicanalisi.'
'L\'esplorazione (dal latino exploratio, \'osservazione\', \'esame\', \'perlustrazione (anche a fini militari)\', \'spionaggio\') \xc3\xa8 l\'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell\'uomo, l\'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori.\nUno dei periodi pi\xc3\xb9 intensamente caratterizzati dall\'esplorazione di nuove terre da parte dell\'uomo \xc3\xa8 detta "et\xc3\xa0 delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica.\nGli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civilt\xc3\xa0. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti \xc3\xa8 stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l\'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte".\n\nPer i Greci il termine pi\xc3\xb9 aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco \xce\xbf\xe1\xbc\xb0\xce\xba\xce\xbf\xcf\x85\xce\xbc\xce\xad\xce\xbd\xce\xb7, participio medio passivo del verbo \xce\xbf\xe1\xbc\xb0\xce\xba\xce\xad\xcf\x89, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.\n\n'
"L'Africa \xc3\xa8 uno dei continenti nei quali vengono suddivise le terre emerse del pianeta Terra, il terzo per estensione dopo l'Asia e le due Americhe.\nIl suo territorio costituisce un'appendice sudoccidentale della grande massa continentale eurasiatica; si estende su circa 30 milioni di chilometri quadrati a cavallo dell'Equatore, che lo taglia in due nella parte centrale determinando l'esistenza di due met\xc3\xa0 quasi speculari. Dal punto di vista fisico, il territorio africano appare caratterizzato da estesissimi spazi tabulari, privi di significativi rilievi tranne che in alcune zone marginali; esiste un netto dualismo fra la parte centro-settentrionale, caratterizzata prevalentemente da bassopiani occasionalmente movimentati da rilievi, e la parte meridionale e orientale, dove invece si estende un vastissimo altopiano tabulare che digrada verso le coste con ripide scarpate. Nell'Africa orientale si allunga per oltre 6.000 chilometri la Great Rift Valley, una successione di profonde fosse tettoniche originatesi dal processo geologico, tuttora in atto, della separazione della placca africana da quella araba.\nI maggiori fiumi africani hanno dimensioni che li collocano ai primi posti nella graduatoria mondiale all'oceano Atlantico il Congo, che drena un vastissimo bacino nell'Africa centrale, e il Niger, il maggior fiume dell'Africa nordoccidentale. Il versante mediterraneo \xc3\xa8 dominato dal corso del fiume Nilo, lungo pi\xc3\xb9 di 6.000 chilometri, che attinge le sue acque addirittura dalle regioni equatoriali dell'Africa orientale e attraversa per tutta la sua estensione latitudinale il Sahara orientale, prima di sfociare in territorio egiziano con un vasto delta; il maggiore fiume del versante indiano \xc3\xa8 invece lo Zambesi, che attraversa l'Africa meridionale. Estese aree nelle zone pi\xc3\xb9 interne del continente sono endoreiche e tributano a bacini interni la cui superficie dipende linearmente dalla portata dei fiumi che li alimentano. Vastissime aree, infine, soprattutto in corrispondenza del Sahara, sono talmente aride da non avere uno scorrimento superficiale di acqua (zone areiche): in queste regioni i letti fluviali sono relitti di epoche passate in cui le precipitazioni erano maggiori.\nL'Africa \xc3\xa8 caratterizzata dall'assoluta prevalenza dei climi caldi, data la collocazione prevalentemente tropicale del suo territorio. Una vastissima fascia, all'incirca dai 15\xc2\xb0N ai 25\xc2\xb0S, ha un clima tropicale caratterizzato dall'alternanza di stagioni piovose e secche secondo le oscillazioni annuali della zona di convergenza intertropicale, con precipitazioni che generalmente decrescono allontanandosi dall'Equatore; nella vastissima fascia settentrionale, estesa longitudinalmente su quasi 9.000 chilometri, la diminuzione delle precipitazioni porta a condizioni di estrema aridit\xc3\xa0 che hanno originato il deserto del Sahara, il maggiore della Terra. Condizioni climatiche mediterranee caratterizzano le estreme fasce costiere nordoccidentale (la regione del Maghreb) e sudoccidentale, in territorio sudafricano.\nDal punto di vista degli ecosistemi, in Africa si ha il passaggio dalle foreste pluviali della zona equatoriali, pressoch\xc3\xa9 sempre umida, a vaste aree di savana pi\xc3\xb9 o meno ricca e arborata man mano che ci si allontana dall'Equatore. Steppe pi\xc3\xb9 o meno aride caratterizzano le zone a minori precipitazioni; nelle regioni pi\xc3\xb9 asciutte si ha invece una totale assenza di vegetazione, tranne dove le piante (eccezionalmente adattate all'aridit\xc3\xa0) riescono a raggiungere falde sotterranee. Le aree marginali a clima mediterraneo sono caratterizzate dalla tipica vegetazione a macchia, che su vaste estensioni \xc3\xa8 stata acquisita all'agricoltura con colture specializzate (vite e olivo)."