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Edizione: 2a edizione
Pubblicazione: Firenze : La Nuova Italia, 1971
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 \xe2\x80\x93 Siena, 19 settembre 1985) \xc3\xa8 stato uno scrittore italiano.\nIntellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, \xc3\xa8 stato uno dei narratori italiani pi\xc3\xb9 importanti del secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalit\xc3\xa0: da un lato una grande variet\xc3\xa0 di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unit\xc3\xa0 determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo pi\xc3\xb9 metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonch\xc3\xa9, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, \xc3\xa8 stato sostenuto, classica.I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la societ\xc3\xa0 contemporanea.\n\n"
"Il Codex Seraphinianus \xc3\xa8 un libro scritto e illustrato con oltre mille disegni dall'artista italiano Luigi Serafini tra il 1976 e il 1978, la cui prima edizione \xc3\xa8 stata realizzata nel 1981 da Franco Maria Ricci. \n\n"
'La fiaba \xc3\xa8 una narrazione originaria della tradizione popolare, caratterizzata da racconti medio-brevi e centrati su avvenimenti e personaggi fantastici (fate, orchi, giganti e cos\xc3\xac via) coinvolti in storie con a volte un sottinteso intento formativo o di crescita morale.\n\nNonostante la tendenza generalizzata a considerare la fiaba e la favola come la stessa cosa ed i due termini sinonimi, si tratta invece di generi ben distinti: la favola \xc3\xa8 un componimento estremamente corto (della durata di poche righe) con protagonisti in genere animali dal comportamento antropomorfizzato o esseri inanimati, la trama \xc3\xa8 condensata in avvenimenti semplici e veloci, ed infine l\'intento allegorico e morale \xc3\xa8 molto esplicito, a volte indicato dall\'autore stesso come postilla al testo; ma ancor pi\xc3\xb9 importante di tutto ci\xc3\xb2, la discriminante principale fra favola e fiaba \xc3\xa8 la presenza o meno dell\'elemento fantastico e magico, caratteristica peculiare della fiaba e completamente assente nella favola, basata invece su canoni realistici.\n\xc3\x88 diffusa l\'opinione per cui le fiabe siano tradizionalmente pensate per intrattenere i bambini, ma non \xc3\xa8 del tutto corretto: esse venivano narrate anche mentre si svolgevano lavori comuni, per esempio filatura, lavori fatti di gesti sapienti, ma in qualche modo automatici, che non impegnavano particolarmente la mente. Erano per lo pi\xc3\xb9 lavori femminili, ed \xc3\xa8 anche per questo che la maggior parte dei narratori \xc3\xa8 femminile; oltre al fatto che alle donne era attribuito il compito di cura e intrattenimento dei bambini. Le fiabe tutto sommato erano un piacevole intrattenimento per chiunque, e "davanti al fuoco" erano gradite sia agli adulti che ai bambini di entrambi i sessi.\nIn Europa esiste una lunga tradizione orale legata alle fiabe, che riveste un grande interesse per la scienza etnoantropologica. Inoltre, diversi autori hanno raccolto fiabe tradizionali o creato nuove fiabe riprendendo creativamente gli stilemi delle fiabe tradizionali. Fra i trascrittori di fiabe pi\xc3\xb9 noti della tradizione europea si possono citare Giambattista Basile, il primo a utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare, Charles Perrault (Francia), i fratelli Grimm (Germania) e Giuseppe Pitr\xc3\xa8 (Italia), e i pi\xc3\xb9 recenti Italo Calvino (Italia), William Butler Yeats (Irlanda) e Aleksandr Afanas\'ev (Russia).\nFra gli inventori di fiabe pi\xc3\xb9 celebri ci sono invece il danese Hans Christian Andersen, l\'italiano Carlo Collodi (inventore di Pinocchio), i britannici James Matthew Barrie (Peter Pan), Lewis Carroll (con l\'opera Alice nel Paese delle Meraviglie) e Kenneth Grahame (con i racconti Il drago riluttante e Il vento tra i salici), lo statunitense Frank Lyman Baum (autore del Meraviglioso mago di Oz) e ancora Gianni Rodari ed Emilio Salgari con le loro storie per ragazzi. Tra le fiabe pi\xc3\xb9 popolari troviamo Cappuccetto Rosso, Cenerentola e Pollicino.\n\n'
'Matteo Salvatore (Apricena, 16 giugno 1925 \xe2\x80\x93 Foggia, 27 agosto 2005) \xc3\xa8 stato un compositore e cantante italiano.\n\n'