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Pubblicazione: Firenze : Ponte alle Grazie, 1993
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914 \xe2\x80\x93 Firenze, 5 maggio 2000) \xc3\xa8 stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano.\nProfessionista dal 1934 al 1954, soprannominato Ginettaccio, vinse tre Giri d'Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia.\nIn particolare la sua vittoria al Tour de France 1948, a detta di molti, contribu\xc3\xac ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. La carriera di Bartali fu comunque notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori; nel 2013 \xc3\xa8 stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attivit\xc3\xa0 a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.\nFu grande avversario di Fausto Coppi, di cui era pi\xc3\xb9 vecchio di cinque anni: leggendaria fu la loro rivalit\xc3\xa0, che divise l'Italia nell'immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due): celebre nell'immortalare un'intera epoca sportiva \xe2\x80\x93 tanto da entrare nell'immaginario collettivo degli italiani \xe2\x80\x93 \xc3\xa8 la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta d'acqua durante l'ascesa al Col du Galibier al Tour de France 1952.\n\n"
"Gino Bartali - L'intramontabile \xc3\xa8 una miniserie televisiva italiana, trasmessa da Rai 1 nel 2006.\n\n"
'Per ciclismo si intende l\'utilizzo di una bicicletta come mezzo meccanico a scopi differenziati. L\'accezione pi\xc3\xb9 comune di "ciclismo" \xc3\xa8 riferita allo sport del ciclismo, ma in realt\xc3\xa0 lo spettro \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 ampio abbracciando anche gli usi trasportistici, quelli ricreativi e cicloturistici e quelli militari.\nIl mezzo meccanico ovvero la bicicletta ha cominciato a diffondersi nel XIX secolo e oggi sono circa due miliardi le persone, di ogni et\xc3\xa0 ed estrazione sociale, che nel mondo utilizzano tale veicolo. \xc3\x88 tutt\'oggi il principale mezzo di trasporto in molti paesi in cui la motorizzazione di massa non si \xc3\xa8 ancora sviluppata a pieno. In altri paesi in cui questo processo \xc3\xa8 gi\xc3\xa0 avvenuto, a causa delle conseguenze negative (congestione, inquinamento, vivibilit\xc3\xa0), si \xc3\xa8 avviato un processo di riduzione ed uscita dal trasporto motorizzato.\n\n'
"Angelo Fausto Coppi (Castellania, 15 settembre 1919 \xe2\x80\x93 Tortona, 2 gennaio 1960) \xc3\xa8 stato un ciclista su strada e pistard italiano.\nProfessionista dal 1939 al 1959, soprannominato il Campionissimo o l'Airone, fu il corridore pi\xc3\xb9 famoso e vincente dell'epoca d'oro del ciclismo ed \xc3\xa8 considerato uno dei pi\xc3\xb9 grandi e popolari atleti di tutti i tempi: formidabile passista, eccezionale scalatore, e dotato di un buono spunto veloce, era un corridore completo e adatto ad ogni tipo di competizione su strada.S'impose sia nelle pi\xc3\xb9 importanti corse a tappe sia nelle maggiori classiche di un giorno. Vinse cinque volte il Giro d'Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), record condiviso con Binda e Merckx, e due volte il Tour de France (1949 e 1952), diventando anche il primo ciclista a conquistare le due competizioni nello stesso anno. Fra i successi nelle gare in linea vanno ricordate le cinque affermazioni al Giro di Lombardia (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954), record, le tre vittorie alla Milano-Sanremo (1946, 1948 e 1949), e i successi alla Parigi-Roubaix e alla Freccia Vallone nel 1950. Vinse il Campionato del mondo nel 1953, e primeggi\xc3\xb2 anche nel ciclismo su pista, vincendo il Campionato del mondo d'inseguimento nel 1947 e nel 1949. Fu primatista dell'ora (con 45,798 km) dal 1942 al 1956.\nLeggendaria fu la sua rivalit\xc3\xa0 con Gino Bartali, che divise l'Italia nell'immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due). Celebre nell'immortalare un'intera epoca sportiva - tanto da entrare nell'immaginario collettivo degli italiani - \xc3\xa8 la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta durante la salita del Galibier al Tour del 1952.Coppi \xc3\xa8 anche noto per aver cambiato l'approccio alle competizioni ciclistiche, grazie al suo interesse per la dieta, per gli sviluppi tecnici della bicicletta, per i metodi di allenamento e la medicina sportiva. Le sue imprese e le tragiche circostanze della morte ne hanno fatto un'icona della storia sportiva italiana, di popolarit\xc3\xa0 e fama ancora oggi immutate.\n\n"